|
|
Riga 1: |
Riga 1: |
| {| style="background-color: #ffffff;" | | {| style="background-color: #ffffff;" |
| | style="vertical-align: top; width:100%; color=white" align="left" | | | | style="vertical-align: top; width:100%; color=white" align="left" | |
| == '''''«L'uomo in rivolta»''''' di [[Albert Camus]] == | | == '''''«Il verso libero»''''' di [[Gian Pietro Lucini]] == |
| [[File:HR.jpg|miniatura|200px|[https://pinobertelli.it/wp-content/uploads/2016/09/Alebert-Camus-Luomo-in-rivolta.pdf '''''L'uomo in rivolta''''' (''L'Homme révolté'')], un libro di [[Albert Camus]] ([[1951]]).]] | | [[File:Verso libero.jpg|miniatura|200px|left|'''''Il verso libero''''', (Interlinea, [[2018]]), un libro di [[Gian Pietro Lucini]] ([[1908]]).]] |
| '''''L'uomo in rivolta''''' è un saggio di [[Albert Camus]] che riflette sulla differenza fra [[rivolta]] e [[rivoluzione]]. [[Camus]] approda a un concetto di [[rivolta]] che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività. La [[rivolta]] dà una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''». Ma se si ammette una realtà e un pensiero senza mediazioni, si tradisce la realtà in nome della dismisura assolutistica e totalitaristica (declinata come [[rivoluzione]] e [[nichilismo]]). La realtà, invece, è multiforme e dotata di mille sfumature, che non si possono semplificare e banalizzare in visioni assolute. Al contrario, il "'''pensiero meridiano'''" (''la pensée de midi'') a cui giunge l'intellettuale francese si fonda sul concetto di '''misura''' greco (l'armonia, la proporzione e il limite erano infatti alla base dell'estetica e dell'etica greche e la giustizia, nel pensiero arcaico, era legata all'idea di equilibrio e '''''μέτρον''''' [''mètron'']): in questo pensiero si coniugano, equilibrandosi, la ragione e il sapere visionario dell'immaginazione creativa. È proprio la coscienza di vivere all'interno del limite ciò che, secondo [[Camus]], abbiamo smarrito e che dovremmo ritrovare («la rivolta è essa stessa misura»): ideali come la [[giustizia]] e la [[libertà]] sono realizzabili a condizione di perdere il loro carattere assoluto, trovando un limite nel confronto dell'una con l'altra. Libero da pregiudizi e ideologie, [[Camus]] intende la [[libertà]] politica come legata alla [[rivolta]] contro ogni forma di conformismo e alla necessità di spirito critico nei confronti di ogni sistema politico. Qualsiasi attività umana, anche una politica che abbia di mira l'[[eguaglianza]] sociale, non può risolversi totalmente in prassi, ma deve essere sempre accompagnata dalla riflessione e dalla contemplazione. Solo recuperando il momento della riflessione l'uomo può perdere l'aspirazione al [[potere]] assoluto, riconciliandosi con il mondo circostante e riconquistando la dignità nella sua interezza. | | <big>«Per me ''Il Verso Libero'' è un capolavoro, il capolavoro di una coltura eroica e di una eroica sincerità». |
| | |
| | È già in queste parole di Innocenzo Cappa la natura del maggior saggio di Lucini: autentico monstrum della prosa primonovecentesca, opera capitale, nella sua singolare scrittura, riscattata da improvvisi lampi e punte di straordinaria incisività, dove pare dare il meglio di sé l'impeto polemico, l'acume satirico e la perenne inquietudine dello scrittore lariano. |
| | |
| | Espressione di una ricchissima cultura e frutto dell'ambizione egotistica ad una critica totalizzante, di matrice anarchica e "fenomenalista", questa fondamentale e rara opera è certamente un imprescindibile punto di riferimento non solo per penetrare nel pensiero e nella poetica luciniani, ma anche per conoscere i fermenti e le ambiguità culturali che accompagnarono l'alba della modernità nel nostro Paese.</big> |
| |} | | |} |