Virgilia D'Andrea: differenze tra le versioni

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: «Ella si serve della letteratura come d'un 'arma; e nel folto della battaglia, in mezzo alla folla ed in faccia al nemico o ad una tetra cella di prigione, o da un rifugio amico che dalla prigione la sottrae, lancia i suoi versi come una sfida ai prepotenti, uno sprone agli ignavi, un incoraggiamento ai compagni di lotta». ([[Errico Malatesta]], ''Prefazione a "Tormento"'')
: «Ella si serve della letteratura come d'un 'arma; e nel folto della battaglia, in mezzo alla folla ed in faccia al nemico o ad una tetra cella di prigione, o da un rifugio amico che dalla prigione la sottrae, lancia i suoi versi come una sfida ai prepotenti, uno sprone agli ignavi, un incoraggiamento ai compagni di lotta». ([[Errico Malatesta]], ''Prefazione a "Tormento"'')


Virgilia D'Andrea nel [[1920]] pubblica ''La presa e la resa delle fabbriche'', una narrazione delle lotte operaie e delle speranze suscitate dalla [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]]. Di questo periodo è anche la lirica ''Resurrezione'' dedicata ai ribelli della Rhur. La sua attività letteraria si interrompe però dal [[27 ottobre]] [[1920]] al [[30 dicembre]] dello stesso anno, durante il quale è trattenuta in [[carcere]] per «cospirazione contro lo [[Stato]]». Una vola libera pubblica ''Non sono vinta'', a dimostrazione che l'esperienza carceraria non l'ha piegata e le sue idee sono più vive che mai.  
Virgilia D'Andrea nel [[1920]] pubblica ''La presa e la resa delle fabbriche'', una narrazione delle lotte operaie e delle speranze suscitate dalla [[La Rivoluzione russa|rivoluzione russa]]. Di questo periodo è anche la lirica ''Resurrezione'' dedicata ai ribelli della Rhur. La sua attività letteraria si interrompe però dal [[27 ottobre]] [[1920]] al [[30 dicembre]] dello stesso anno, durante il quale è trattenuta in [[carcere]] per «cospirazione contro lo [[Stato]]». Una vola libera pubblica ''Non sono vinta'', a dimostrazione che l'esperienza carceraria non l'ha piegata e le sue idee sono più vive che mai.  


La donna proseguirà proficuamente la scrittura di articoli per «Guerra di classe» e anche per «[[Umanità Nova]]», pubblicando inoltre ''Tormento'', dedicato ad [[Errico Malatesta]], che nella prefazione la definisce la «poetessa dell'anarchia». Quest'opera però le costa però una nuova denuncia che la costringerà all'esilio.
La donna proseguirà proficuamente la scrittura di articoli per «Guerra di classe» e anche per «[[Umanità Nova]]», pubblicando inoltre ''Tormento'', dedicato ad [[Errico Malatesta]], che nella prefazione la definisce la «poetessa dell'anarchia». Quest'opera però le costa però una nuova denuncia che la costringerà all'esilio.
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