Jean Grave: differenze tra le versioni

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Nel [[1883]], a Ginevra, [[Élisée Reclus]] gli chiede proprio di prendere la direzione di «[[Le Révolté]]». Rientrato in [[Francia]], Grave accetta la proposta fattagli, ma per soli due mesi. Il giornale dal [[1887]] cambierà testata in «[[La Révolte]]». Nonostante le perplessità iniziali, lentamente si accorge che quello della [[stampa libertaria]] è il settore a lui più congeniale, dove cioè può esser più utile alla causa anarchica. Alla fine, resterà legato a questo campo per ben 30 anni.  
Nel [[1883]], a Ginevra, [[Élisée Reclus]] gli chiede proprio di prendere la direzione di «[[Le Révolté]]». Rientrato in [[Francia]], Grave accetta la proposta fattagli, ma per soli due mesi. Il giornale dal [[1887]] cambierà testata in «[[La Révolte]]». Nonostante le perplessità iniziali, lentamente si accorge che quello della [[stampa libertaria]] è il settore a lui più congeniale, dove cioè può esser più utile alla causa anarchica. Alla fine, resterà legato a questo campo per ben 30 anni.  


Nel [[1892]] pubblica '''''La società morente e l'anarchia''''' (prefazione di [[Octave Mirbeau]]) che, nel [[1894]] gli costerà un processo e la condanna a due anni di [[carcere]] (nonostante le testimonianze di [[Élisée Reclus]], [[Paul Adam]] e [[Bernard Lazare]]) per «induzione al saccheggio, alla morte, alla rapina, allìincendio ecc.». Nello stesso anno è implicato anche nel cosiddetto "[[Processo dei trenta]]" <ref name="sessantasei"> Il cosiddetto "Processo dei trenta" non dev'essere confuso con il "[[Processo dei sessantasei]]" che ebbe inizio l'[[8 gennaio]] [[1883]], a Lione, e che vedeva coinvolti anche [[Kropotkin]], [[Felix Tressaud]], [[Emile Gautier]] e altri, accusati di aver dato vita alla "[[propaganda col fatto]]".</ref> ma questa volta viene assolto.
Nel [[1892]] pubblica '''''La società morente e l'anarchia''''' (prefazione di [[Octave Mirbeau]]) che, nel [[1894]] gli costerà un processo e la condanna a due anni di [[carcere]] (nonostante le testimonianze di [[Élisée Reclus]], [[Paul Adam]] e [[Bernard Lazare]]) per «induzione al saccheggio, alla morte, alla rapina, all'incendio ecc.». Nello stesso anno è implicato anche nel cosiddetto "[[Processo dei trenta]]" <ref name="sessantasei"> Il cosiddetto "Processo dei trenta" non dev'essere confuso con il "[[Processo dei sessantasei]]" che ebbe inizio l'[[8 gennaio]] [[1883]], a Lione, e che vedeva coinvolti anche [[Kropotkin]], [[Felix Tressaud]], [[Emile Gautier]] e altri, accusati di aver dato vita alla "[[propaganda col fatto]]".</ref> ma questa volta viene assolto.
Il vuoto lasciato da «[[La Révolte]]» dopo l'avvenuta sospensione delle [[stampa anarchica|pubblicazioni]] nel marzo del [[1894]], viene coperto da un nuovo giornale: «[[Les Temps Nouveaux]]», che sarà pubblicato dal [[4 maggio]] [[1894]] all'[[8 agosto]] [[1914]]. Jean Grave assume un ruolo rilevante rispetto all'importanza che storicamente assumerà il giornale, grazie anche alla collaborazione di [[Kropotkin]], [[Élisée Reclus]], [[André Ginard]], [[Marc Pierrot]], [[Octave Mirbeau]] e di numerosissimi artisti: [[Paul Signac]], [[Aristide Delannoy]], [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissarro]] ecc.
Il vuoto lasciato da «[[La Révolte]]» dopo l'avvenuta sospensione delle [[stampa anarchica|pubblicazioni]] nel marzo del [[1894]], viene coperto da un nuovo giornale: «[[Les Temps Nouveaux]]», che sarà pubblicato dal [[4 maggio]] [[1894]] all'[[8 agosto]] [[1914]]. Jean Grave assume un ruolo rilevante rispetto all'importanza che storicamente assumerà il giornale, grazie anche alla collaborazione di [[Kropotkin]], [[Élisée Reclus]], [[André Ginard]], [[Marc Pierrot]], [[Octave Mirbeau]] e di numerosissimi artisti: [[Paul Signac]], [[Aristide Delannoy]], [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissarro]] ecc.


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