Carlo Rosselli: differenze tra le versioni

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Condannato insieme a Ferruccio Parri nel [[1927]] a 5 anni di confino a Lipari per aver organizzato l'espatrio di Filippo Turati, riesce ad organizzare la propria fuga insieme ad [[Emilio Lussu]], <ref> «Emilio Lussu inizialmente considerò di scarsa importanza i fascisti, ma ben presto cambiò idea [...] fu sempre consapevole che la vittoria sarebbe stata raggiunta (come in effetti fu) soltanto militarmente: da qui l'organizzazione degli [[Arditi del Popolo]] contro gli squadristi fascisti; la progettazione di un'insurrezione [[antifascismo|antifascista]] e repubblicana in Sardegna; l'intervento nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione di Spagna]] con le Brigate internazionali e la partecipazione alla lotta di liberazione nel Partito_d'azione.» ([http://www.emiliolussu.it/pagine/articolo_dettaglio.asp?categoria=biografia Centro Studi Emilio Lussu]) </ref> <ref>Emilio Lussu scriveva che gli ex combattenti erano tutti dei socialisti potenziali: avevano maturato una concezione internazionalista in trincea…
Condannato insieme a Ferruccio Parri nel [[1927]] a 5 anni di confino a Lipari per aver organizzato l'espatrio di Filippo Turati, riesce ad organizzare la propria fuga insieme ad [[Emilio Lussu]], <ref> «Emilio Lussu inizialmente considerò di scarsa importanza i fascisti, ma ben presto cambiò idea [...] fu sempre consapevole che la vittoria sarebbe stata raggiunta (come in effetti fu) soltanto militarmente: da qui l'organizzazione degli [[Arditi del Popolo]] contro gli squadristi fascisti; la progettazione di un'insurrezione [[antifascismo|antifascista]] e repubblicana in Sardegna; l'intervento nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione di Spagna]] con le Brigate internazionali e la partecipazione alla lotta di liberazione nel Partito_d'azione.» ([http://www.emiliolussu.it/pagine/articolo_dettaglio.asp?categoria=biografia Centro Studi Emilio Lussu]) </ref> <ref>Emilio Lussu scriveva che gli ex combattenti erano tutti dei socialisti potenziali: avevano maturato una concezione internazionalista in trincea…
«Per capire la contraddittorietà , ma anche la sincerità  di quelle tensioni ideali, pensa alle simpatie che [[Impresa di Fiume|la rivoluzione Russa riscuote tra molti legionari Fiumani]]!… Si tratta di una pagina di storia che poi è stata “accomodata” e nascosta, ma fa pensare… Perché per il fascismo era importante appropriarsi anche dell’esperienza Fiumana? È semplice: perché il fascismo non aveva la storia del partito socialista, non aveva dietro di sé la cultura cattolica del partito popolare, non aveva neppure le vecchie tradizioni risorgimentali dei liberali; si trattava di un movimento nuovo, che si muoveva solo nella logica della presa del potere, privo di solide radici ideologiche o simboliche, che cercava di “mettere il cappello” ad un’ampia fetta di popolazione in cui era percepibile un disagio istintivo… Il fascismo aveva, insomma, l’esigenza di appropriarsi di una “storia” altrui, non avendone una propria…» (Intervista di [http://www.fumettidicarta.it/RealLife/OriginiAntifascismo/Morte_alla_Morte_Arditi_del_Popolo.htm Ivan Tagiaferri, autore di ''Morte alla morte'' e profondo conoscitore della storia degli [[Arditi del Popolo]]] </ref>[[Francesco Fausto Nitti]], futuro comandante nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] della [[centuria Errico Malatesta]], e [[Gioacchino Dolci]]. Giunti a Parigi nel luglio [[1929]], Rosselli riprende la sua attività  politica nell'ambito del "fuoriuscitismo" [[antifascismo|antifascista]].<ref>[http://www.periodicoliberopensiero.it/recensioni/recensioni_franzinelli_rosselli.htm recensione di Mimmo Franzinelli, Il delitto Rosselli, 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico]</ref> Nel novembre [[1929]] è tra i fondatori del [[rivoluzione|movimento rivoluzionario]] [[antifascismo|antifascista]] [[Giustizia e Libertà ]], che unisce democratici, socialisti e repubblicani <ref>[http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/nascita_di_giustizia_e_liberta.pdf Nascita di GL]</ref>. Carlo Rosselli, insieme ad [[Alberto Tarchiani]], descrive su «Stampa Libera» il cosiddetto "volo di Bassanesi" <ref name="volo">L'11 luglio 1930 Giovanni Bassanesi volò su Milano lanciando volantini inneggianti alla rivolta contro il regime.  Fonte: [http://www.ps-ticino.ch/sonvico/mondo/pubblicazioni/bassanesi/bassanesi.htmm]</ref> ed edita in lingua francese il testo ''Socialismo liberale''. Nel biennio [1930]-[[1932|32]] Carlo e Nello si occupano delle pubblicazioni [[antifascismo|antifasciste]], in particolare dei «Quaderni di Giustizia e Libertà ».
«Per capire la contraddittorietà , ma anche la sincerità  di quelle tensioni ideali, pensa alle simpatie che [[Impresa di Fiume|la rivoluzione Russa riscuote tra molti legionari Fiumani]]!… Si tratta di una pagina di storia che poi è stata “accomodata” e nascosta, ma fa pensare… Perché per il fascismo era importante appropriarsi anche dell’esperienza Fiumana? È semplice: perché il fascismo non aveva la storia del partito socialista, non aveva dietro di sé la cultura cattolica del partito popolare, non aveva neppure le vecchie tradizioni risorgimentali dei liberali; si trattava di un movimento nuovo, che si muoveva solo nella logica della presa del potere, privo di solide radici ideologiche o simboliche, che cercava di “mettere il cappello” ad un’ampia fetta di popolazione in cui era percepibile un disagio istintivo… Il fascismo aveva, insomma, l’esigenza di appropriarsi di una “storia” altrui, non avendone una propria…» (Intervista di [http://www.fumettidicarta.it/RealLife/OriginiAntifascismo/Morte_alla_Morte_Arditi_del_Popolo.htm Ivan Tagiaferri, autore di ''Morte alla morte'' e profondo conoscitore della storia degli [[Arditi del Popolo]]] </ref>[[Francesco Fausto Nitti]], futuro comandante nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] della [[centuria Errico Malatesta]], e [[Gioacchino Dolci]]. Giunti a Parigi nel luglio [[1929]], Rosselli riprende la sua attività  politica nell'ambito del "fuoriuscitismo" [[antifascismo|antifascista]].<ref>[http://www.periodicoliberopensiero.it/recensioni/recensioni_franzinelli_rosselli.htm recensione di Mimmo Franzinelli, Il delitto Rosselli, 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico]</ref> Nel novembre [[1929]] è tra i fondatori del [[rivoluzione|movimento rivoluzionario]] [[antifascismo|antifascista]] [[Giustizia e Libertà ]], che unisce democratici, socialisti e repubblicani <ref>[http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/nascita_di_giustizia_e_liberta.pdf Nascita di GL]</ref>. Carlo Rosselli, insieme ad [[Alberto Tarchiani]], descrive su «Stampa Libera» il cosiddetto "volo di Bassanesi" <ref name="volo">L'11 luglio 1930 Giovanni Bassanesi volò su Milano lanciando volantini inneggianti alla rivolta contro il regime.  Fonte: [http://www.ps-ticino.ch/sonvico/mondo/pubblicazioni/bassanesi/bassanesi.htmm]</ref> ed edita in lingua francese il testo ''Socialismo liberale''. Nel biennio [1930]-[[1932|32]] Carlo e Nello si occupano delle pubblicazioni [[antifascismo|antifasciste]], in particolare dei «Quaderni di Giustizia e Libertà ».


Disciolta nel [[1934]] la Concentrazione [[antifascismo|antifascista]] parigina a causa di dissidi anche con [[Giustizia e Libertà ]], denuncia le occupazioni coloniali italiane (''Perché siamo contro la guerra d’Africa?'', [[1935]]) e poi parte volontario in [[Spagna]] per combattere nelle fila del [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|fronte rivoluzionario]] antifranchista.  
Disciolta nel [[1934]] la Concentrazione [[antifascismo|antifascista]] parigina a causa di dissidi anche con [[Giustizia e Libertà ]], denuncia le occupazioni coloniali italiane (''Perché siamo contro la guerra d’Africa?'', [[1935]]) e poi parte volontario in [[Spagna]] per combattere nelle fila del [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|fronte rivoluzionario]] antifranchista.  
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: «È con questa speranza segreta che siamo accorsi in Ispagna. '''Oggi qui, domani in Italia'''. Fratelli, compagni italiani, ascoltate. È un volontario italiano che vi parla dalla Radio di Barcellona. Non prestate fede alle notizie bugiarde della stampa fascista, che dipinge i rivoluzionari spagnuoli come orde di pazzi sanguinari alla vigilia della sconfitta» <ref name="oggi">[http://www.ossimoro.it/p23.htm  Il discorso di Rosselli ''Oggi in Spagna, domani in Italia]</ref>.
: «È con questa speranza segreta che siamo accorsi in Ispagna. '''Oggi qui, domani in Italia'''. Fratelli, compagni italiani, ascoltate. È un volontario italiano che vi parla dalla Radio di Barcellona. Non prestate fede alle notizie bugiarde della stampa fascista, che dipinge i rivoluzionari spagnuoli come orde di pazzi sanguinari alla vigilia della sconfitta» <ref name="oggi">[http://www.ossimoro.it/p23.htm  Il discorso di Rosselli ''Oggi in Spagna, domani in Italia]</ref>.


Nella prima Brigata italiana, che in seguito prenderà  il nome “Colonna Italiana Rosselli”, militarono pure gli anarchici [[Camillo Berneri]] e [[Umberto Marzocchi]]. In ''Carlo Rosselli e gli anarchici'', [[Umberto Marzocchi|Marzocchi]] sottolineò la ripprovazione di Rosselli verso i massacri subiti dagli [[Personalità  anarchiche|anarchici]], soprattutto per colpa degli stalinisti:
Nella prima Brigata italiana, che in seguito prenderà  il nome “Colonna Italiana Rosselli”, militarono pure gli anarchici [[Camillo Berneri]] e [[Umberto Marzocchi]]. In ''Carlo Rosselli e gli anarchici'', [[Umberto Marzocchi|Marzocchi]] sottolineò la ripprovazione di Rosselli verso i massacri subiti dagli [[Personalità  anarchiche|anarchici]], soprattutto per colpa degli stalinisti:


: «Infatti Rosselli considerava una barbarie le stragi di anarchici in Catalogna, tra cui l'uccisione di [[Camillo Berneri]], l'anarchico che lo affiancava nella guida della Prima colonna italiana formata da tremila antifascisti, i primi accorsi in Spagna.»
: «Infatti Rosselli considerava una barbarie le stragi di anarchici in Catalogna, tra cui l'uccisione di [[Camillo Berneri]], l'anarchico che lo affiancava nella guida della Prima colonna italiana formata da tremila antifascisti, i primi accorsi in Spagna.»
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*Zeffiro Ciuffoletti, ''Carlo Rosselli, il mito della rivoluzione russa e il comunismo, in Socialismo e Comunismo 1892-1992''. Vol. I, «Il Ponte», a. XLVIII, n. 5, Maggio 1992, pp. 186-202.
*Zeffiro Ciuffoletti, ''Carlo Rosselli, il mito della rivoluzione russa e il comunismo, in Socialismo e Comunismo 1892-1992''. Vol. I, «Il Ponte», a. XLVIII, n. 5, Maggio 1992, pp. 186-202.
*Paolo Bagnoli, ''La lezione rosselliana, La nuova storia. Politica e cultura alla ricerca del socialismo liberale'', prefazione di [[Renato Treves]], Festina Lente, Firenze, 1992, pp. 107-34.
*Paolo Bagnoli, ''La lezione rosselliana, La nuova storia. Politica e cultura alla ricerca del socialismo liberale'', prefazione di [[Renato Treves]], Festina Lente, Firenze, 1992, pp. 107-34.
*Nicola Tranfaglia, ''Sul socialismo liberale di Carlo Rosselli'', in I volume "dilemmi del liberalsocialismo", a cura di Michelangelo Bovero, Virgilio Mura, Franco Sbarberi, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1994, pp. 88-104 («Studi Superiori NIS/201. Scienze Sociali»). Atti del convegno Liberalsocialismo: ossimoro o sintesi? Organizzato ad Alghero il 25-27 aprile 1991, Dipartimento di Economia istituzioni e società  dell'Università   Sassari. <ref name="li">Il 1° gennaio del 1924 fu pubblicato il primo numero di “Libertà”, periodico legato all'ala socialista del movimento antifascista; il sottotitolo fu la frase di [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]] «Alla società  borghese, con le sue classi e con i suoi antagonismi di classe, subentrerà  un’associazione nella quale il libero sviluppo di ciascuno sarà  la condizione del libero sviluppo di tutti»; su invito Claudio Treves, Mondolfo e Levi, Rosselli scrisse un articolo, ''Il partito del lavoro in Inghilterra'', che pubblicò sul numero 3 del 1° febbraio 1924 e in cui riaffermò una parte del suo pensiero del periodo.</ref>  
*Nicola Tranfaglia, ''Sul socialismo liberale di Carlo Rosselli'', in I volume "dilemmi del liberalsocialismo", a cura di Michelangelo Bovero, Virgilio Mura, Franco Sbarberi, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1994, pp. 88-104 («Studi Superiori NIS/201. Scienze Sociali»). Atti del convegno Liberalsocialismo: ossimoro o sintesi? Organizzato ad Alghero il 25-27 aprile 1991, Dipartimento di Economia istituzioni e società  dell'Università   Sassari. <ref name="li">Il 1° gennaio del 1924 fu pubblicato il primo numero di “Libertà”, periodico legato all'ala socialista del movimento antifascista; il sottotitolo fu la frase di [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]] «Alla società  borghese, con le sue classi e con i suoi antagonismi di classe, subentrerà  un’associazione nella quale il libero sviluppo di ciascuno sarà  la condizione del libero sviluppo di tutti»; su invito Claudio Treves, Mondolfo e Levi, Rosselli scrisse un articolo, ''Il partito del lavoro in Inghilterra'', che pubblicò sul numero 3 del 1° febbraio 1924 e in cui riaffermò una parte del suo pensiero del periodo.</ref>  
*Silvio Suppa,'' Note su Carlo Rosselli'': temi per due tradizioni, in I  volume "dilemmi del liberalsocialismo "cit., pp. 189-208.
*Silvio Suppa,'' Note su Carlo Rosselli'': temi per due tradizioni, in I  volume "dilemmi del liberalsocialismo "cit., pp. 189-208.
*Del Puppo D., ''«Il Quarto Stato»'', «Science and Society», a. 58, 1994, n. 2, pp. 136-162.
*Del Puppo D., ''«Il Quarto Stato»'', «Science and Society», a. 58, 1994, n. 2, pp. 136-162.
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