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Proemio del libro ''La Evangelio de la Horo'' (di [[Paul Berthelot]]) firmato dall'esperantista [[Gilbert Ledon]].  
Proemio del libro ''La Evangelio de la Horo'' (di [[Paul Berthelot]]) firmato dall'esperantista [[Gilbert Ledon]].  


<small>Etimologicamente AN-ARCHIA significa "senza governo"... o per i veri anarchici: autogoverno. Poiché gli uomini non sanno governare sé stessi, e assolutamente hanno bisogno di essere governati da dei, sovrani, governi ecc. in stati con leggi, il significato originario è presto passato all'idea opposta. Adesso la parola anarchia è usata dalle persone di mentalità ristretta per esprimere disordine, per indicare una situazione caotica nella società. In realtà, ciò che porta il caos nella nostra società è proprio il governo, con, tra le altre istituzioni create dagli uomini, lo stato, il leviatano caro a Thomas Hobbes, il cui simbolo illustra la copertina di questo libro. Inoltre, la definizione, così come i sistemi di applicazione reale del mostro-stato, sono semplicemente una terribile aberrazione sociale: "Forma politica di una società organizzata in un territorio delimitato, il cui governo ha potere dominante, legislativo, giurisdizionale e amministrativo, sulla popolazione locale", e ancora: "Insieme delle forze coercitive e punitive e degli organi sociali, che garantiscono alla classe economicamente dominante il dominio sugli altri"... e per più del 90% delle persone, questo mostro evita il disordine, l'anarchia! Incredibile, ma vero.
<small>Etimologicamente AN-ARCHIA significa "senza governo"... o per i veri anarchici: autogoverno. Poiché gli uomini non sanno governare sé stessi, e assolutamente hanno bisogno di essere governati da dei, sovrani, governi ecc. in stati con leggi, il significato originario è presto passato all'idea opposta. Adesso la parola anarchia è usata dalle persone di mentalità ristretta per esprimere disordine, per indicare una situazione caotica nella società. In realtà, ciò che porta il caos nella nostra società è proprio il governo, con, tra le altre istituzioni create dagli uomini, lo stato, il leviatano caro a Thomas Hobbes, il cui simbolo illustra la copertina di questo libro. Inoltre, la definizione, così come i sistemi di applicazione reale del mostro-stato, sono semplicemente una terribile aberrazione sociale: "Forma politica di una società organizzata in un territorio delimitato, il cui governo ha potere dominante, legislativo, giurisdizionale e amministrativo, sulla popolazione locale", e ancora: "Insieme delle forze coercitive e punitive e degli organi sociali, che garantiscono alla classe economicamente dominante il dominio sugli altri"... e per più del 90% delle persone questo mostro evita il disordine, l'anarchia! Incredibile, ma vero.


Sappiamo che l'uomo non ha particolari qualità "buone". Possiede almeno sette gravissimi difetti: è avido, ingordo, gaudente, inoperoso, bugiardo, orgoglioso, avaro ecc. quindi, dicono tutti, deve esistere un freno a queste mancanze per evitare il disordine! Ma le leggi e gli altri provvedimenti della società effettivamente ammortizzano quei difetti? Evidentemente no. Nello stato appaiono soltanto la corruzione, lo sfruttamento, la disuguaglianza, il favoritismo, le sinecure e tutte le forme di oppressione dell'individuo secondo la definizione dello stato.  L'istituzione, lo stato, è diventata una schiavitù assoluta, dove il povero uomo è diventato uno strumento personificato. Nel pensiero anarchico l'uomo è consapevole di questo, per questo motivo l'anarchico condanna lo stato e quelle simili istituzioni schiaviste.
Sappiamo che l'uomo non ha particolari qualità "buone". Possiede almeno sette gravissimi difetti: è avido, ingordo, gaudente, inoperoso, bugiardo, orgoglioso, avaro ecc. quindi, dicono tutti, deve esistere un freno a queste mancanze per evitare il disordine! Ma le leggi e gli altri provvedimenti della società effettivamente ammortizzano quei difetti? Evidentemente no. Nello stato appaiono soltanto la corruzione, lo sfruttamento, la disuguaglianza, il favoritismo, le sinecure e tutte le forme di oppressione dell'individuo secondo la definizione dello stato.  L'istituzione, lo stato, è diventata una schiavitù assoluta, dove il povero uomo è diventato uno strumento personificato. Nel pensiero anarchico l'uomo è consapevole di questo, per questo motivo l'anarchico condanna lo stato e quelle simili istituzioni schiaviste.
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