Michal Mareš: differenze tra le versioni
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Mareš nasce a Teplitz nel [[1893]], figlio dell'assistente fabbro Josef Maresch e di sua moglie Katharina Solnař. Dal [[1910]] partecipa al movimento anarchico ceco. Successivamente è a lungo membro della redazione del periodico ''Prager Tagblatt''. Dopo il [[1919]] lascia la Chiesa cattolica con i suoi genitori e si dichiara aconfessionale. | Mareš nasce a Teplitz nel [[1893]], figlio dell'assistente fabbro Josef Maresch e di sua moglie Katharina Solnař. Dal [[1910]] partecipa al movimento anarchico ceco. Successivamente è a lungo membro della redazione del periodico ''Prager Tagblatt''. Dopo il [[1919]] lascia la Chiesa cattolica con i suoi genitori e si dichiara aconfessionale. | ||
Dopo la seconda guerra mondiale lavora per il quotidiano ''Dnešek'' ("''Oggi''"). Per un breve periodo è membro del Partito Comunista (KSČ), ma cade in disgrazia a causa di notizie di corruzione in relazione a sfratti e reinsediamenti nelle aree di confine. <ref>David Gerlach: ''For nation and gain: Economy, ethnicity and politics in the Czech borderlands, 1945–1948'', Doktorarbeit, University of Pittsburgh, 2007</ref> Dopo il colpo di stato del [[1948]], è condannato a sette anni di reclusione e alla perdita dei diritti civili. Verrà riabilitato vent'anni dopo la sua morte. Mareš è considerato un importante testimone contemporaneo e conoscitore di [[Franz Kafka]], [[Max Brods]] e [[Jaroslav | Dopo la seconda guerra mondiale lavora per il quotidiano ''Dnešek'' ("''Oggi''"). Per un breve periodo è membro del Partito Comunista (KSČ), ma cade in disgrazia a causa di notizie di corruzione in relazione a sfratti e reinsediamenti nelle aree di confine. <ref>David Gerlach: ''For nation and gain: Economy, ethnicity and politics in the Czech borderlands, 1945–1948'', Doktorarbeit, University of Pittsburgh, 2007</ref> Dopo il colpo di stato del [[1948]], è condannato a sette anni di reclusione e alla perdita dei diritti civili. Verrà riabilitato vent'anni dopo la sua morte. Mareš è considerato un importante testimone contemporaneo e conoscitore di [[Franz Kafka]], [[Max Brods]] e [[Jaroslav Hašek]]. | ||
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Versione delle 11:26, 8 ago 2020
Michal J. Mareš, nome di battesimo Josef Maresch (Teplitz, 22 gennaio 1893 - Praga, 17 febbraio 1971 a Praga) è stato un giornalista, poeta e editorialista anarchico ceco.
Cenni biografici
Mareš nasce a Teplitz nel 1893, figlio dell'assistente fabbro Josef Maresch e di sua moglie Katharina Solnař. Dal 1910 partecipa al movimento anarchico ceco. Successivamente è a lungo membro della redazione del periodico Prager Tagblatt. Dopo il 1919 lascia la Chiesa cattolica con i suoi genitori e si dichiara aconfessionale.
Dopo la seconda guerra mondiale lavora per il quotidiano Dnešek ("Oggi"). Per un breve periodo è membro del Partito Comunista (KSČ), ma cade in disgrazia a causa di notizie di corruzione in relazione a sfratti e reinsediamenti nelle aree di confine. [1] Dopo il colpo di stato del 1948, è condannato a sette anni di reclusione e alla perdita dei diritti civili. Verrà riabilitato vent'anni dopo la sua morte. Mareš è considerato un importante testimone contemporaneo e conoscitore di Franz Kafka, Max Brods e Jaroslav Hašek.
Voci correlate
Note
- ↑ David Gerlach: For nation and gain: Economy, ethnicity and politics in the Czech borderlands, 1945–1948, Doktorarbeit, University of Pittsburgh, 2007