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== Attività della comuità == | == Attività della comuità == | ||
La colonia, molto ben organizzata, consisteva in una casa di tre stanze con relativi servizi. All'esterno si poteva contare su tende militari, che fornivano ulteriori posti letto. La partecipazione dei ragazzi era molto attiva, non solo da parte dei ragazzi del territorio apuano, ma anche da parte dei giovani provenienti da altre zone della penisola | La colonia, molto ben organizzata, consisteva in una casa di tre stanze con relativi servizi. All'esterno si poteva contare su tende militari, che fornivano ulteriori posti letto. La partecipazione dei ragazzi era molto attiva, non solo da parte dei ragazzi del territorio apuano, ma anche da parte dei giovani provenienti da altre zone della penisola e dall'estero. I giovani, di solito tra le venti e le trenta unità, erano seguiti da professori estremamente competenti e dalla stessa [[Giovanna Caleffi|Caleffi]], molto attiva all'interno del progetto. | ||
Le attività non erano prestabilite, ma decise giorno per giorno. Fondamentale era il rapporto con la natura: i ragazzi, infatti, grazie ad un costante contatto con essa, erano istruiti a rispettarla. Spazi aperti erano sinonimo di libertà e movimento, perciò grande importanza era data all’attività fisica: venivano organizzate lunghe passeggiate, corse campestri ed escursioni, il tutto accompagnato da canti anarchici che contribuivano a creare un positivo spirito di gruppo. La peculiarità della colonia era la semplicità con la quale le idee libertarie circolavano tra i ragazzi: nulla era imposto, ma tutto era facoltativo, ogni cosa | Le attività non erano prestabilite, ma decise giorno per giorno. Fondamentale era il rapporto con la natura: i ragazzi, infatti, grazie ad un costante contatto con essa, erano istruiti a rispettarla. Spazi aperti erano sinonimo di [[libertà]] e movimento, perciò grande importanza era data all’attività fisica: venivano organizzate lunghe passeggiate, corse campestri ed escursioni, il tutto accompagnato da canti anarchici che contribuivano a creare un positivo spirito di gruppo. La peculiarità della colonia era la semplicità con la quale le idee [[libertarie]] circolavano tra i ragazzi: nulla era imposto, ma tutto era facoltativo, ogni cosa veniva decisa dal gruppo. | ||
Il fulcro | Il fulcro dell'insegnamento era l'apertura al diverso e al nuovo con l'eliminazione di punti di vista stereotipati: i ragazzi, infatti, erano spinti a condividere esperienze personali grazie alle quali si creavano scambi linguistici e culturali. Ben accolte erano anche le spinte individuali, in un'ottica di potenziamento delle abilità dell'individuo in maniera del tutto libera e spontanea. Nonostante queste caratteristiche positive molte colonie dei dintorni, il cui modo di operare era completamente differente, vedevano con occhio diffidente "La Berneri". | ||
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