Amedeo Bertolo: differenze tra le versioni

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Amedeo Bertolo (Milano, [[17 settembre]] [[1941]] -  Milano, [[22 novembre]] [[2016]]), è stato un economista agrario e un militante anarchico italiano.
'''Amedeo Bertolo''' (Milano, [[17 settembre]] [[1941]] -  Milano, [[22 novembre]] [[2016]]), è stato un economista agrario e un militante [[anarchico]] italiano.


==Biografia <ref>''[https://www.centrostudilibertari.it/it/bertolo-amedeo Bertolo Amedeo]''</ref>==
==Biografia <ref>''[https://www.centrostudilibertari.it/it/bertolo-amedeo Bertolo Amedeo]''</ref>==
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Dopo studi classici, approda alla facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano («era la fila più corta per iscriversi», ammette) e lì resterà anche dopo la laurea come docente di economia agraria (e questo forse spiega le ricorrenti metafore agronomiche come quella su [[anarchismo]] e gradazione alcolica).
Dopo studi classici, approda alla facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano («era la fila più corta per iscriversi», ammette) e lì resterà anche dopo la laurea come docente di economia agraria (e questo forse spiega le ricorrenti metafore agronomiche come quella su [[anarchismo]] e gradazione alcolica).


Ma ben prima di approdare all'insegnamento, la sua vita pubblica inizia con un fatto clamoroso come il primo rapimento politico del dopoguerra: quello del viceconsole spagnolo di Milano, Isu Elías, portato a termine insieme a un gruppo di giovani [[antifascisti]] per salvare la vita di [[Jorge Conill Valls]], un anarchico spagnolo condannato a morte dal regime franchista (condanna che verrà in effetti commutata nel carcere a vita).
Ma ben prima di approdare all'insegnamento, la sua vita pubblica inizia con un fatto clamoroso come il primo rapimento politico del dopoguerra: quello del viceconsole spagnolo di Milano, Isu Elías, portato a termine insieme a un gruppo di giovani [[antifascisti]] per salvare la vita di [[Jorge Conill Valls]], un [[anarchico]] spagnolo condannato a morte dal regime franchista (condanna che verrà in effetti commutata nel carcere a vita).


Da qui inizia un'attività militante che accompagna tutto il suo percorso esistenziale e che alla fine degli anni '60 si concretizza nella costituzione dei [[Gruppi Anarchici Federati]] ([[GAF]]), una delle tre federazioni nazionali attive in quel periodo, la cui peculiarità è di essere composta solo da giovani anarchici e di essere organizzata in [[gruppi di affinità]]. È un'esperienza forte e intensa che darà vita a quella «fratellanza» aperta destinata a durare nel tempo, che resisterà anche dopo l'autoscioglimento dei [[GAF]] nel [[1978]], atto che prelude al passaggio dall'idea di movimento-partito all'idea di movimento-comunità.
Da qui inizia un'attività militante che accompagna tutto il suo percorso esistenziale e che alla fine degli anni '60 si concretizza nella costituzione dei [[Gruppi Anarchici Federati]] ([[GAF]]), una delle tre federazioni nazionali attive in quel periodo, la cui peculiarità è di essere composta solo da giovani anarchici e di essere organizzata in [[gruppi di affinità]]. È un'esperienza forte e intensa che darà vita a quella "fratellanza" aperta destinata a durare nel tempo, che resisterà anche dopo l'autoscioglimento dei [[GAF]] nel [[1978]], atto che prelude al passaggio dall'idea di movimento-partito all'idea di movimento-comunità.


Quegli anni lo vedono protagonista di un altro cruciale periodo storico, quello che coincide con la «strategia della tensione» e con le attività di controinformazione portate avanti dalla [[Croce Nera Anarchica|Crocenera anarchica]], fondata nel [[1968]] proprio da Amedeo Bertolo e [[Giuseppe Pinelli]], le cui strade si sono ora ricongiunte all'interno del gruppo milanese [[Bandiera Nera (gruppo)|Bandiera Nera]] e del [[Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa]]. L'anno dopo arriva la strage di Piazza Fontana, falsamente attribuita agli anarchici da ben noti funzionari dello [[Stato]], e la morte violenta di [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]], precipitato da una finestra della questura di Milano nel pieno di quella montatura antianarchica che nei mesi successivi verrà smontata da una formidabile campagna di controinformazione (basti ricordare il libro-inchiesta ''Le bombe dei padroni: processo popolare allo Stato italiano nelle persone degli inquirenti per la strage di Milano'', scritto appunto dalla [[Croce Nera Anarchica|Crocenera]]). Una campagna partita solitaria – "Farneticante conferenza-stampa al Circolo Ponte della Ghisolfa" titola il «Corriere della sera» il [[17 dicembre]] [[1969]] – e divenuta poi corale.
Quegli anni lo vedono protagonista di un altro cruciale periodo storico, quello che coincide con la "strategia della tensione" e con le attività di controinformazione portate avanti dalla [[Croce Nera Anarchica|Crocenera Anarchica]], fondata nel [[1968]] proprio da Amedeo Bertolo e [[Giuseppe Pinelli]], le cui strade si sono ora ricongiunte all'interno del gruppo milanese [[Bandiera Nera (gruppo)|Bandiera Nera]] e del [[Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa]]. L'anno dopo arriva la strage di Piazza Fontana, falsamente attribuita agli anarchici da ben noti funzionari dello [[Stato]], e la morte violenta di [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]], precipitato da una finestra della questura di Milano nel pieno di quella montatura antianarchica che nei mesi successivi verrà smontata da una formidabile campagna di controinformazione (basti ricordare il libro-inchiesta ''Le bombe dei padroni: processo popolare allo Stato italiano nelle persone degli inquirenti per la strage di Milano'', scritto appunto dalla [[Croce Nera Anarchica|Crocenera]]). Una campagna partita solitaria – «Farneticante conferenza-stampa al Circolo Ponte della Ghisolfa» titola il ''Corriere della sera'' il [[17 dicembre]] [[1969]] – e divenuta poi corale.


Tuttavia gli anni '60 non sono solo attentati, depistaggi, farse processuali e «stragi di Stato». Sono anche gli anni di una rinnovata creatività libertaria che presto sfocerà nel [[1968]]. Non a caso è proprio alla metà di quel decennio che i giovani anarchici europei decidono di inventare un simbolo in sintonia con il nuovo immaginario anarchico  – la [[A cerchiata]] – che negli anni successivi conquista i muri di tutto il mondo grazie alla sua iconografia essenziale. Se l'ideazione avviene a Parigi (il simbolo è presentato per la prima volta da [[Tomás Ibáñez]] sul bollettino «[[Jeunes Libertaires]]»), il «lancio grafico» viene fatto a Milano, dove Amedeo Bertolo la incide a mano – con l'aiuto di un bicchiere capovolto – sulla matrice dei primi ciclostilati prodotti dalla [[Gioventù Libertaria]]. Ed è sempre questo gruppo che negli stessi anni apre il primo [[Circolo Wilhelm Reich]], ovviamente focalizzato sulla rivoluzione sessuale, e convoca a Milano il «provotariato» libertario internazionale, decidendo di sperimentare una versione di «rito ambrosiano» delle provocazioni culturali realizzate dal movimento [[Provos]] olandese.
Tuttavia gli anni '60 non sono solo attentati, depistaggi, farse processuali e "stragi di [[Stato]]". Sono anche gli anni di una rinnovata creatività [[libertaria]] che presto sfocerà nel [[1968]]. Non a caso è proprio alla metà di quel decennio che i giovani anarchici europei decidono di inventare un simbolo in sintonia con il nuovo immaginario anarchico  – la [[A cerchiata]] – che negli anni successivi conquista i muri di tutto il mondo grazie alla sua iconografia essenziale. Se l'ideazione avviene a Parigi (il simbolo è presentato per la prima volta da [[Tomás Ibáñez]] sul bollettino ''[[Jeunes Libertaires]]''), il "lancio grafico" viene fatto a Milano, dove Amedeo Bertolo la incide a mano – con l'aiuto di un bicchiere capovolto – sulla matrice dei primi ciclostilati prodotti dalla [[Gioventù Libertaria]]. Ed è sempre questo gruppo che negli stessi anni apre il primo [[Circolo Wilhelm Reich]], ovviamente focalizzato sulla rivoluzione sessuale, e convoca a Milano il "provotariato" [[libertario]] internazionale, decidendo di sperimentare una versione di "rito ambrosiano" delle provocazioni culturali realizzate dal movimento [[Provos]] olandese.


Accanto all'attività militante si va via via affiancando un'attività editoriale dapprima collaterale e poi con il tempo prioritaria. Se negli anni '60 escono solo i tre smilzi numeri di «[[Materialismo e Libertà]]», nel [[1971]] Bertolo fonda, insieme ad altri, il mensile «[[A rivista anarchica]]». I soldi per dar vita a quella che sarà la testata anarchica più venduta di quei decenni provengono in effetti da un altro progetto: sono le sottoscrizioni raccolte per fondare una comune anarchica nella campagna senese. Ma dato che quel progetto stenta a prendere il via, schiacciato com'è dai tumultuosi eventi che seguono il biennio [[1968]]-[[1969]], gli stessi sottoscrittori decidono di dirottare i fondi verso una rivista «di lotta e di riflessione» più in sintonia con i tempi. Inventandosi giornalista e grafico, Amedeo si occupa del mensile sino al [[1974]], per passare poi la mano agli altri redattori e iniziare a collaborare con altre due testate: il trimestrale internazionale «[[Interrogations]]» (che esce dal [[1974]] al [[1979]]) e la rivista di approfondimento teorico «[[Volontà]]» (alla cui redazione partecipa dal [[1980]] alla chiusura della testata nel [[1996]]).
Accanto all'attività militante si va via via affiancando un'attività editoriale dapprima collaterale e poi con il tempo prioritaria. Se negli anni '60 escono solo i tre smilzi numeri di ''[[Materialismo e Libertà]]'', nel [[1971]] Bertolo fonda, insieme ad altri, il mensile ''[[A rivista anarchica]]''. I soldi per dar vita a quella che sarà la [[stampa libertaria|testata anarchica]] più venduta di quei decenni provengono in effetti da un altro progetto: sono le sottoscrizioni raccolte per fondare una comune anarchica nella campagna senese. Ma dato che quel progetto stenta a prendere il via, schiacciato com'è dai tumultuosi eventi che seguono il biennio [[1968]]-[[1969]], gli stessi sottoscrittori decidono di dirottare i fondi verso una rivista "di lotta e di riflessione" più in sintonia con i tempi. Inventandosi giornalista e grafico, Amedeo si occupa del mensile sino al [[1974]], per passare poi la mano agli altri redattori e iniziare a collaborare con altre due testate: il trimestrale internazionale ''[[Interrogations]]'' (che esce dal [[1974]] al [[1979]]) e la rivista di approfondimento teorico ''[[Volontà]]'' (alla cui redazione partecipa dal [[1980]] alla chiusura della testata nel [[1996]]).


Parallelamente, con il [[Centro studi libertari Giuseppe Pinelli]], fondato a Milano nel [[1976]] e tuttora attivo, organizza e partecipa a decine di convegni, seminari, tavole rotonde, conferenze, dibattiti, la maggior parte in [[Italia]] ma alcuni anche all'estero, in uno sforzo continuo di mettere tra loro in relazione le riflessioni e le sperimentazioni libertarie che fioriscono in tutto il mondo e nei campi più diversi. Un percorso che ha il suo picco nel [[1984]] con l'incontro internazionale anarchico «[[Venezia '84]]», al quale partecipano migliaia di persone provenienti da oltre trenta paesi.
Parallelamente, con il [[Centro studi libertari Giuseppe Pinelli]], fondato a Milano nel [[1976]], organizza e partecipa a decine di convegni, seminari, tavole rotonde, conferenze, dibattiti, la maggior parte in [[Italia]] ma alcuni anche all'estero, in uno sforzo continuo di mettere tra loro in relazione le riflessioni e le sperimentazioni [[libertarie]] che fioriscono in tutto il mondo e nei campi più diversi. Un percorso che ha il suo picco nel [[1984]] con l'incontro internazionale anarchico ''[[Venezia '84]]'', al quale partecipano migliaia di persone provenienti da oltre trenta paesi.


La sua attività editoriale e culturale di Bertolo non si esaurisce qui. Nel corso dei decenni, infatti, la sua attenzione si sposta progressivamente dai periodici ai libri. Così fonda dapprima le [[Edizioni Antistato]], attive dal [[1975]] al [[1985]], e poi nel [[1986]] fonda [[elèuthera]], dando vita a un'altra avventura collettiva che dura tutt'oggi.
La sua attività editoriale e culturale di Bertolo non si esaurisce qui. Nel corso dei decenni, infatti, la sua attenzione si sposta progressivamente dai periodici ai libri. Così fonda dapprima le [[Edizioni Antistato]], attive dal [[1975]] al [[1985]], e poi nel [[1986]] fonda ''[[elèuthera]]'', dando vita a un'altra avventura collettiva che dura tutt'oggi.


==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
== Opere ==
* ''Pensiero e azione: l'anarchismo come logos, praxis, ethos e pathos'', Elèuthera, [[2018]]
* ''Anarchici e orgogliosi di esserlo'', Elèuthera, [[2017]]
==Voci correlate==
*''[[A rivista anarchica]]''
*[[Gruppi Anarchici Federati]]


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[[Categoria:Anarchici italiani|Bertolo, Amedeo]]
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