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[[File:Anarchists_Against_the_Wall.gif |thumb|Anarchists Against the Wall]]'''Anarchici contro il Muro''' (Anarchists Against the Wall) è un gruppo israelo-palestinese nato nel marzo [[2003]] e attivo, principalmente attraverso l’uso di mezzi [[pacifismo anarchico|pacifici]], contro il muro <ref name="muro "> Il “ | [[File:Anarchists_Against_the_Wall.gif |thumb|Anarchists Against the Wall]]'''Anarchici contro il Muro''' (Anarchists Against the Wall) è un gruppo israelo-palestinese nato nel marzo [[2003]] e attivo, principalmente attraverso l’uso di mezzi [[pacifismo anarchico|pacifici]], contro il muro <ref name="muro "> Il “ Muro” è un sistema di barriere costituito da una rete di muri di cemento, recinti di filo spinato e elettrificato, trincee, strade di pattuglia, torre di guardia e videocamere, allo scopo, almeno ufficialmente, d'impedire fisicamente ogni intrusione di terroristi palestinesi nel territorio nazionale. Il”Muro” è lungo circa 700 km e mediamente largo 60 metri. '''Vedi tracciato del muro''': [http://www.disinformazione.it/mappaisraele.htm mappa muro] </ref> dell’[[apartheid]] nel West Bank che ghettizza i palestinesi. | ||
== Storia del movimento == | == Storia del movimento == | ||
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'''Cosa si prefiggono i militanti degli Anarchici contro il Muro?''' | '''Cosa si prefiggono i militanti degli Anarchici contro il Muro?''' | ||
: «Per dedicarsi ad azioni congiunte di israeliani e palestinesi è necessario creare la base personale e relazionale che rende possibile il fare politica assieme. È necessario costruire fiducia. La gente in Europa si deve rendere conto che non usiamo la parola | : «Per dedicarsi ad azioni congiunte di israeliani e palestinesi è necessario creare la base personale e relazionale che rende possibile il fare politica assieme. È necessario costruire fiducia. La gente in Europa si deve rendere conto che non usiamo la parola “Apartheid” solo come uno slogan. C’è una separazione assoluta tra le due società . Costruire relazioni personali e fiducia, che sono la base dell’azione politica, è il passo più difficile e contemporaneamente il più importante [...] Gli israeliani devono vedere l’occupazione. È impossibile e inutile raccontargliela. La maggioranza delle persone che ha fatto questa esperienza, che ha visto, ha cambiato totalmente la propria vita. Si sono sentiti chiamati a risponderne personalmente, perché è diventato per loro impossibile non sentire profondamente l’ingiustizia.» | ||
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