Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità: differenze tra le versioni

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Il libro di Tranfaglia «è una raccolta di documenti notevoli, questo il suo merito fondamentale, che lancia una serie di spunti e di ipotesi interpretative con l'intento di mobilitare curiosità. Un titolo, ''Come nasce la Repubblica'', non soltanto ad effetto. Mi pare che voglia dire che la nostra Repubblica nasce circondata e permeata dal mistero, con il quale noi storici ci confrontiamo costantemente, come i filosofi fanno nella ricerca dell'essenza, della cosa in sé. E qual è la cosa in sé, l'essenza della storia della Repubblica? Probabilmente esiste, ma esiste al di là di quello che finora è stato scritto e di quello che ancora sappiamo».
Il libro di Tranfaglia «è una raccolta di documenti notevoli, questo il suo merito fondamentale, che lancia una serie di spunti e di ipotesi interpretative con l'intento di mobilitare curiosità. Un titolo, ''Come nasce la Repubblica'', non soltanto ad effetto. Mi pare che voglia dire che la nostra Repubblica nasce circondata e permeata dal mistero, con il quale noi storici ci confrontiamo costantemente, come i filosofi fanno nella ricerca dell'essenza, della cosa in sé. E qual è la cosa in sé, l'essenza della storia della Repubblica? Probabilmente esiste, ma esiste al di là di quello che finora è stato scritto e di quello che ancora sappiamo».


Un giovane di 24 anni, Salvatore Giuliano, un uomo di poca cultura, che di colpo diventa filo-americano di ferro e si sente autorizzato a scrivere a Truman, si proclama capo di un esercito di guerriglieri pronti a scendere in campo per la difesa della democrazia minacciata dai comunisti. Ma chi aveva messo addosso a questo contadinotto, ignorante, una casacca di anticomunismo e addirittura una casacca di guerrigliero per la democrazia? Usa nelle lettere un linguaggio da intelligence, da servizi. Qualcuno aveva scritto per lui queste lettere agli americani, con questa terminologia: democrazia, lotta per la libertà, il comunismo minaccia le libertà dell'Occidente. La ''canea rossa'' è un termine che si trova nei documenti dei servizi e in affermazioni attribuite ai fascisti. Anche Giuliano parla di ''canea rossa''. «Non mi convinceva che questo fosse diventato di colpo un esemplare di fiero anticomunista per sua scelta personale, per sua evoluzione ideologica. Così come non mi convinceva il fatto che a sparare sui contadini fosse stato solo lui. Lui in fondo era il Robin Hood dei contadini. Come poteva trasformarsi di colpo in giustiziere, da uomo del popolo diventare uno che spara sul popolo, così da perdere la faccia e da buttare a mare la sua personale tradizione di bandito? E non mi convinceva neanche il fatto che la responsabilità esclusiva della strage fosse solo della mafia. In realtà scopro che scopo della strage era quello di creare una grande provocazione per potere buttare i comunisti fuori dalla legalità. Un'operazione che fa parte di una strategia mediterranea dell'imperialismo americano. I fatti siciliani vanno collegati ad uno scenario più vasto, come testimoniano le lettere di Montalbano a Palmiro Togliatti». «I due grandi leaders della storia politica nazionale, Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi, sono entrambi consapevoli del fatto che l'Italia vive una condizione di libertà vigilata. Entrambi sono consapevoli delle condizioni terribili della sovranità limitata».
Un giovane di 24 anni, Salvatore Giuliano, un uomo di poca cultura, che di colpo diventa filo-americano di ferro e si sente autorizzato a scrivere a Truman, si proclama capo di un esercito di guerriglieri pronti a scendere in campo per la difesa della democrazia minacciata dai [[comunisti]]. Ma chi aveva messo addosso a questo contadinotto, ignorante, una casacca di anticomunismo e addirittura una casacca di guerrigliero per la democrazia? Usa nelle lettere un linguaggio da intelligence, da servizi. Qualcuno aveva scritto per lui queste lettere agli americani, con questa terminologia: democrazia, lotta per la [[libertà]], il [[comunismo]] minaccia le [[libertà]] dell'Occidente. La "canea rossa" è un termine che si trova nei documenti dei servizi e in affermazioni attribuite ai [[fascisti]]. Anche Giuliano parla di "canea rossa". «Non mi convinceva che questo fosse diventato di colpo un esemplare di fiero anticomunista per sua scelta personale, per sua evoluzione ideologica. Così come non mi convinceva il fatto che a sparare sui contadini fosse stato solo lui. Lui in fondo era il Robin Hood dei contadini. Come poteva trasformarsi di colpo in giustiziere, da uomo del popolo diventare uno che spara sul popolo, così da perdere la faccia e da buttare a mare la sua personale tradizione di bandito? E non mi convinceva neanche il fatto che la responsabilità esclusiva della strage fosse solo della mafia. In realtà scopro che scopo della strage era quello di creare una grande provocazione per potere buttare i comunisti fuori dalla legalità. Un'operazione che fa parte di una strategia mediterranea dell'imperialismo americano. I fatti siciliani vanno collegati ad uno scenario più vasto, come testimoniano le lettere di Montalbano a Palmiro Togliatti». «I due grandi leaders della storia politica nazionale, Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi, sono entrambi consapevoli del fatto che l'Italia vive una condizione di libertà vigilata. Entrambi sono consapevoli delle condizioni terribili della sovranità limitata».
   
   
La sovranità limitata in quel periodo era una doppia sovranità limitata. Non soltanto quindi nei confronti dell'impero in formazione degli USA, ma anche nei confronti del Vaticano, che era la struttura portante, dominante della società italiana e aveva in mano la società italiana. Doppia sovranità limitata. E in questi giochi s'inserivano vari personaggi, come Giulio Andreotti, che in una lettera ai servizi segreti americani (OSS) scriveva alcune rivelazioni fatte da De Gasperi. Andreotti era quindi un informatore dell'OSS (ufficio dei servizi strategici), l'odierna CIA, ed era contestualmente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualcuno lo aveva messo a fianco di De Gasperi per controllare e riferire che cosa stava facendo, e De Gasperi lo sapeva benissimo.
La sovranità limitata in quel periodo era una doppia sovranità limitata. Non soltanto quindi nei confronti dell'impero in formazione degli [[USA]], ma anche nei confronti del Vaticano, che era la struttura portante, dominante della società italiana e aveva in mano la società italiana. Doppia sovranità limitata. E in questi giochi s'inserivano vari personaggi, come Giulio Andreotti, che in una lettera ai servizi segreti americani (OSS) scriveva alcune rivelazioni fatte da De Gasperi. Andreotti era quindi un informatore dell'OSS (Ufficio dei Servizi Strategici), l'odierna CIA, ed era contestualmente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualcuno lo aveva messo a fianco di De Gasperi per controllare e riferire che cosa stava facendo, e De Gasperi lo sapeva benissimo.


Atro episodio emblematico: Pio XII, anticomunista in modo feroce (siamo nel '46) non esclude la possibilità che i comunisti, i socialisti e la democrazia cristiana si presentino insieme alle elezioni, purché il partito comunista e socialista siano considerati un partito solo, in modo da garantire alla DC pari rappresentanti rispetto ai due partiti della sinistra. Stupefacente, infine, il fatto che la Sicilia, l'autonomia siciliana, nasca dalle lotte popolari e dagli impegni di massa, ma anche decisa e sostenuta a tavolino da un incontro dell'Alta mafia, di cui esiste un documento assai esplicito. È stato un verbale, che ne conteneva un altro, del console americano Alfred T. Nester (console a Palermo dal '44 fino alla fine del '46) a confermare quanto detto.
Atro episodio emblematico: Pio XII, anticomunista in modo feroce (siamo nel [[1946|'46]]) non esclude la possibilità che i [[comunisti]], i [[socialisti]] e la democrazia cristiana si presentino insieme alle elezioni, purché il partito [[comunista]] e [[socialista]] siano considerati un partito solo, in modo da garantire alla DC pari rappresentanti rispetto ai due partiti della sinistra. Stupefacente, infine, il fatto che la Sicilia, l'autonomia siciliana, nasca dalle lotte popolari e dagli impegni di massa, ma anche decisa e sostenuta a tavolino da un incontro dell'Alta mafia, di cui esiste un documento assai esplicito. È stato un verbale, che ne conteneva un altro, del console americano Alfred T. Nester (console a Palermo dal [[1944|'44]] fino alla fine del [[1946|'46]]) a confermare quanto detto.


«Confrontiamoci col mistero e probabilmente la nostra consapevolezza della realtà e la nostra attrezzatura su come affrontarla migliorerà».
«Confrontiamoci col mistero e probabilmente la nostra consapevolezza della realtà e la nostra attrezzatura su come affrontarla migliorerà».
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