Propaganda col fatto: differenze tra le versioni

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{{citazione|Morto un re se ne fa un altro. Vero. Ma il re che la corona raccoglie nel sangue del padre impara la prudenza, la moderazione, la saviezza.|[[Luigi Galleani]]}}
{{citazione|Morto un re se ne fa un altro. Vero. Ma il re che la corona raccoglie nel sangue del padre impara la prudenza, la moderazione, la saviezza.|[[Luigi Galleani]]}}
[[File:Kropotkin.jpg|right|160 px|thumb|[[Pëtr Kropotkin]], fautore, in un primo momento, della "'''''propaganda col fatto'''''".]]
[[File:Bap.jpg |thumb|400px|Gli attentatori del re d'Italia Umberto I: [[Gaetano Bresci]] ([[29 luglio]] [[1900]]), [[Pietro Acciarito]] ([[22 aprile]] [[1897]]) e [[Giovanni Passannante]] ([[17 novembre]] [[1878]]).]]
La '''propaganda col fatto''' è un principio che sarà lanciato dal movimento anarchico come associazione alla propaganda verbale e scritta, consistente nel realizzare dei fatti che avrebbero potuto dar luogo all'[[anarchia]].
La '''propaganda col fatto''' è un principio che sarà lanciato dal movimento anarchico come associazione alla propaganda verbale e scritta, consistente nel realizzare dei fatti che avrebbero potuto dar luogo all'[[anarchia]].