Jean Vigo: differenze tra le versioni

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== Filmografia ==
== Filmografia ==
*'''''À propos de Nice''''' (A proposito di Nizza), Francia ([[1930]]); '''Regia: Jean Vigo; Sceneggiatura, fotografia e montaggio: Jean Vigo, Boris Kaufman; B/N Audio, 25 minuti'''  
*'''''À propos de Nice''''' (A proposito di Nizza), Francia ([[1930]]); '''regia: Jean Vigo; Sceneggiatura, fotografia e montaggio: Jean Vigo, Boris Kaufman; B/N Audio, 25 minuti'''  
: Questo film è definito da Jean Vigo «un punto di vista documentato» e non documentario. L'opera, notevolmente influenzata da Vertov, è uno sguardo satirico sul mondo dei ricchi vacanzieri estivi che passano il loro tempo nella città francese, conosciuta già da allora come una che vive del gioco. Vigo mostra i grand Hotel, le straniere, la roulette, tutto in netto contrasto con la vita di chi abita nei poveri quartieri della città. Si tratta quindi di una violenta critica sociale, senza nessun vero protagonista, a volte le persone vengono addirittura riprese di nascosto. Molte scene sono delle eloquenti metafore: es. un lustrascarpe lustra dei piedi nudi, una donna si ritrova di colpo nuda nella sua poltrona, un vacanziere è colto da paralisi.
: Questo film è definito da Jean Vigo «un punto di vista documentato» e non documentario. L'opera, notevolmente influenzata da Vertov, è uno sguardo satirico sul mondo dei ricchi vacanzieri estivi che passano il loro tempo nella città francese, conosciuta già da allora come una che vive del gioco. Vigo mostra i grand Hotel, le straniere, la roulette, tutto in netto contrasto con la vita di chi abita nei poveri quartieri della città. Si tratta quindi di una violenta critica sociale, senza nessun vero protagonista, a volte le persone vengono addirittura riprese di nascosto. Molte scene sono delle eloquenti metafore: es. un lustrascarpe lustra dei piedi nudi, una donna si ritrova di colpo nuda nella sua poltrona, un vacanziere è colto da paralisi.
*'''''Taris, roi de l'eau''''', Francia ([[1931]]); '''Regia: Jean Vigo; 11 minuti'''.
*'''''Taris, roi de l'eau''''', Francia ([[1931]]); '''regia: Jean Vigo; 11 minuti'''.
: È questo un cortometraggio di 11 minuti, girato su commissione, in cui vengono celebrate le gesta di '''Jean Taris''', campione di nuoto francese (medaglia d'argento nei 400m alle Olimpiadi di Los Angeles [[1932]] e primatista mondiale dei 400m e 800m stile libero all'epoca). Il film si caratterizza per le notevoli riprese subacquee, una vera novità per l'epoca.
: È questo un cortometraggio di 11 minuti, girato su commissione, in cui vengono celebrate le gesta di '''Jean Taris''', campione di nuoto francese (medaglia d'argento nei 400m alle Olimpiadi di Los Angeles [[1932]] e primatista mondiale dei 400m e 800m stile libero all'epoca). Il film si caratterizza per le notevoli riprese subacquee, una vera novità per l'epoca.
*'''''Zéro de conduit''''' ('''''Zero in condotta'''''), Francia ([[1933]]); '''Regia: Jean Vigo; Fotografia: Boris Kaufman; Musiche: Maurice Jaubert; B/N Audio, 47 minuti.'''
*'''''Zéro de conduit''''' ('''''Zero in condotta'''''), Francia ([[1933]]); '''regia: Jean Vigo; Fotografia: Boris Kaufman; Musiche: Maurice Jaubert; B/N Audio, 47 minuti.'''
:Il film di '''Jean Vigo''', ambientato in un collegio diretto da un preside nano barbuto, racconta la ribellione inscenata da quattro ragazzi, puniti per cattiva condotta. Insofferenti alla disciplina ferrea del collegio, l'allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, poi ribadisce un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. (Questa risposta fu ispirata da un articolo di «La Guerre sociale», intitolato ''Vi dico merda!'', firmato dal padre di Jean, l'anarchico [[Miguel Almereyda]], ed indirizzato al governo francese.)
:Il film di '''Jean Vigo''', ambientato in un collegio diretto da un preside nano barbuto, racconta la ribellione inscenata da quattro ragazzi, puniti per cattiva condotta. Insofferenti alla disciplina ferrea del collegio, l'allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, poi ribadisce un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. (Questa risposta fu ispirata da un articolo di «La Guerre sociale», intitolato ''Vi dico merda!'', firmato dal padre di Jean, l'anarchico [[Miguel Almereyda]], ed indirizzato al governo francese.)
:I giovani e ribelli studenti si prendono una piccola vendetta nei confronti dei loro docenti, rivoltandosi a suon di colpi di cuscino e sberleffi che rovinerà la festa dei notabili della scuola. Alla fine ci sarà una fuga per i tetti del collegio verso un immaginario mondo di libertà. Il film, giudicato "antifrancese", venne sottoposto a pesanti tagli sia da parte della produzione che della censura.
:I giovani e ribelli studenti si prendono una piccola vendetta nei confronti dei loro docenti, rivoltandosi a suon di colpi di cuscino e sberleffi che rovinerà la festa dei notabili della scuola. Alla fine ci sarà una fuga per i tetti del collegio verso un immaginario mondo di libertà. Il film, giudicato "antifrancese", venne sottoposto a pesanti tagli sia da parte della produzione che della censura.
*'''''Evadé du bagne''''' (Evasione dai lavori forzati), Francia ([[1934]]); '''Film mai realizzato e solo progettato.'''
*'''''Evadé du bagne''''' (Evasione dai lavori forzati), Francia ([[1934]]); '''film mai realizzato e solo progettato.'''
:È questo un film che avrebbe dovuto raccontare le vicissitudini di [[Eugène Dieudonné]], anarchico francese [[Illegalismo|illegalista]] legato ai membri della [[Banda Bonnot]]. Alla fine dell'anno [[1911]], dopo una serie di rapine compiute dalla [[Banda Bonnot]], Dieudonné, operaio carpentiere di 27 anni, noto al [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]», è arrestato ed accusato di omicidio. Addirittura un testimone dichiara di averlo visto mentre sparava e uccideva un cassiere. In realtà Dieudonné si trovava a Nancy al momento dei fatti, e nonostante venga scagionato dagli altri membri della banda (lo stesso [[Jules Bonnot]], [[Octave Garnier]] e poi [[Raymond Callemin]]) durante il processo, Dieudonné è condannato a morte. In seguito sarà graziato ma spedito ai bagni penali in Guyana. Eugène Dieudonné tenterà per due volte la fuga, sempre riacciuffato riuscirà al terzo tentativo ad evadere. Giunto in Brasile dopo mille avventure, viene minacciato di estradizione ma il giornalista Albert Londres ne assume la sua difesa ed ottiene per lui la grazia. Dieudonné allora rientra in [[Francia]], riprende il suo mestiere di ebanista ed incontra Jean Vigo. I due parlano del progetto del film ed Eugene accetta di svolgere il ruolo di sé stesso, ma alla fine il progetto verrà abbandonato perché i rischi della censura erano altissimi e si rischiava di fare un lavoro inutile.  
:È questo un film che avrebbe dovuto raccontare le vicissitudini di [[Eugène Dieudonné]], anarchico francese [[Illegalismo|illegalista]] legato ai membri della [[Banda Bonnot]]. Alla fine dell'anno [[1911]], dopo una serie di rapine compiute dalla [[Banda Bonnot]], Dieudonné, operaio carpentiere di 27 anni, noto al [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]», è arrestato ed accusato di omicidio. Addirittura un testimone dichiara di averlo visto mentre sparava e uccideva un cassiere. In realtà Dieudonné si trovava a Nancy al momento dei fatti, e nonostante venga scagionato dagli altri membri della banda (lo stesso [[Jules Bonnot]], [[Octave Garnier]] e poi [[Raymond Callemin]]) durante il processo, Dieudonné è condannato a morte. In seguito sarà graziato ma spedito ai bagni penali in Guyana. Eugène Dieudonné tenterà per due volte la fuga, sempre riacciuffato riuscirà al terzo tentativo ad evadere. Giunto in Brasile dopo mille avventure, viene minacciato di estradizione ma il giornalista Albert Londres ne assume la sua difesa ed ottiene per lui la grazia. Dieudonné allora rientra in [[Francia]], riprende il suo mestiere di ebanista ed incontra Jean Vigo. I due parlano del progetto del film ed Eugene accetta di svolgere il ruolo di sé stesso, ma alla fine il progetto verrà abbandonato perché i rischi della censura erano altissimi e si rischiava di fare un lavoro inutile.  
*'''''L'Atalante''''', Francia ([[1934]]); '''Regia: Jean Vigo; Sceneggiatura: Jean Vigo e Albert Riera; Produttore: Jaques-Louis Nounez; B/N, 85-89 minuti (al variare del montaggio)'''.
*'''''L'Atalante''''', Francia ([[1934]]); '''regia: Jean Vigo; Sceneggiatura: Jean Vigo e Albert Riera; Produttore: Jaques-Louis Nounez; B/N, 85-89 minuti (al variare del montaggio)'''.
:Il film, che riesce ad avere una vera e propria distribuzione, racconta di un marinaio che sposa una giovane contadina ambientatasi assai male in una chiatta dove era andata a vivere e dove viveva anche un vecchio originale (Michel Simon). Una volta che la chiatta raggiunge la periferia di Parigi, la donna lascia suo marito, ma dopo varie peripezie e avvenimenti dolorosi per entrambi i due si ritrovano e si amano di nuovo. Non è però una banale storia d'amore, Vigo non critica moralisticamente la coppia e se la moglie fugge e solo per fuggire dal grigiore quotidiano. Non manca poi la radicale critica sociale e vengono mostrati i problemi del tempo: disoccupazione, conflitti tra marinaio e padrone, il linciaggio di un presunto ladro, l'industrializzazione forzata ai danni della natura. Numerosi sono anche i [[surrealismo|richiami surrealistici]]: in alcune scene si vedono delle mani tagliate in un boccale, degli automati, un vecchio fonografo che meraviglia la giovane sposa.
:Il film, che riesce ad avere una vera e propria distribuzione, racconta di un marinaio che sposa una giovane contadina ambientatasi assai male in una chiatta dove era andata a vivere e dove viveva anche un vecchio originale (Michel Simon). Una volta che la chiatta raggiunge la periferia di Parigi, la donna lascia suo marito, ma dopo varie peripezie e avvenimenti dolorosi per entrambi i due si ritrovano e si amano di nuovo. Non è però una banale storia d'amore, Vigo non critica moralisticamente la coppia e se la moglie fugge e solo per fuggire dal grigiore quotidiano. Non manca poi la radicale critica sociale e vengono mostrati i problemi del tempo: disoccupazione, conflitti tra marinaio e padrone, il linciaggio di un presunto ladro, l'industrializzazione forzata ai danni della natura. Numerosi sono anche i [[surrealismo|richiami surrealistici]]: in alcune scene si vedono delle mani tagliate in un boccale, degli automati, un vecchio fonografo che meraviglia la giovane sposa.
:Temendo la censura la Gaumont <ref>[http://www.gaumont.com/fr/ Gaumont], casa cinematografia fondata nel 1895</ref> procederà a dei tagli e alcune scene scompariranno del tutto, ma la critica sarà assai positiva.
:Temendo la censura la Gaumont <ref>[http://www.gaumont.com/fr/ Gaumont], casa cinematografia fondata nel 1895</ref> procederà a dei tagli e alcune scene scompariranno del tutto, ma la critica sarà assai positiva.
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