Anarchismo epistemologico: differenze tra le versioni

Annullata la modifica 61906 di K2 (discussione)
(Annullata la modifica 61906 di K2 (discussione))
Etichetta: Annulla
 
(6 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File:Paul_Feyerabend.jpg|thumb|300 px|[[Paul Feyerabend]]]]Con '''anarchismo epistemologico''' si intende un approccio [[anarchico]] all'[[epistemologia]] (da ''episteme'' - cioè scienza, conoscenza certa - e ''logos'', ovvero discorso) così come definito da [[Paul Feyerabend]] nella sua opera del [[1975]] '''''Against the method''''' (''Contro il metodo'', [[1979]]) ed ulteriormente approfondito nelle opere successive.
[[File:Feyerabend.jpg|thumb|300px|[[Paul Feyerabend]]]]Con '''anarchismo epistemologico''' si intende un approccio [[anarchico]] all'[[epistemologia]] (da ''episteme'' - cioè scienza, conoscenza certa - e ''logos'', ovvero discorso) così come definito da [[Paul Feyerabend]] nella sua opera del [[1975]] '''''Against the method''''' (''Contro il metodo'', [[1979]]) ed ulteriormente approfondito nelle opere successive.


== L'anarchismo epistemologico di Feyerabend ==
== L'anarchismo epistemologico di Feyerabend ==
Riga 20: Riga 20:
Un elemento importante del suo pensiero è che il confronto tra diverse teorie non deve portare lo scienziato a scegliere quella compatibile con una "defunta" teoria precedente, perché ciò non la rende né più valida né più vera delle "teorie rivali".
Un elemento importante del suo pensiero è che il confronto tra diverse teorie non deve portare lo scienziato a scegliere quella compatibile con una "defunta" teoria precedente, perché ciò non la rende né più valida né più vera delle "teorie rivali".


===Teoria della “varianza del significato” ===
===Teoria della «varianza del significato» ===
Questa teoria è una critica e un limite alle pretese riduzionistiche-unionistiche dell'[[neopositivismo|epistemologia neopositivista]].  
Questa teoria è una critica e un limite alle pretese riduzionistiche-unionistiche dell'[[neopositivismo|epistemologia neopositivista]].  


[[Paul Feyerabend]] respinge ogni distinzione tra enunciazioni teoriche e osservative (tale distinzione è di cruciale importanza nel [[neopositivismo|neopositivismo epistemologico]]), poiché ritiene queste ultime dipendenti dalle prime (un asserzione può apparire oggettiva ma in realtà è dipendente dalla teoria entro il quale essa è contenuta). In pratica, superando in radicalità l'"incommensurabilità " di [[Thomas Kuhn]] (questi era convinto che inizialmente fosse una forma di "fede", a permettere il proseguimento della ricerca poiché in un primo momento un nuovo paradigma scientifico non è così esatto rispetto al precedente), egli sostiene la difficoltà, o addirittura l'impossibilità, di poter confrontare diverse teorie scientifiche in quanto fondate su asserzioni di per sé non comparabili. ([[Paul Feyerabend]] supera in radicalità l'incommensurabilità di [[Thomas Kuhn]], perché ritiene pura illusione la nozione di progresso scientifico posta all'interno di un paradigma).  
[[Paul Feyerabend]] respinge ogni distinzione tra enunciazioni teoriche e osservative (tale distinzione è di cruciale importanza nel [[neopositivismo|neopositivismo epistemologico]]), poiché ritiene queste ultime dipendenti dalle prime (un asserzione può apparire oggettiva ma in realtà è dipendente dalla teoria entro il quale essa è contenuta). In pratica, superando in radicalità l'"incommensurabilità" di [[Thomas Kuhn]] (questi era convinto che inizialmente fosse una forma di "fede" a permettere il proseguimento della ricerca, poiché in un primo momento un nuovo paradigma scientifico non è così esatto rispetto al precedente), egli sostiene la difficoltà, o addirittura l'impossibilità, di poter confrontare diverse teorie scientifiche in quanto fondate su asserzioni di per sé non comparabili. [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] supera in radicalità l'incommensurabilità di [[Thomas Kuhn|Kuhn]] perché ritiene pura illusione la nozione di progresso scientifico posta all'interno di un paradigma.  


In pratica i dati considerati oggettivi, neutrali ed elementari della scienza, non possono in realtà essere assunti come “oggettivi e universali”, poiché il loro senso è inevitabilmente intrecciato ai diversi quadri teorici entro i quali sono stati enunciati [es. il concetto di massa è ben diverso nella teoria di Newton ("massa classica") rispetto a quella di [[Einstein]] ("massa relativistica")].
In pratica, i dati considerati oggettivi, neutrali ed elementari della scienza non possono in realtà essere assunti come "oggettivi e universali", poiché il loro senso è inevitabilmente intrecciato ai diversi quadri teorici entro i quali sono stati enunciati; ad esempio, il concetto di massa è ben diverso nella teoria di Newton ("massa classica") rispetto a quella di [[Einstein]] ("massa relativistica").


L'"incommensurabilità " di [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] ("varianza del significato") permetterebbe inoltre di evitare la creazione di criteri standard attraverso i quali valutare la qualità delle teorie scientifiche. Tuttavia l'anarchico austro-americano respinge anche ogni tentativo di catalogare l'incommensurabilità entro una struttura logica ben definita, perché ritiene l'incommensurabilità un fenomeno al di fuori della logica.
L'"incommensurabilità" di [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] («'''varianza del significato'''») permetterebbe, inoltre, di evitare la creazione di criteri standard attraverso i quali valutare la qualità delle teorie scientifiche. Tuttavia l'a[[narchico]] austro-americano respinge anche ogni tentativo di catalogare l'incommensurabilità entro una struttura logica ben definita, perché ritiene l'incommensurabilità un fenomeno al di fuori della logica.


== Citazioni ==
== Citazioni ==
: «Un anarchico è come un agente segreto che giochi la partita della Ragione allo scopo di minare l'[[autorità]] della Ragione (della Verità, dell'Onestà, della Giustizia ecc.). [...] L'anarchismo epistemologico differisce sia dallo scetticismo sia dall'anarchismo politico (religioso). Mentre lo scettico considera ogni opinione ugualmente buona, o ugualmente cattiva, o desiste completamente dal dare tali giudizi, l'anarchico epistemologico non ha alcuno scrupolo a difendere anche l'asserzione più trita o più mostruosa. Mentre l'anarchico politico o religioso vuole abolire una certa forma di vita, l'anarchico epistemologico può desiderare di difenderla, poiché egli non ha alcun sentimento eterno di fedeltà, o di avversione, nei confronti di alcuna istituzione o ideologia. Come il [[dadaismo|dadaista]], al quale assomiglia assai di più che non somigli all'anarchico politico, egli "''non soltanto non ha un programma, ma è contro tutti i programmi''", anche se in qualche occasione sarà il più rumoroso fra i difensori dello ''status quo'' o fra i suoi oppositori: "per essere veri dadaisti, si dev'essere antidadaisti"» ([[Paul Feyerabend]], ''Contro il metodo'', Milano, Feltrinelli, 1979, pp. 21-29, 155, 246).
: «Un [[anarchico]] è come un agente segreto che giochi la partita della Ragione allo scopo di minare l'[[autorità]] della Ragione (della Verità, dell'Onestà, della Giustizia ecc.). [...] L'anarchismo epistemologico differisce sia dallo scetticismo sia dall'anarchismo politico (religioso). Mentre lo scettico considera ogni opinione ugualmente buona, o ugualmente cattiva, o desiste completamente dal dare tali giudizi, l'anarchico epistemologico non ha alcuno scrupolo a difendere anche l'asserzione più trita o più mostruosa. Mentre l'anarchico politico o religioso vuole abolire una certa forma di vita, l'anarchico epistemologico può desiderare di difenderla, poiché egli non ha alcun sentimento eterno di fedeltà, o di avversione, nei confronti di alcuna istituzione o ideologia. Come il [[dadaismo|dadaista]], al quale assomiglia assai di più che non somigli all'anarchico politico, egli non soltanto non ha un programma, ma è contro tutti i programmi, anche se in qualche occasione sarà il più rumoroso fra i difensori dello ''status quo'' o fra i suoi oppositori: per essere veri dadaisti, si dev'essere antidadaisti» ([[Paul Feyerabend]], ''Contro il metodo'', Milano, Feltrinelli, 1979, pp. 21-29, 155, 246).


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
66 514

contributi