Max Sartin: differenze tra le versioni

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===Prima fase: emigrazione e adesione all'anarchismo ===
===Prima fase: emigrazione e adesione all'anarchismo ===


'''Raffaele Schiavina''' nasce a San Carlo (Ferrara) l'[[8 aprile]] [[1894]] presso una povera famiglia di contadini. Nel [[1912]] emigra negli [[USA]], a Brockton (Massachusetts), e nel [[1914]] aderisce al pensiero libertario grazie soprattutto alla lettura di [[Kropotkin]] <ref name="archivio">Secondo L'Archivio Pinelli, invece Schiavina si sarebbe giunto negli USA già con profonde convinzioni anarchiche. Si veda: [https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_7.pdf ''Leggere l'anarchia'']</ref>. Abbonatosi a «Cronaca sovversiva», [[stampa anarchica|giornale anarchico]] in lingua italiana, partecipa a svariati comizi anarchici e conosce [[Luigi Galleani]], direttore della stessa [[stampa anarchica|rivista]]. Nell'aprile del [[1916]] accetta l'incarico di divenire amministratore del giornale, per cui scrive anche alcuni articoli firmati con vari pseudonimi. Arrestato assieme a [[Luigi Galleani]] e condannato ad un anno di [[carcere]] per essersi rifiutato di partire per il fronte, è espulso verso l'[[Italia]] il [[9 luglio]] [[1919]]. <ref name="fonte">[http://epheman.perso.neuf.fr/novembre23.html#sartin da "epheman.neuf.fr"]</ref>
'''Raffaele Schiavina''' nasce a San Carlo (Ferrara) l'[[8 aprile]] [[1894]] presso una povera famiglia di contadini. Nel [[1912]] emigra negli [[USA]], a Brockton (Massachusetts), e nel [[1914]] aderisce al pensiero libertario grazie soprattutto alla lettura di [[Kropotkin]] <ref name="archivio">Secondo L'Archivio Pinelli, invece Schiavina si sarebbe giunto negli USA già con profonde convinzioni anarchiche. Si veda: [https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_7.pdf ''Leggere l'anarchia'']</ref>. Abbonatosi a «Cronaca sovversiva», [[stampa anarchica|giornale anarchico]] in lingua italiana, partecipa a svariati comizi anarchici e conosce [[Luigi Galleani]], direttore della stessa [[stampa anarchica|rivista]]. Nell'aprile del [[1916]] accetta l'incarico di divenire amministratore del giornale, per cui scrive anche alcuni articoli firmati con vari pseudonimi. Arrestato assieme a [[Luigi Galleani]] e condannato ad un anno di [[carcere]] per essersi rifiutato di partire per il fronte, è espulso verso l'[[Italia]] il [[9 luglio]] [[1919]]. <ref name="fonte">[http://epheman.perso.neuf.fr/novembre23.html#sartin da "epheman.neuf.fr"]</ref>


=== Il rientro in Italia===
=== Il rientro in Italia===
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=== Fuga dall'Italia e esilio in Francia===
=== Fuga dall'Italia e esilio in Francia===


L'ottenuta [[libertà]] gli consente un regolare ma momentaneo espatrio in [[Francia]], dove vi giunge con il compagno [[Giuseppe Mioli]]. Stabilitosi a Parigi, fonda un [[stampa anarchica|giornale anarchico]] ben conosciuto fra i "fuoriusciti" [[antifascismo|antifascisti]], «[[Il Monito]]» (Parigi, [[1925]]-[[1928]]), collabora anche alla pubblicazione de «[[La Difesa di Sacco e Vanzetti]]» (Parigi, 1923) e fonda nel maggio [[1923]] il "Comitato in favore delle vittime politiche", in cui si ritrovano molti fuoriusciti italiani (es. [[Virgilio Gozzoli]]). A Marsiglia, insieme soprattutto a [[Paolo Schicchi]], partecipa all'editazione del numero unico in lingua inglese ''California newspaper Man!'', firmandosi con lo pseudonimo di ''Melchior Seele''. Pubblica inoltre un articolo per il [[stampa anarchica|giornale]] di [[Virgilia D'Andrea]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/d%27Andrea.htm Biografia di [[Virgilia D'Andrea]] moglie di [[Armando Borghi]]]</ref>, "[[Veglia]]", firmato con il proprio nome e cognome. (Curiosità non da poco poiché era solito usare svariati pseudonimi: ''Cesare, Nando, Michetta, Calibano'', usato una volta
L'ottenuta [[libertà]] gli consente un regolare ma momentaneo espatrio in [[Francia]], dove vi giunge con il compagno [[Giuseppe Mioli]]. Stabilitosi a Parigi, fonda un [[stampa anarchica|giornale anarchico]] ben conosciuto fra i "fuoriusciti" [[antifascismo|antifascisti]], «[[Il Monito]]» (Parigi, [[1925]]-[[1928]]), collabora anche alla pubblicazione de «[[La Difesa di Sacco e Vanzetti]]» (Parigi, 1923) e fonda nel maggio [[1923]] il "Comitato in favore delle vittime politiche", in cui si ritrovano molti fuoriusciti italiani (es. [[Virgilio Gozzoli]]). A Marsiglia, insieme soprattutto a [[Paolo Schicchi]], partecipa all'editazione del numero unico in lingua inglese ''California newspaper Man!'', firmandosi con lo pseudonimo di ''Melchior Seele''. Pubblica inoltre un articolo per il [[stampa anarchica|giornale]] di [[Virgilia D'Andrea]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/d%27Andrea.htm Biografia di [[Virgilia D'Andrea]] moglie di [[Armando Borghi]]]</ref>, "[[Veglia]]", firmato con il proprio nome e cognome. (Curiosità non da poco poiché era solito usare svariati pseudonimi: ''Cesare, Nando, Michetta, Calibano'', usato una volta
sola nel «Monito» di Parigi, '''''Max Sartin''', Labor, Manhattanite, Bob, Juan Taro, X. Y., R.S.'', ''M.S'', ecc.  
sola nel «Monito» di Parigi, '''''Max Sartin''', Labor, Manhattanite, Bob, Juan Taro, X. Y., R.S.'', ''M.S'', ecc.  
Nel lungo periodo in cui dirigerà [[L'Adunata dei Refrattari]], lo stesso Schiavina dichiarerà di aver pubblicato sempre articoli non firmati, in quanto espressione dell'intera testata) <ref name="kate">[http://www.centrostudilibertari.it/index.php/bollettino/72-bollettino-13.html Breve nota autobiografica di Raffaele Schiavina, nel bollettino n° 13 dell'Archivio Pinelli, agosto 1999]</ref>.
Nel lungo periodo in cui dirigerà [[L'Adunata dei Refrattari]], lo stesso Schiavina dichiarerà di aver pubblicato sempre articoli non firmati, in quanto espressione dell'intera testata) <ref name="kate">[http://www.centrostudilibertari.it/index.php/bollettino/72-bollettino-13.html Breve nota autobiografica di Raffaele Schiavina, nel bollettino n° 13 dell'Archivio Pinelli, agosto 1999]</ref>.


La permanenza a Parigi, dove peraltro aveva raggiunto una certa stabilità economica, durerà fino alla promulgazione da parte delle autorità francesi nel giugno 1926 di un decreto di espulsione, che lo convincerà ad entrare clandestinamente negli [[USA]], dove peraltro si stabilirà sino alla morte.
La permanenza a Parigi, dove peraltro aveva raggiunto una certa stabilità economica, durerà fino alla promulgazione da parte delle autorità francesi nel giugno 1926 di un decreto di espulsione, che lo convincerà ad entrare clandestinamente negli [[USA]], dove peraltro si stabilirà sino alla morte.


=== Nuovamente negli USA: L'adunata dei Refrattari ===
=== Nuovamente negli USA: L'adunata dei Refrattari ===
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[[Image:Adunata_refrattari.jpg|thumb|300 px|Testata]]
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Nonstante la clandestinità, dirige dal maggio [[1928]] al [[1972]] «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (prima della direzione è un semplice collaboratore), storica [[stampa anarchica|rivista anarchica]] statunitense in lingua italiana stampata a New York, che sotto la sua direzione si struttura immediatamente in modo tale da permettere e favorire lo sviluppo di dibattiti interni al movimento anarchico e [[internazionalismo|internazionalista]], avvalendosi di prestigiosi collaboratori italiani ([[Camillo Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]], ecc.), europei e dell'America del sud. Raffaele Schiavina negli [[USA]] ha stretti rapporti con l'[[Personalità anarchiche|anarchico]] [[Michele Schirru]], che orbitava intorno al gruppo del giornale, ed è certo che quando questi si trasferisce in [[Italia]] con l'intenzione di uccidere [[Mussolini]] i due sono in strettissimo contatto. Schiavina e [[Fiorina Rossi]], sua compagna di vita e di lotta, si presero cura anche di [[Clément Duval]], [[illegalismo|anarchico illegalista]] francese fuggito dai lavori forzati cui era stato condannato e rifuggiatosi negli [[USA]].
Nonstante la clandestinità, dirige dal maggio [[1928]] al [[1972]] «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (prima della direzione è un semplice collaboratore), storica [[stampa anarchica|rivista anarchica]] statunitense in lingua italiana stampata a New York, che sotto la sua direzione si struttura immediatamente in modo tale da permettere e favorire lo sviluppo di dibattiti interni al movimento anarchico e [[internazionalismo|internazionalista]], avvalendosi di prestigiosi collaboratori italiani ([[Camillo Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]], ecc.), europei e dell'America del sud. Raffaele Schiavina negli [[USA]] ha stretti rapporti con l'[[Personalità anarchiche|anarchico]] [[Michele Schirru]], che orbitava intorno al gruppo del giornale, ed è certo che quando questi si trasferisce in [[Italia]] con l'intenzione di uccidere [[Mussolini]] i due sono in strettissimo contatto. Schiavina e [[Fiorina Rossi]], sua compagna di vita e di lotta, si presero cura anche di [[Clément Duval]], [[illegalismo|anarchico illegalista]] francese fuggito dai lavori forzati cui era stato condannato e rifuggiatosi negli [[USA]].


Oltre ai suoi articoli pubblicati su «[[L'Adunata dei Refrattari|L'Adunata]]» e altri [[stampa anarchica|giornali]], firmati sotto diversi pseudonimi, è l'autore della brochure ''Berneri in Spagna''. Durante la sua lunghissima militanza, durata praticamente sino alla sua morte (Salt Lake City, [[USA]], [[23 novembre]] [[1987]]), è stato sempre attivo propagandista del pensiero anarchico, raccogliendo e archiviando moltissimo materiale su ogni singolo e piccolo militante anarchico di cui sia venuto a conoscenza, perché ognuno «meritava di essere conosciuto anche da quelli che sono venuti e che verranno dopo di noi» <ref name="numero">[http://www.centrostudilibertari.it/index.php/bollettino/79-bollettino-6.html Bollettino N°6 dell'Archivio Pinelli]</ref>.
Oltre ai suoi articoli pubblicati su «[[L'Adunata dei Refrattari|L'Adunata]]» e altri [[stampa anarchica|giornali]], firmati sotto diversi pseudonimi, è l'autore della brochure ''Berneri in Spagna''. Durante la sua lunghissima militanza, durata praticamente sino alla sua morte (Salt Lake City, [[USA]], [[23 novembre]] [[1987]]), è stato sempre attivo propagandista del pensiero anarchico, raccogliendo e archiviando moltissimo materiale su ogni singolo e piccolo militante anarchico di cui sia venuto a conoscenza, perché ognuno «meritava di essere conosciuto anche da quelli che sono venuti e che verranno dopo di noi» <ref name="numero">[http://www.centrostudilibertari.it/index.php/bollettino/79-bollettino-6.html Bollettino N°6 dell'Archivio Pinelli]</ref>.