Jean Vigo: differenze tra le versioni

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:Il film di '''Jean Vigo''', ambientato in un collegio diretto da un preside nano barbuto, racconta la ribellione inscenata da quattro ragazzi, puniti per cattiva condotta. Insofferenti alla disciplina ferrea del collegio, l'allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, poi ribadisce un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. (Questa risposta fu ispirata da un articolo di «La Guerre sociale», intitolato ''Vi dico merda!'', firmato dal padre di Jean, l'anarchico [[Miguel Almereyda]], ed indirizzato al governo francese.)
:Il film di '''Jean Vigo''', ambientato in un collegio diretto da un preside nano barbuto, racconta la ribellione inscenata da quattro ragazzi, puniti per cattiva condotta. Insofferenti alla disciplina ferrea del collegio, l'allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, poi ribadisce un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. (Questa risposta fu ispirata da un articolo di «La Guerre sociale», intitolato ''Vi dico merda!'', firmato dal padre di Jean, l'anarchico [[Miguel Almereyda]], ed indirizzato al governo francese.)
:I giovani e ribelli studenti si prendono una piccola vendetta nei confronti dei loro docenti, rivoltandosi a suon di colpi di cuscino e sberleffi che rovinerà la festa dei notabili della scuola. Alla fine ci sarà una fuga per i tetti del collegio verso un immaginario mondo di libertà. Il film, giudicato "antifrancese", venne sottoposto a pesanti tagli sia da parte della produzione che della censura.
:I giovani e ribelli studenti si prendono una piccola vendetta nei confronti dei loro docenti, rivoltandosi a suon di colpi di cuscino e sberleffi che rovinerà la festa dei notabili della scuola. Alla fine ci sarà una fuga per i tetti del collegio verso un immaginario mondo di libertà. Il film, giudicato "antifrancese", venne sottoposto a pesanti tagli sia da parte della produzione che della censura.
*'''''Evadé du bagne''''' ('''''Evasione dai lavori forzati'''''), Francia ([[1934]]); '''film mai realizzato e solo progettato.'''
*'''''Evadé du bagne''''' ('''''Evasione dai lavori forzati'''''), Francia ([[1934]]).
'''Film mai realizzato e solo progettato.'''
:È questo un film che avrebbe dovuto raccontare le vicissitudini di [[Eugène Dieudonné]], anarchico francese [[Illegalismo|illegalista]] legato ai membri della [[Banda Bonnot]]. Alla fine dell'anno [[1911]], dopo una serie di rapine compiute dalla [[Banda Bonnot]], Dieudonné, operaio carpentiere di 27 anni, noto al [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]», è arrestato ed accusato di omicidio. Addirittura un testimone dichiara di averlo visto mentre sparava e uccideva un cassiere. In realtà Dieudonné si trovava a Nancy al momento dei fatti, e nonostante venga scagionato dagli altri membri della banda (lo stesso [[Jules Bonnot]], [[Octave Garnier]] e poi [[Raymond Callemin]]) durante il processo, Dieudonné è condannato a morte. In seguito sarà graziato ma spedito ai bagni penali in Guyana. Eugène Dieudonné tenterà per due volte la fuga, sempre riacciuffato riuscirà al terzo tentativo ad evadere. Giunto in Brasile dopo mille avventure, viene minacciato di estradizione ma il giornalista Albert Londres ne assume la sua difesa ed ottiene per lui la grazia. Dieudonné allora rientra in [[Francia]], riprende il suo mestiere di ebanista ed incontra Jean Vigo. I due parlano del progetto del film ed Eugene accetta di svolgere il ruolo di sé stesso, ma alla fine il progetto verrà abbandonato perché i rischi della censura erano altissimi e si rischiava di fare un lavoro inutile.  
:È questo un film che avrebbe dovuto raccontare le vicissitudini di [[Eugène Dieudonné]], anarchico francese [[Illegalismo|illegalista]] legato ai membri della [[Banda Bonnot]]. Alla fine dell'anno [[1911]], dopo una serie di rapine compiute dalla [[Banda Bonnot]], Dieudonné, operaio carpentiere di 27 anni, noto al [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]», è arrestato ed accusato di omicidio. Addirittura un testimone dichiara di averlo visto mentre sparava e uccideva un cassiere. In realtà Dieudonné si trovava a Nancy al momento dei fatti, e nonostante venga scagionato dagli altri membri della banda (lo stesso [[Jules Bonnot]], [[Octave Garnier]] e poi [[Raymond Callemin]]) durante il processo, Dieudonné è condannato a morte. In seguito sarà graziato ma spedito ai bagni penali in Guyana. Eugène Dieudonné tenterà per due volte la fuga, sempre riacciuffato riuscirà al terzo tentativo ad evadere. Giunto in Brasile dopo mille avventure, viene minacciato di estradizione ma il giornalista Albert Londres ne assume la sua difesa ed ottiene per lui la grazia. Dieudonné allora rientra in [[Francia]], riprende il suo mestiere di ebanista ed incontra Jean Vigo. I due parlano del progetto del film ed Eugene accetta di svolgere il ruolo di sé stesso, ma alla fine il progetto verrà abbandonato perché i rischi della censura erano altissimi e si rischiava di fare un lavoro inutile.  
*'''''L'Atalante''''', Francia ([[1934]]).
*'''''L'Atalante''''', Francia ([[1934]]).
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