Silvano Fedi: differenze tra le versioni

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Il [[26 luglio]] [[1943]] si presenta di fronte alle "Officine San Giorgio di Pistoia" per aizzare gli operai allo [[sciopero]], ma la polizia badogliana la considera una provocazione è lo trae in arresto. Alla notizia del fermo, una folla minacciosa si accalca di fronte al palazzo della Questura pretendendo la liberazione di Fedi, che infatti sarà  rilasciato infatti poche ore dopo. Nel frattempo anche a Pistoia si organizzava la resistenza al [[Fascismo|fascismo]].  
Il [[26 luglio]] [[1943]] si presenta di fronte alle "Officine San Giorgio di Pistoia" per aizzare gli operai allo [[sciopero]], ma la polizia badogliana la considera una provocazione è lo trae in arresto. Alla notizia del fermo, una folla minacciosa si accalca di fronte al palazzo della Questura pretendendo la liberazione di Fedi, che infatti sarà  rilasciato infatti poche ore dopo. Nel frattempo anche a Pistoia si organizzava la resistenza al [[Fascismo|fascismo]].  


Acerrimo nemico dei fascisti, Fedi costituisce la più importante formazione partigiana operante a Pistoia e dintorni che inizialmente assume la denominazione di [[Brigata Silvano Fedi|Brigata Franca Libertaria]]. Alla squadra, composta inizialmente da una cinquantina di uomini, aderiranno contadini, operai, studenti ed ex soldati, per la maggior parte [[Personalite anarchiche|anarchici]] o comunque di idee libertarie. Le loro attività , pur essendo collegate al Partito d'Azione, rivendicavano una completa [[autonomia]], anche dal Comitato di Liberazione Nazionale.
Acerrimo nemico dei fascisti, Fedi costituisce la più importante formazione partigiana operante a Pistoia e dintorni che inizialmente assume la denominazione di [[Brigata Silvano Fedi|Brigata Franca Libertaria]]. Alla squadra, composta inizialmente da una cinquantina di uomini, aderiranno contadini, operai, studenti ed ex soldati, per la maggior parte [[Personalite anarchiche|anarchici]] o comunque di idee libertarie. Le loro attività, pur essendo collegate al Partito d'Azione, rivendicavano una completa [[autonomia]], anche dal Comitato di Liberazione Nazionale.


Fedi e la sua Brigata sonoo protagonisti di alcune azioni coraggiose alla "Fortezza di Pistoia" per rifornire la sua formazione di armi e viveri, e alle [[carcere|carceri]] per liberare i detenuti politici. Egli comunque sceglierà  di non salire in montagna, ma di muoversi tra la città  e la campagna, dando vita a numerose ed audaci azioni di [[sabotaggio]] che infastidiranno non poco i nazi-fascisti. In particolare porta avanti le sue azioni insieme a cinque fidati uomini ([[Danilo Betti]], [[Brunello Biagini]], [[Marcello Capecchi]], [[Santino Pratesi]], [[Giulio Vannucchi]]), andando a costituire un nulceo con i quali riesce più volte ad attaccare nel giro di pochi giorni la Fortezza di Santa Barbara e da cui prelevò una gran quantità  di armi, munizioni e viveri.  
Fedi e la sua Brigata sonoo protagonisti di alcune azioni coraggiose alla "Fortezza di Pistoia" per rifornire la sua formazione di armi e viveri, e alle [[carcere|carceri]] per liberare i detenuti politici. Egli comunque sceglierà  di non salire in montagna, ma di muoversi tra la città  e la campagna, dando vita a numerose ed audaci azioni di [[sabotaggio]] che infastidiranno non poco i nazi-fascisti. In particolare porta avanti le sue azioni insieme a cinque fidati uomini ([[Danilo Betti]], [[Brunello Biagini]], [[Marcello Capecchi]], [[Santino Pratesi]], [[Giulio Vannucchi]]), andando a costituire un nulceo con i quali riesce più volte ad attaccare nel giro di pochi giorni la Fortezza di Santa Barbara e da cui prelevò una gran quantità  di armi, munizioni e viveri.