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Si stabilì a Buenos Aires insieme ad altri anarchici italiani ([[Galileo Palla]], [[Francesco Nata]], [[Luisa Minguzzi]] e [[Francesco Pezzi]]...), dove entrò in contatto con il [[Circolo Comunista Anárquico]] e riprese la pubblicazione - in lingua italiana - de «[[La Questione Sociale (settimanale di Buenos Aires)|La Questione Sociale]]». A Rosario, il gruppo ''El Miserable'' divenne più incisivo a livello sociale dopo aver incontrato Errico Malatesta; in molte città venivano per lui organizzate diverse conferenze, alle quali partecipava sempre entusiasticamente. | Si stabilì a Buenos Aires insieme ad altri anarchici italiani ([[Galileo Palla]], [[Francesco Nata]], [[Luisa Minguzzi]] e [[Francesco Pezzi]]...), dove entrò in contatto con il [[Circolo Comunista Anárquico]] e riprese la pubblicazione - in lingua italiana - de «[[La Questione Sociale (settimanale di Buenos Aires)|La Questione Sociale]]». A Rosario, il gruppo ''El Miserable'' divenne più incisivo a livello sociale dopo aver incontrato Errico Malatesta; in molte città venivano per lui organizzate diverse conferenze, alle quali partecipava sempre entusiasticamente. | ||
Nel [[1886]], con lo scopo di reperire fondi per il movimento, tentò l'esperienza, rivelatasi poi disastrosa, del cercatore d'oro in | Nel [[1886]], con lo scopo di reperire fondi per il movimento, tentò l'esperienza, rivelatasi poi disastrosa, del cercatore d'oro in Patagonia; nel [[1887]] contribuì alla nascita del primo [[sindacalismo|sindacato]] argentino, il "Sindacato dei fornai" (''Sociedad Cosmopolita de Resistencia y Colocación de Obreros Panaderos''), del quale scrisse lo statuto e che servirà da modello per altri gruppi anarchici. Il primo successo dei panificatori nel [[1888]] fu un successo per l'[[anarchismo]], che di fatto portò all'"esplosione" del movimento e alla sua rapida diffusione in tutto il paese. <ref>[[Osvaldo Bayer]], ''La influencia de la inmigración italiana en el movimiento obrero argentino'', en ''Los anarquistas expropiadores y otros ensayos.'' Booklet, Buenos Aires, 2008, pp. 130-131</ref> | ||
Nel [[1888]] ricevette l'accusa - peraltro rilevatasi in seguito infondata - di falsificare monete; decise quindi di partire, e dopo un brevissimo soggiorno a Montevideo tornò in Europa nel [[1889]]. | Nel [[1888]] ricevette l'accusa - peraltro rilevatasi in seguito infondata - di falsificare monete; decise quindi di partire, e dopo un brevissimo soggiorno a Montevideo tornò in Europa nel [[1889]]. |