Amedeo Bertolo: differenze tra le versioni

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Accanto all'attività militante si va via via affiancando un'attività editoriale dapprima collaterale e poi con il tempo prioritaria. Se negli anni '60 escono solo i tre smilzi numeri di «[[Materialismo e Libertà]]», nel [[1971]] Bertolo fonda, insieme ad altri, il mensile «[[A rivista anarchica]]». I soldi per dar vita a quella che sarà la testata anarchica più venduta di quei decenni provengono in effetti da un altro progetto: sono le sottoscrizioni raccolte per fondare una comune anarchica nella campagna senese. Ma dato che quel progetto stenta a prendere il via, schiacciato com'è dai tumultuosi eventi che seguono il biennio [[1968]]-[[1969]], gli stessi sottoscrittori decidono di dirottare i fondi verso una rivista «di lotta e di riflessione» più in sintonia con i tempi. Inventandosi giornalista e grafico, Amedeo si occupa del mensile sino al [[1974]], per passare poi la mano agli altri redattori e iniziare a collaborare con altre due testate: il trimestrale internazionale «[[Interrogations]]» (che esce dal [[1974]] al [[1979]]) e la rivista di approfondimento teorico «[[Volontà]]» (alla cui redazione partecipa dal [[1980]] alla chiusura della testata nel [[1996]]).
Accanto all'attività militante si va via via affiancando un'attività editoriale dapprima collaterale e poi con il tempo prioritaria. Se negli anni '60 escono solo i tre smilzi numeri di «[[Materialismo e Libertà]]», nel [[1971]] Bertolo fonda, insieme ad altri, il mensile «[[A rivista anarchica]]». I soldi per dar vita a quella che sarà la testata anarchica più venduta di quei decenni provengono in effetti da un altro progetto: sono le sottoscrizioni raccolte per fondare una comune anarchica nella campagna senese. Ma dato che quel progetto stenta a prendere il via, schiacciato com'è dai tumultuosi eventi che seguono il biennio [[1968]]-[[1969]], gli stessi sottoscrittori decidono di dirottare i fondi verso una rivista «di lotta e di riflessione» più in sintonia con i tempi. Inventandosi giornalista e grafico, Amedeo si occupa del mensile sino al [[1974]], per passare poi la mano agli altri redattori e iniziare a collaborare con altre due testate: il trimestrale internazionale «[[Interrogations]]» (che esce dal [[1974]] al [[1979]]) e la rivista di approfondimento teorico «[[Volontà]]» (alla cui redazione partecipa dal [[1980]] alla chiusura della testata nel [[1996]]).


Parallelamente, con il [[Centro studi libertari Giuseppe Pinelli]], fondato a Milano nel [[1976]] e tuttora attivo, organizza e partecipa a decine di convegni, seminari, tavole rotonde, conferenze, dibattiti, la maggior parte in [[Italia]] ma alcuni anche all'estero, in uno sforzo continuo di mettere tra loro in relazione le riflessioni e le sperimentazioni libertarie che fioriscono in tutto il mondo e nei campi più diversi. Un percorso che ha il suo picco nel [[1984]] – con l'incontro internazionale anarchico «Venezia '84», al quale partecipano migliaia di persone provenienti da oltre trenta paesi – ma che di certo non si ferma lì proseguendo sino ai nostri giorni.
Parallelamente, con il [[Centro studi libertari Giuseppe Pinelli]], fondato a Milano nel [[1976]] e tuttora attivo, organizza e partecipa a decine di convegni, seminari, tavole rotonde, conferenze, dibattiti, la maggior parte in [[Italia]] ma alcuni anche all'estero, in uno sforzo continuo di mettere tra loro in relazione le riflessioni e le sperimentazioni libertarie che fioriscono in tutto il mondo e nei campi più diversi. Un percorso che ha il suo picco nel [[1984]] – con l'incontro internazionale anarchico «[[Venezia '84]]», al quale partecipano migliaia di persone provenienti da oltre trenta paesi – ma che di certo non si ferma lì proseguendo sino ai nostri giorni.


La sua attività editoriale e culturale non si esaurisce però qui. Nel corso dei decenni, infatti, la sua attenzione si sposta progressivamente dai periodici ai libri. Così fonda dapprima le [[Edizioni Antistato]], attive dal [[1975]] al [[1985]], e poi nel [[1986]] fonda [[elèuthera]], dando vita a un'altra avventura collettiva che dura tutt'oggi.
La sua attività editoriale e culturale non si esaurisce però qui. Nel corso dei decenni, infatti, la sua attenzione si sposta progressivamente dai periodici ai libri. Così fonda dapprima le [[Edizioni Antistato]], attive dal [[1975]] al [[1985]], e poi nel [[1986]] fonda [[elèuthera]], dando vita a un'altra avventura collettiva che dura tutt'oggi.
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