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Così [[Tosca Tantini]] racconterà in una lettera alla madre di Camillo, [[Adalgisa Fochi]], gli ultimi istanti di vita dell'anarchico: | Così [[Tosca Tantini]] racconterà in una lettera alla madre di Camillo, [[Adalgisa Fochi]], gli ultimi istanti di vita dell'anarchico: | ||
:«Verso sera vennero otto individui per eseguire una perquisizione. Fu solo allora che comprendemmo di essere chiusi in un cerchio dal quale difficilmente si sarebbe usciti. Ci guardammo preoccupati, solo Camillo sorrideva: "Non è il momento di sorridere" gli dicemmo. "Lo so" - ci rispose - "ma che volete farci? Chi poteva precedere una cosa simile?". Gli invasori cominciarono un via vai; asportarono molte cose fra cui in nostri materassi. Tutti eravamo nervosi per quanto succedeva, escluso il suo Camillo, che continuava a lavorare. "Lavorate anche voi" - ci disse - "nel lavoro troverete la calma". A un certo momento uno della pattuglia incominciò ad osservare gli incartamenti che Berneri teneva sopra il tavolo da lavoro. Subito dopo l'investigatore uscì e per le scale lo sentimmo gridare: "Arriba està un assunto muy serio". Poi diede disposizioni perché una camionetta venisse a prendere tutto. Fu solo allora che Berneri perdette la sua serenità, il suo ascetico viso si fece rosso infiammato, poi bianco. "Piuttosto che mi tocchino una sola cartella" - ci disse - "preferisco che mi taglino una gamba. Anche la vita sono disposto a dare, ma che non tocchino una carta". Si rimise tosto a tavolino e, mano a mano che il suo lavoro proseguiva, il suo viso si ricomponeva, tanto che la serenità ritornò nel suo sguardo. Verso le sei del giorno 5 lo pregammo di tralasciare e, cedendo alle nostre insistenze, venne nell'anticamera con noi. E poiché il mortaio tirava verso la nostra casa, egli per distrarci faceva dello spirito e ci raccontava delle storielle divertenti. In quelle condizioni di spirito lo trovarono i carnefici, quando verso le sette vennero a prenderlo. Pochi istanti prima Berneri aveva preparato le scarpe e l'impermeabile a portata di mano, come presentisse di dovere uscire. Si vestì con la massima calma e tranquillamente sulla soglia ci strinse la mano sorridendo, come per incoraggiarci. Che nobiltà d'animo! Che coraggio! Dopo due giorni di ricerche l'ho rivisto all'ospedale clinico crivellato di pallottole. Gli occhi erano spalancati ed in essi si leggevano non la paura, ma il disprezzo. Il pugno alzato era chiuso come volesse colpire qualcuno. Quella tragica visione è scolpita nella mia memoria». <ref>[http://cretastorie.blogspot.it/2011/04/anarchicini-rivoluzio-gilioli-1903-1937.html | :«Verso sera vennero otto individui per eseguire una perquisizione. Fu solo allora che comprendemmo di essere chiusi in un cerchio dal quale difficilmente si sarebbe usciti. Ci guardammo preoccupati, solo Camillo sorrideva: "Non è il momento di sorridere" gli dicemmo. "Lo so" - ci rispose - "ma che volete farci? Chi poteva precedere una cosa simile?". Gli invasori cominciarono un via vai; asportarono molte cose fra cui in nostri materassi. Tutti eravamo nervosi per quanto succedeva, escluso il suo Camillo, che continuava a lavorare. "Lavorate anche voi" - ci disse - "nel lavoro troverete la calma". A un certo momento uno della pattuglia incominciò ad osservare gli incartamenti che Berneri teneva sopra il tavolo da lavoro. Subito dopo l'investigatore uscì e per le scale lo sentimmo gridare: "Arriba està un assunto muy serio". Poi diede disposizioni perché una camionetta venisse a prendere tutto. Fu solo allora che Berneri perdette la sua serenità, il suo ascetico viso si fece rosso infiammato, poi bianco. "Piuttosto che mi tocchino una sola cartella" - ci disse - "preferisco che mi taglino una gamba. Anche la vita sono disposto a dare, ma che non tocchino una carta". Si rimise tosto a tavolino e, mano a mano che il suo lavoro proseguiva, il suo viso si ricomponeva, tanto che la serenità ritornò nel suo sguardo. Verso le sei del giorno 5 lo pregammo di tralasciare e, cedendo alle nostre insistenze, venne nell'anticamera con noi. E poiché il mortaio tirava verso la nostra casa, egli per distrarci faceva dello spirito e ci raccontava delle storielle divertenti. In quelle condizioni di spirito lo trovarono i carnefici, quando verso le sette vennero a prenderlo. Pochi istanti prima Berneri aveva preparato le scarpe e l'impermeabile a portata di mano, come presentisse di dovere uscire. Si vestì con la massima calma e tranquillamente sulla soglia ci strinse la mano sorridendo, come per incoraggiarci. Che nobiltà d'animo! Che coraggio! Dopo due giorni di ricerche l'ho rivisto all'ospedale clinico crivellato di pallottole. Gli occhi erano spalancati ed in essi si leggevano non la paura, ma il disprezzo. Il pugno alzato era chiuso come volesse colpire qualcuno. Quella tragica visione è scolpita nella mia memoria». <ref>Tosca Tantini, [http://cretastorie.blogspot.it/2011/04/anarchicini-rivoluzio-gilioli-1903-1937.html lettera alla madre di Camillo Berneri].</ref> | ||
=== | ===Commemorazione <ref>Felix Morrow, [https://www.marxists.org/archive/morrow-felix/1938/revolution-spain/ch10.htm ''Revolution and Counter Revolution in Spain''].</ref>=== | ||
«Durante il mattino il corpo straziato di Camillo Berneri fu trovato dove era stato gettato dalle guardie del PSUC, che lo avevano preso dalla sua casa la sera precedente. Berneri... era sfuggito agli artigli di Mussolini e aveva combattuto i riformisti (compresi i leader della [[CNT]]) nel suo organo influente, «[[Guerra di Classe]]». Egli aveva definito la politica stalinista in poche parole: "Odora di Noske". Con parole audaci aveva sfidato Mosca: "Schiacciata tra i prussiani e Versailles, [[la Comune di Parigi (1871)|la Comune di Parigi]] aveva dato inizio ad un fuoco che aveva acceso il mondo. Che i generali Goded di Mosca lo ricordino". Egli aveva dichiarato alle masse della [[CNT]]: "Il dilemma guerra e rivoluzione non ha più senso. Il solo vero dilemma è: o la vittoria su Franco grazie alla guerra rivoluzionaria o la sconfitta". Come terribilmente vera era stata la sua identificazione di Noske con gli stalinisti! Come il socialdemocratico Noske aveva fatto rapire e assassinare [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]], così gli stalinisti avevano assassinato Camillo Berneri. Ricordiamolo con l'amore che portiamo al nostro Karl e alla nostra Rosa. Mentre scrivo, compagni, non posso fare a meno di piangere, piangere per Camillo Berneri. L'elenco dei nostri morti è lungo quanto la vita della classe operaia. Fortunati furono quelli che caddero combattendo apertamente i loro nemici di classe, nel mezzo della battaglia con i loro compagni a fianco. Molto più terribile è morire soli, per mano di coloro che si chiamano socialisti o comunisti, come è accaduto a Karl e a Rosa, come stanno morendo i nostri compagni nelle camere di esecuzione dell'esilio siberiano. Un'angoscia particolare fu quella di Camillo Berneri. Morì per le mani di "marxisti-leninisti-stalinisti", mentre i suoi più cari amici, la [[Federica Montseny|Montseny]], [[Juan Garcia Oliver|Garcia Oliver]], [[Juan Peiró|Peiró]], [[Mariano Rodríguez Vázquez|Vázquez]] stavano consegnando il proletariato di Barcellona ai suoi esecutori. Giovedì 6 maggio. Ricordiamo questa data». | «Durante il mattino il corpo straziato di Camillo Berneri fu trovato dove era stato gettato dalle guardie del PSUC, che lo avevano preso dalla sua casa la sera precedente. Berneri... era sfuggito agli artigli di Mussolini e aveva combattuto i riformisti (compresi i leader della [[CNT]]) nel suo organo influente, «[[Guerra di Classe]]». Egli aveva definito la politica stalinista in poche parole: "Odora di Noske". Con parole audaci aveva sfidato Mosca: "Schiacciata tra i prussiani e Versailles, [[la Comune di Parigi (1871)|la Comune di Parigi]] aveva dato inizio ad un fuoco che aveva acceso il mondo. Che i generali Goded di Mosca lo ricordino". Egli aveva dichiarato alle masse della [[CNT]]: "Il dilemma guerra e rivoluzione non ha più senso. Il solo vero dilemma è: o la vittoria su Franco grazie alla guerra rivoluzionaria o la sconfitta". Come terribilmente vera era stata la sua identificazione di Noske con gli stalinisti! Come il socialdemocratico Noske aveva fatto rapire e assassinare [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]], così gli stalinisti avevano assassinato Camillo Berneri. Ricordiamolo con l'amore che portiamo al nostro Karl e alla nostra Rosa. Mentre scrivo, compagni, non posso fare a meno di piangere, piangere per Camillo Berneri. L'elenco dei nostri morti è lungo quanto la vita della classe operaia. Fortunati furono quelli che caddero combattendo apertamente i loro nemici di classe, nel mezzo della battaglia con i loro compagni a fianco. Molto più terribile è morire soli, per mano di coloro che si chiamano socialisti o comunisti, come è accaduto a Karl e a Rosa, come stanno morendo i nostri compagni nelle camere di esecuzione dell'esilio siberiano. Un'angoscia particolare fu quella di Camillo Berneri. Morì per le mani di "marxisti-leninisti-stalinisti", mentre i suoi più cari amici, la [[Federica Montseny|Montseny]], [[Juan Garcia Oliver|Garcia Oliver]], [[Juan Peiró|Peiró]], [[Mariano Rodríguez Vázquez|Vázquez]] stavano consegnando il proletariato di Barcellona ai suoi esecutori. Giovedì 6 maggio. Ricordiamo questa data». | ||
== Il pensiero == | == Il pensiero == | ||
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L'[[anarchismo]] di Berneri può definirsi come un [[anarchismo]] antidogmatico, revisionista ed eclettico. Esso è frutto anche di una contingenza storica particolare, ovvero l'esaurirsi dell'[[anarchismo]] nato nel [[1872]], stretto tra il sorgere dei [[Fascismo|fascismi]] e dei | L'[[anarchismo]] di Berneri può definirsi come un [[anarchismo]] antidogmatico, revisionista ed eclettico. Esso è frutto anche di una contingenza storica particolare, ovvero l'esaurirsi dell'[[anarchismo]] nato nel [[1872]], stretto tra il sorgere dei [[Fascismo|fascismi]] e dei | ||
nazionalismi e il nascere del movimento comunista internazionale, sorto sulla scia della vittoriosa [[La Rivoluzione russa|rivoluzione d'ottobre]], della quale non si conoscono ancora contraddizioni ed orrori e che così tanto fascino esercitava sulle masse proletarie, stremate dalla guerra e dalla miseria crescente. | nazionalismi e il nascere del movimento comunista internazionale, sorto sulla scia della vittoriosa [[La Rivoluzione russa|rivoluzione d'ottobre]], della quale non si conoscono ancora contraddizioni ed orrori e che così tanto fascino esercitava sulle masse proletarie, stremate dalla guerra e dalla miseria crescente. | ||
: «Ho abbandonato il socialismo perché mi sentivo dare dell'anarchico, entrato nel movimento anarchico mi sono fatto la fama di repubblicano federalista. Quello che è certo è che sono un anarchico ''sui generis'', tollerato dai compagni per la mia attività, ma capito e seguito da pochissimi. I dissensi vertono su questi punti: la generalità degli anarchici è atea, ed io sono agnostico; è comunista, ed io sono liberalista (cioè sono per la libera concorrenza fra lavoro e commercio cooperativi, e tra lavoro e commercio individuali); è anti-autoritaria in modo individualista, ed io sono semplicemente autonomista federalista (Cattaneo completato da Salvemini e dal soviettismo). Quanto al mio antifascismo esso non è meno ''sui generis''... ». <ref>Lettera di Berneri a Libero Battistelli, 1929</ref> | : «Ho abbandonato il socialismo perché mi sentivo dare dell'anarchico, entrato nel movimento anarchico mi sono fatto la fama di repubblicano federalista. Quello che è certo è che sono un anarchico ''sui generis'', tollerato dai compagni per la mia attività, ma capito e seguito da pochissimi. I dissensi vertono su questi punti: la generalità degli anarchici è atea, ed io sono agnostico; è comunista, ed io sono liberalista (cioè sono per la libera concorrenza fra lavoro e commercio cooperativi, e tra lavoro e commercio individuali); è anti-autoritaria in modo individualista, ed io sono semplicemente autonomista federalista (Cattaneo completato da Salvemini e dal soviettismo). Quanto al mio antifascismo esso non è meno ''sui generis''... ». <ref>Lettera di Berneri a Libero Battistelli, 1929.</ref> | ||
Berneri si trova a riflettere, nel periodo che va dall'affermarsi del [[Fascismo|fascismo]] in [[Italia]] alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) | guerra civile spagnola]], sulle cause della | Berneri si trova a riflettere, nel periodo che va dall'affermarsi del [[Fascismo|fascismo]] in [[Italia]] alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) | guerra civile spagnola]], sulle cause della | ||
crisi dell'[[anarchismo]], della quale intuisce la portata storica. L'antidogmatismo di Berneri era confliggente con il [[dogmatismo]] nel quale tendeva a rinchiudersi l'[[anarchismo]] d'allora. Per esempio mosse delle critiche al tradizionale ateismo anarchico, sostenendo invece una posizione agnostica. | crisi dell'[[anarchismo]], della quale intuisce la portata storica. L'antidogmatismo di Berneri era confliggente con il [[dogmatismo]] nel quale tendeva a rinchiudersi l'[[anarchismo]] d'allora. Per esempio mosse delle critiche al tradizionale ateismo anarchico, sostenendo invece una posizione agnostica. | ||
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Dei suoi interessi per la [[psicologia]] e della sua partecipazione ai corsi del professor Enzo Bonaventura, uno dei primi cultori italiani di psicoanalisi freudiana, si hanno solo notizie frammentarie, ma i suoi studi anche in questo campo gli torneranno particolarmente utili in occasione della pubblicazione delle sue opere sociologiche sul fenomeno [[fascista]] (es. ''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/berneri_camillo/mussolini_grande_attore/pdf/berneri_mussolini_grande_attore.pdf Mussolini grande attore]''). | Dei suoi interessi per la [[psicologia]] e della sua partecipazione ai corsi del professor Enzo Bonaventura, uno dei primi cultori italiani di psicoanalisi freudiana, si hanno solo notizie frammentarie, ma i suoi studi anche in questo campo gli torneranno particolarmente utili in occasione della pubblicazione delle sue opere sociologiche sul fenomeno [[fascista]] (es. ''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/berneri_camillo/mussolini_grande_attore/pdf/berneri_mussolini_grande_attore.pdf Mussolini grande attore]''). | ||
Scrisse anche altri articoli sull'argomento inerenti la psicanalisi, tra cui ''La gerarchia sensoriale secondo Leonardo'' <ref>«Iconoclasta», | Scrisse anche altri articoli sull'argomento inerenti la psicanalisi, tra cui ''La gerarchia sensoriale secondo Leonardo'' <ref>«Iconoclasta», 1° gennaio 1920.</ref> e ''I Limiti dell'io mentale''. <ref>«Iconoclasta», 15 ottobre 1920.</ref> Dei suoi studi psicologici si avarrà anche nelle sue analisi delle questioni religiose, che seppur da agnostico destarono in lui sempre grande interesse. <ref>Camillo Berneri, [http://www.socialismolibertario.it/Nota%20sull%27agnosticismo.htm ''Nota sull'agnosticismo''].</ref> In particolare seguì nel circolo filosofico fiorentino le lezioni del professor Fracassini e del professor Bonaiuti, entrambi sacerdoti, ai quali Berneri riconobbe una grande preparazione e onestà intellettuale. | ||
=== L'epistolario=== | === L'epistolario=== | ||
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==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
* Giampietro Berti, Giorgio Sacchetti (a cura di), ''Un libertario in Europa. Camillo Berneri: fra totalitarismi e democrazia. Atti del convegno di studi storici, Arezzo, 5 maggio | *Giampietro Berti, Giorgio Sacchetti (a cura di), ''Un libertario in Europa. Camillo Berneri: fra totalitarismi e democrazia. Atti del convegno di studi storici, Arezzo, 5 maggio 2007 | ||
*Flavio Guidi, ''Nostra patria è il mondo intero. Camillo Berneri e "Guerra di Classe" a Barcellona (1936-37)'', | *Flavio Guidi, ''Nostra patria è il mondo intero. Camillo Berneri e "Guerra di Classe" a Barcellona (1936-37)'', Milano, 2010. | ||
*Mirella Serri, | *Mirella Serri, ''I profeti disarmati. 1945-1948. La guerra tra le due sinistre'', Milano, Corbaccio, 2008. | ||
*[[Stefano d'Errico]], ''Anarchismo e politica | *[[Stefano d'Errico]], ''Anarchismo e politica nel problemismo e nella critica all'anarchismo del ventesimo secolo. Il "programma minimo" dei libertari del terzo millennio. Rilettura antologica e biografica di Camillo Berneri'', Mimesis Edizioni, Milano, 2007. | ||
* Camillo Berneri, ''Anarchia e società aperta'', a cura di Pietro Adamo, M&B Publishing, Milano 2006. | *Camillo Berneri, ''Anarchia e società aperta'', a cura di Pietro Adamo, M&B Publishing, Milano, 2006. | ||
*Massimo Granchi, ''Camillo Berneri e i totalitarismi'' ([http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=2425 | *Massimo Granchi, ''Camillo Berneri e i totalitarismi'' ([http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=2425 tesi di laurea]), Istituto "Ugo Arcuri", 2006. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Anarchismo e politica: la revisione critica di Camillo Berneri]] | *[[Anarchismo e politica: la revisione critica di Camillo Berneri]] | ||
*[[socialismo libertario]] | *[[socialismo libertario]] | ||
*[[Maria Luisa Berneri]] | |||
*[[Giliana Berneri]] | |||
*[[Giovanna Caleffi]] | *[[Giovanna Caleffi]] | ||
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=== Link su Camillo Berneri === | === Link su Camillo Berneri === | ||
*[ | *[https://www.bibliotecapanizzi.it/in-panizzi/sedi-darchivio/arch-berneri-chessa/ Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa] | ||
*[http://www.socialismolibertario.it/profililib.htm | *[http://www.socialismolibertario.it/profililib.htm Profili bibliografici libertari] | ||
*[http://www.youtube.com/watch?v=VPEMyKrtZlo Breve documentario su Camillo Berneri] | *[http://www.youtube.com/watch?v=VPEMyKrtZlo Breve documentario su Camillo Berneri] | ||
*''[http://archive.is/6wbb Storie di anarchici e anarchia]'' (Biblioteca Panizzi - Reggio Emilia) | *''[http://archive.is/6wbb Storie di anarchici e anarchia]'' (Biblioteca Panizzi - Reggio Emilia) | ||
*''[http://archive.is/gdIM5 Camillo Berneri e Carlo Rosselli, vite parallele]'', di Massimo Ortalli | *''[http://archive.is/gdIM5 Camillo Berneri e Carlo Rosselli, vite parallele]'', di Massimo Ortalli | ||
*''[http://web.tiscali.it/circologl/chi_siamo/chi_siamo_70_rosselli_programma/Peppe-Manias-BERNERI_GRAMSCI_ROSSELLI.pdf Camillo Berneri tra Antonio Gramsci e Carlo Rosselli]'', di Giuseppe Andrea Manias | *''[http://web.tiscali.it/circologl/chi_siamo/chi_siamo_70_rosselli_programma/Peppe-Manias-BERNERI_GRAMSCI_ROSSELLI.pdf Camillo Berneri tra Antonio Gramsci e Carlo Rosselli]'', di Giuseppe Andrea Manias | ||
*''[https://www.istitutosalvemini.it/images/Sacchetti_001.pdf La costituente libertaria di Camillo Berneri. Un disegno politico tra federalismo e anarchismo]'', di Andrea Sacchetti | |||
*''[https://bibliotecaborghi.org/site/wp-content/uploads/2024/12/Careri-Gianfranco-Camillo-Berneri-lanarcosindacalismo-la-guerra-di-classe.pdf Camillo Berneri, l'anarcosindacalismo, la guerra di classe], di Gianfranco Careri | |||
*''[https://journals.uniurb.it/index.php/studi-B/article/download/1702/1561&ved=2ahUKEwiH49b1hqOKAxV61wIHHQ6AHYUQFnoECB8QAQ&usg=AOvVaw0VI3dXsBKjROIRRqoipXoH Famiglia ed emancipazione agli occhi di un critico militante: Camillo Berneri]'', di Carlo De Maria | |||
===Scritti e testi di Camillo Berneri === | ===Scritti e testi di Camillo Berneri === | ||
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*''[http://www.socialismolibertario.it/berneri15.htm Astensionismo ed anarchismo]'' | *''[http://www.socialismolibertario.it/berneri15.htm Astensionismo ed anarchismo]'' | ||
*''[http://www.socialismolibertario.it/berneri14.htm I principi]'' | *''[http://www.socialismolibertario.it/berneri14.htm I principi]'' | ||
*''[http://www.panarchy.org/berneri/abolizione.stato.html Abolizione ed estinzione dello Stato]'' | *''[http://www.panarchy.org/berneri/abolizione.stato.html Abolizione ed estinzione dello Stato]'' | ||
*''[http://web.tiscali.it/circologl/chi_siamo/chi_siamo_70_rosselli_programma/Dialogo-Berneri-Rosselli.pdf Dialogo tra Berneri e Rosselli]'' | *''[http://web.tiscali.it/circologl/chi_siamo/chi_siamo_70_rosselli_programma/Dialogo-Berneri-Rosselli.pdf Dialogo tra Berneri e Rosselli]'' | ||
*''[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero]'' | *''[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero]'' |