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Michele Schirru viene giudicato da un tribunale speciale presieduto dal deputato fascista Guido Cristini. Il procedimento inizia il [[27 maggio]] [[1931]]. | Michele Schirru viene giudicato da un tribunale speciale presieduto dal deputato fascista Guido Cristini. Il procedimento inizia il [[27 maggio]] [[1931]]. | ||
[[File:Michele Schirru (2).jpg|thumb|240 px|Michele Schirru col volto deturpato dallo sparo subito dopo l'arresto.]] | [[File:Michele Schirru (2).jpg|thumb|240 px|Michele Schirru col volto deturpato dallo sparo subito dopo l'arresto.]] | ||
I giudici fascisti riescono ad aggravare la posizione dell'imputato, facendo credere che, al momento dell'arresto, egli intendesse sparare per uccidere e non per suicidarsi, cosa abbastanza inverosimile perché secondo le testimonianze il funzionario che lo aveva arrestato gli dava le spalle, al momento dello sparo e perché Schirru si ferisce alla faccia in seguito allo sparo. <ref name="stori">''Storia del fascismo'', Salvatorelli e Mira, p. 540</ref> Di diverso parere è però Garosci, che scrive: «In questura quando vide che sarebbe stato perquisito, non volle almeno morire senza essere vendicato: estrasse la rivoltella e sparò sugli agenti e sul commissario, ferendoli». <ref name="garosci"> | I giudici fascisti riescono ad aggravare la posizione dell'imputato, facendo credere che, al momento dell'arresto, egli intendesse sparare per uccidere e non per suicidarsi, cosa abbastanza inverosimile perché secondo le testimonianze il funzionario che lo aveva arrestato gli dava le spalle, al momento dello sparo e perché Schirru si ferisce alla faccia in seguito allo sparo. <ref name="stori">''Storia del fascismo'', Salvatorelli e Mira, p. 540</ref> Di diverso parere è però Garosci, che scrive: «In questura quando vide che sarebbe stato perquisito, non volle almeno morire senza essere vendicato: estrasse la rivoltella e sparò sugli agenti e sul commissario, ferendoli». <ref name="garosci">In "La vita di Carlo Rosselli", vol. I, Vallecchi, 1973</ref> Al di là di tutto si può comunque immaginare che al momento dell'arresto ci sia stata una colluttazione e siano partiti alcuni spari in seguito alla stessa... | ||
Durante il dibattimento l'anarchico sardo dice che aveva progettato l'attentato «per le mie idee anarchiche, per i compagni confinati nelle isole, per la speranza che con la caduta di Mussolini, cadesse tutto l'ordinamento politico dittatoriale e borghese della società». Schirru ribadisce alla corte che ormai aveva abbandonato ogni proposito d'attentato perché “l'operazione” era per lui troppo difficoltosa. | Durante il dibattimento l'anarchico sardo dice che aveva progettato l'attentato «per le mie idee anarchiche, per i compagni confinati nelle isole, per la speranza che con la caduta di Mussolini, cadesse tutto l'ordinamento politico dittatoriale e borghese della società». Schirru ribadisce alla corte che ormai aveva abbandonato ogni proposito d'attentato perché “l'operazione” era per lui troppo difficoltosa. |