Template:Biblioteca/Articolo consigliato: differenze tra le versioni

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{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''Anarchia sociale nell'arte''</span></big><br>di [[Antonin Artaud]]|autore=Antonin Artaud|altro=da beneinst.it}}
{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''Intorno alla critica anarchica dello Stato''</span></big><br>di Marco Cossutta|autore=Marco Cossutta|altro=da openstarts.units.it}}
[[File:Artaud Ray.jpg|miniatura|230px|[[Antonin Artaud]] ritratto da Man Ray nel [[1926]].]]
[[File:Marco Cossutta.jpg|thumb|left|miniatura|250px|Marco Cossutta.]]
<big>[...] «L'[[arte]] ha il dovere sociale di dare sfogo alle angosce della propria epoca. Un'artista che non ha accolto nel fondo del suo cuore il cuore della propria epoca, l'artista che ignora d'essere un capro espiatorio, e che il suo dovere è di calamitare, di attirare, di far ricadere su di sé le collere erranti dell'epoca per scaricarla dei suo malessere psicologico, non è un artista. Lo sprezzo dei valori intellettuali è alla radice dei mondo moderno. In realtà, questo disprezzo dissimula una profonda ignoranza della natura di questi valori. Ma non possiamo perdere le forze nel tentativo di farlo capire ad un'epoca che, tra gli intellettuali e gli artisti, ha prodotto traditori in gran numero, e, nel popolo, ha generato una collettività, una massa che non vuole capire che lo spirito, cioè l’intelligenza, deve guidare il corso dei tempo». [...]
<big>L'[[anarchismo]] appare quale l'unica corrente di pensiero politico (ad eccezione della prospettiva tradizionalistica), che, in epoca moderna, quindi post [[1648]], rifiuta in modo radicale la gestione dei rapporti politici attraverso lo [[Stato]], tanto da richiederne l'immediata abolizione come condizione imprescindibile per la piena realizzazione della persona umana. L'emancipazione materiale e spirituale dell'essere umano, per l'[[anarchismo]], non può prescindere dalla abolizione dello [[Stato]]. «In una parola, noi respingiamo ogni legislazione, ogni autorità ed ogni influenza privilegiata, patentata, ufficiale e legale, anche uscita dal suffragio universale, convinti che essa non potrebbe che ridondare a profitto di una minoranza dominante e governante, contro gl'interessi dell'immensa maggioranza asservita. Ecco in qual senso noi siamo realmente [[anarchici]]» ([[Bakunin]]). Anche in assenza di rapporti politici di natura [[statuale]], l'emancipazione non si realizza in modo automatico – vedi la società per censi o quella feudale –, ma è certo per l'[[anarchismo]] che in presenza dello [[Stato]] questa emancipazione non può né svilupparsi, né, tanto meno, affermarsi.</big>


[...] «Lo sprezzo dei valori intellettuali è alla radice dei mondo moderno. In realtà, questo disprezzo dissimula una profonda ignoranza della natura di questi valori. Ma non possiamo perdere le forze nel tentativo di farlo capire ad un'epoca che, tra gli intellettuali e gli artisti, ha prodotto traditori in gran numero, e, nel popolo, ha generato una collettività, una massa che non vuole capire che lo spirito, cioè l'intelligenza, deve guidare il corso dei tempo. Il [[liberalismo]] [[capitalista]] dei tempi moderni ha relegato all'ultimo posto i valori dell'intelligenza, e l'uomo moderno, di fronte a queste poche verità elementari che ho elencato, si muove come una bestia o come l'uomo spaventato dei tempi primitivi. Per preoccuparsene, aspetta che queste verità diventino atti, e che si manifestino attraverso terremoti, epidemie, carestie, guerre, ossia col tuono dei cannone». [...]</big>
'''[https://www.openstarts.units.it/server/api/core/bitstreams/451c715b-f011-4ad0-be6c-6bd295e0e310/content Vai all'articolo completo]'''
 
'''[http://www.stradebianchelibri.com/uploads/3/0/4/4/30440538/artaud_antonin_-_per_gli_analfabeti.pdf Vai all'articolo completo]'''
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