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{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''Anarchismo e Diritto''</span></big><br>di [[Alexei Borovoi]]|autore=Alexei Borovoi|altro=}}
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Nella letteratura critica sull'[[anarchismo]], esiste un'opinione, largamente diffusa, secondo la quale l'[[anarchismo]] - che è la categorica negazione della società attuale e del [[diritto]] attuale - ha altresì una posizione negativa sul [[diritto]] in generale, anche nella futura società libertaria. È un'opinione assolutamente errata.
La bandiera nera è il simbolo dell'Anarchia. Essa provoca reazioni che vanno dall'orrore alla delizia tra quelli che la riconoscono. Cercate di capire cosa significa e preparatevi a vederla sempre più spesso in pubblico... Gli Anarchici sono contro tutti i governi perché credono che la libera ed informata volontà dell'individuo sia la vera forza dei gruppi e della stessa società.  


È un'opinione assolutamente errata e l'errore poggia:
Gli Anarchici credono nell'iniziativa e nella responsabilità individuali e nella completa cooperazione dei gruppi composti di liberi individui. I governi sono l'opposto di questi ideali, dato che si fondano sulla forza bruta e la frode deliberata per imporre il controllo dei pochi sui molti. Che questo processo crudele e fraudolento sia giustificato da concetti come il diritto divino, elezioni democratiche, o un governo rivoluzionario del popolo conta poco per gli Anarchici. Noi rigettiamo l'intero concetto stesso di governo e ci affidiamo in modo radicale alla capacità di risoluzione dei problemi propria di ogni uomo libero.


*sulla confusione metodologica - che si rinviene anche negli studi [[anarchici]] - circa il problema dei rapporti tra il [[diritto]] e lo [[Stato]];
Perché la bandiera nera? Il nero è il colore della negazione. La bandiera nera è la negazione di tutte le bandiere. È la negazione dell'idea di nazione che mette la razza umana contro se stessa e nega l'unità di tutta l'umanità. Il colore nero è il colore del sentimento di rabbia e indignazione nei confronti di tutti i crimini compiuti nel nome dell'appartenenza allo stato. È la rabbia e l'indignazione contro l'insulto all'intelligenza umana insito nelle pretese, ipocrisie e bassi sotterfugi dei governi...
*sulle definizioni molto variabili del [[diritto]] e della società, sia da parte degli [[anarchici]] e sia da parte dei loro critici;
*sulle dichiarazioni superficiali e prive di significato da parte di certi militanti [[anarchici]]. Infatti, alcuni di essi, per una sorta di ingenuità sociologica, sono giunti al sincero convincimento che [[anarchia]] significa assenza di ogni specie di regola giuridica, cioè completo disordine, dando così una mano alle critiche antianarchiche; altri ritengono che gli uomini possano cambiare d'un colpo e completamente per il solo fatto di conoscere l'ideale [[anarchico]]; altri, infine, pensano alla creazione - grazie al progresso tecnico - di condizioni sociali tali che consentirebbero di evitare l'influenza necessariamente limitativa del [[diritto]];
*sulla tendenza generale di pigrizia, la quale è ancor più marcata in coloro che si considerano critici dell'[[anarchismo]], ma che ignorano tutto dell'[[anarchismo]] e che non si danno la pena di conoscere, quanto meno, l'essenziale del pensiero [[anarchico]];
*ed infine, sulla critica tendenziosa e consapevolmente falsa, introdotta da Engels su quanto riguarda la sociologia e la filosofia, critica detta del socialismo scientifico (per esempio, lo scritto del Plekhanov: ''Socialismo ed Anarchismo'').


L'[[anarchismo]] s'è posto questo compito, di trovare cioè questo ordine sociale: ''«In cui non vi sarà alcun governo, alcun difensore della morale, né carcere, né carnefice, né ricco, né povero, in cui tutti saranno uguali nei diritti; fratelli che abbiano ciascuno la loro porzione quotidiana di fatica, che vivano d'accordo e d'amore non per la forza d'una legge obbligatoria che punisca severamente coloro che non ubbidiscano ad essa, ma per la forza dei rapporti reciproci, degli interessi dell'uno e dell'altro, per la forza dell'inevitabile legge della natura»'' (''[[Élisée Reclus|Reclus]]'').
Il nero è anche il colore del lutto; la bandiera nera che cancella le nazioni è anche simbolo di lutto per le loro vittime, i milioni assassinati nelle guerre, esterne ed interne, a maggior gloria e stabilità di qualche maledetto stato. È a lutto per quei milioni il cui lavoro è derubato (tassato) per pagare le stragi e l'oppressione di altri esseri umani. È a lutto non solo per la morte del corpo, ma anche per l'annullamento dello spirito sotto sistemi autoritari e gerarchici. È a lutto per i milioni di cellule grigie spente senza dar loro la possibilità di illuminare il mondo. È il colore di una tristezza inconsolabile...
Ma il nero è anche meraviglioso. È il colore della determinazione, della risoluzione, della forza, un colore che definisce e chiarifica tutti gli altri. Il colore nero è il mistero che circonda la germinazione, la fertilità, il suolo fertile che nutre nuova vita che continuamente si evolve, rinnova, rinfresca, e si riproduce nel buio. Il seme nascosto nella terra, lo strano viaggio dello sperma, la crescita segreta dell'embrione nel grembo materno - il colore nero circonda e protegge tutte queste cose...


Questo processo d'ipertrofia governativa e, come contracolpo, il rifiuto di accettare l'idea del potere, sono stati, ad esempio, bene espressi da [[Emile Durkheim]]: ''«Il potere governativo... tende ad inghiottire tutte le forme di attività che hanno carattere sociale, lasciando fuori soltanto il calore umano. Detto potere è costretto pertanto ad assumere un numero considerevole di funzioni per le quali non è adatto e che esso assolve in modo insufficiente. A più riprese si è rilevato che la sua esaltazione nell'assorbire tutto per suo conto è pari alla sua piena impotenza nel regolare la vita umana. Ne deriva lo sperpero enorme di forze e d'energia - e di ciò lo si accusa bene a ragione - che in realtà non corrisponde al risultato ottenuto. D'altra parte, gli uomini non obbediscono ad alcun'altra collettività che non sia lo Stato, perché lo Stato si proclama il solo organismo collettivo. Essi si abituano a guardare la società esclusivamente attraverso lo Stato, sempre in dipendenza dello Stato. Pertanto lo Stato si pone molto lontano da essi, resta sempre una cosa astratta e non può influenzarli da vicino ed in forma immediata. Ecco perché nel sentimento sociale dell'umanità non c'è né partecipazione cosciente, né sufficiente energia. In gran parte della vita degli uomini, intorno ad essi, non c'è nulla, non c'è che il vuoto. In queste condizioni, gli uomini sono trascinati inevitabilmente sia verso l'egoismo, sia verso l'anarchia».''
Così il colore nero è negazione, rabbia, indignazione, lutto, bellezza, speranza, è il nutrimento e il riparo per nuove forme di vita e di relazioni sulla e con la terra. La bandiera nera significa tutte queste cose. Noi siamo orgogliosi di portarla, addolorati di doverlo fare, e speriamo nel giorno nel quale questo simbolo non sarà più necessario.
 
'''[[Anarchismo e Diritto|Vai al testo completo]]'''
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Versione attuale delle 12:09, 23 lug 2025

Perché la bandiera nera anarchica?
di Emma Goldman

La bandiera nera è il simbolo dell'Anarchia. Essa provoca reazioni che vanno dall'orrore alla delizia tra quelli che la riconoscono. Cercate di capire cosa significa e preparatevi a vederla sempre più spesso in pubblico... Gli Anarchici sono contro tutti i governi perché credono che la libera ed informata volontà dell'individuo sia la vera forza dei gruppi e della stessa società.

Gli Anarchici credono nell'iniziativa e nella responsabilità individuali e nella completa cooperazione dei gruppi composti di liberi individui. I governi sono l'opposto di questi ideali, dato che si fondano sulla forza bruta e la frode deliberata per imporre il controllo dei pochi sui molti. Che questo processo crudele e fraudolento sia giustificato da concetti come il diritto divino, elezioni democratiche, o un governo rivoluzionario del popolo conta poco per gli Anarchici. Noi rigettiamo l'intero concetto stesso di governo e ci affidiamo in modo radicale alla capacità di risoluzione dei problemi propria di ogni uomo libero.

Perché la bandiera nera? Il nero è il colore della negazione. La bandiera nera è la negazione di tutte le bandiere. È la negazione dell'idea di nazione che mette la razza umana contro se stessa e nega l'unità di tutta l'umanità. Il colore nero è il colore del sentimento di rabbia e indignazione nei confronti di tutti i crimini compiuti nel nome dell'appartenenza allo stato. È la rabbia e l'indignazione contro l'insulto all'intelligenza umana insito nelle pretese, ipocrisie e bassi sotterfugi dei governi...

Il nero è anche il colore del lutto; la bandiera nera che cancella le nazioni è anche simbolo di lutto per le loro vittime, i milioni assassinati nelle guerre, esterne ed interne, a maggior gloria e stabilità di qualche maledetto stato. È a lutto per quei milioni il cui lavoro è derubato (tassato) per pagare le stragi e l'oppressione di altri esseri umani. È a lutto non solo per la morte del corpo, ma anche per l'annullamento dello spirito sotto sistemi autoritari e gerarchici. È a lutto per i milioni di cellule grigie spente senza dar loro la possibilità di illuminare il mondo. È il colore di una tristezza inconsolabile... Ma il nero è anche meraviglioso. È il colore della determinazione, della risoluzione, della forza, un colore che definisce e chiarifica tutti gli altri. Il colore nero è il mistero che circonda la germinazione, la fertilità, il suolo fertile che nutre nuova vita che continuamente si evolve, rinnova, rinfresca, e si riproduce nel buio. Il seme nascosto nella terra, lo strano viaggio dello sperma, la crescita segreta dell'embrione nel grembo materno - il colore nero circonda e protegge tutte queste cose...

Così il colore nero è negazione, rabbia, indignazione, lutto, bellezza, speranza, è il nutrimento e il riparo per nuove forme di vita e di relazioni sulla e con la terra. La bandiera nera significa tutte queste cose. Noi siamo orgogliosi di portarla, addolorati di doverlo fare, e speriamo nel giorno nel quale questo simbolo non sarà più necessario.