Gino Cerrito: differenze tra le versioni

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Laureatosi in Storia nel [[1951]] con una tesi intitolata ''Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882)''. Dall'anno seguente diviene assistente alla cattedra di Storia moderna della Facoltà di Magistero dell'Università di Messina. Nel [[1959]], nella medesima facoltà, tiene il corso di Storia dei trattati e dal [[1962]] quello di Storia moderna.
Laureatosi in Storia nel [[1951]] con una tesi intitolata ''Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882)''. Dall'anno seguente diviene assistente alla cattedra di Storia moderna della Facoltà di Magistero dell'Università di Messina. Nel [[1959]], nella medesima facoltà, tiene il corso di Storia dei trattati e dal [[1962]] quello di Storia moderna.


Negli anni '60, insieme ad [[Alfonso Failla]], [[Ugo Mazzucchelli]], [[Mario Mantovani]] e [[Umberto Marzocchi]] contribuisce al rilancio della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], fondata nel [[1945]], partecipando in particolare al Congresso di Carrara del [[1965]] ([[31 ottobre]]-[[4 novembre]]), che però vedrà una prima importante scissione interna al gruppo e la conseguente nascita dei [[Gruppi di iniziativa anarchica]] ([[GIA]]). <ref>[[Pio Turroni]] sosteneva che Cerrito fosse stato il fautore della nuova [[FAI]] soltanto «in funziona anti-[[Alessandro Borghi|Borghi]]».</ref>
Negli anni '60, insieme ad [[Alfonso Failla]], [[Ugo Mazzucchelli]], [[Mario Mantovani]] e [[Umberto Marzocchi]] contribuisce al rilancio della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], fondata nel [[1945]], partecipando in particolare al Congresso di Carrara del [[1965]] ([[31 ottobre]]-[[4 novembre]]), che però vedrà una prima importante scissione interna al gruppo e la conseguente nascita dei [[Gruppi di iniziativa anarchica]] ([[GIA]]). <ref>[[Pio Turroni]] sosteneva che Cerrito fosse stato il fautore della nuova [[FAI]] e della separazione in seno ad essa soltanto «in funzione anti-[[Armando Borghi|Borghi]]» (cfr. lettera a Gianpiero Landi del 3 luglio 1978).</ref>


Nello stesso anno si trasferisce a Firenze, presso la cui Università ottiene l'incarico di Storia contemporanea nella Facoltà di Magistero. Nel [[1969]] gli viene finalmente assegnato l'incarico di professore aggregato e quindi ordinario di Storia contemporanea al Magistero fiorentino.  
Nello stesso anno si trasferisce a Firenze, presso la cui Università ottiene l'incarico di Storia contemporanea nella Facoltà di Magistero. Nel [[1969]] gli viene finalmente assegnato l'incarico di professore aggregato e quindi ordinario di Storia contemporanea al Magistero fiorentino.  
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