Storia del movimento anarchico greco: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
Etichetta: Ripristino manuale
Riga 10: Riga 10:
È durante gli anni intorno al [[1860]], soprattutto ad Atene, che si trovano tracce dei primi [[libertari]] e delle prime azioni anarchiche organizzate in “territorio greco”. La maggior parte dei testi scritti e pubblicati da anarchici e [[rivoluzionari]] lo furono sotto l'influenza delle altre organizzazioni europee, con cui i greci erano riusciti a stabilire dei contatti. Uno degli anarchici più celebri dell'epoca fu [[Emanouil Dadaoglou]], un mercante di Smirne che scoprì le idee anarchiche probabilmente grazie ai rifugiati politici italiani giunti a Patrasso nel [[1849]] dopo la Guerra del Regno delle Due Sicilie. Con l'anarchico italiano [[Amilcare Cipriani]], fondatore del "Democratic Club", organizzò un collettivo e prese parte alla [[rivoluzione]] contro il re Otton nel [[1862]]. Ci sono prove che il gruppo attuò un "blocco stradale" nelle vicinanze di Kapnikarea. <ref>Tasos Bournas, ''History of late and modern Greece - Volume A'', Kastaniotis, Atene, 1997, p. 412</ref>[[Image:Cipriani01.jpg|thumb|left|180px|[[Amilcare Cipriani]], [[comunardo]] ed anarchico italiano, risedette per qualche anno in [[Grecia]] collaborando a diverse attività [[rivoluzionarie]].]]
È durante gli anni intorno al [[1860]], soprattutto ad Atene, che si trovano tracce dei primi [[libertari]] e delle prime azioni anarchiche organizzate in “territorio greco”. La maggior parte dei testi scritti e pubblicati da anarchici e [[rivoluzionari]] lo furono sotto l'influenza delle altre organizzazioni europee, con cui i greci erano riusciti a stabilire dei contatti. Uno degli anarchici più celebri dell'epoca fu [[Emanouil Dadaoglou]], un mercante di Smirne che scoprì le idee anarchiche probabilmente grazie ai rifugiati politici italiani giunti a Patrasso nel [[1849]] dopo la Guerra del Regno delle Due Sicilie. Con l'anarchico italiano [[Amilcare Cipriani]], fondatore del "Democratic Club", organizzò un collettivo e prese parte alla [[rivoluzione]] contro il re Otton nel [[1862]]. Ci sono prove che il gruppo attuò un "blocco stradale" nelle vicinanze di Kapnikarea. <ref>Tasos Bournas, ''History of late and modern Greece - Volume A'', Kastaniotis, Atene, 1997, p. 412</ref>[[Image:Cipriani01.jpg|thumb|left|180px|[[Amilcare Cipriani]], [[comunardo]] ed anarchico italiano, risedette per qualche anno in [[Grecia]] collaborando a diverse attività [[rivoluzionarie]].]]


Dal [[1864]] al [[1867]] [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] si stabilì in [[Italia]], nella zona di Napoli, e partecipò alle attività dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (un'organizzazione che in [[Italia]] era profondamente influenzata dalle idee di [[Bakunin]]). In quel periodo incontrò [[Maria Pantazi]], all'epoca prostituta di professione: i due si innamorarono, lei divenne una militante [[libertaria]] e seguì il suo compagno anche quando alla fine del [[1860]] decise di ritornare in [[Grecia]]. Prima donna militante del [[movimento anarchico]] greco, dopo la morte di [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] nel [[1870]], [[Maria Pantazi|Pantazi]] si trasferì a Parigi, partecipò alle insurrezioni della [[La Comune di Parigi (1871)|Comune]] e poi cadde vittima della [[repressione]] insieme a migliaia di altri [[comunardo|comunardi]].  
Dal [[1864]] al [[1867]] [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] si stabilì in [[Italia]], nella zona di Napoli, e partecipò alle attività dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (un'organizzazione che in [[Italia]] era profondamente influenzata dalle idee di [[Bakunin]]). In quel periodo incontrò [[Maria Pantazi]], all'epoca prostituta di professione: i due si innamorarono, lei divenne una militante [[libertaria]] e seguì il suo compagno anche quando alla fine del [[1860]] decise di ritornare in [[Grecia]]. Prima donna militante del movimento anarchico greco, dopo la morte di [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] nel [[1870]], [[Maria Pantazi|Pantazi]] si trasferì a Parigi, partecipò alle insurrezioni della [[La Comune di Parigi (1871)|Comune]] e poi cadde vittima della [[repressione]] insieme a migliaia di altri [[comunardo|comunardi]].  


Con lo sviluppo del [[movimento anarchico]], i giornali ellenici cominciarono ad interessarsi all'[[anarchia]] e pubblicarono in tal senso diversi articoli. Il primo di questi di cui si ha notizia fu redatto nel periodico ''Luce'' n. 334 del [[3 settembre]] [[1861]] e s'intitolava ''Anarchia''. Di autore anonimo, l'articolo era suddiviso in due parti, ma dopo la pubblicazione della prima ci fu un raid [[poliziesco]] che portò al sequestro del giornale. Quindi la seconda parte non fu mai pubblicata.
Con lo sviluppo del movimento anarchico, i giornali ellenici cominciarono ad interessarsi all'[[anarchia]] e pubblicarono in tal senso diversi articoli. Il primo di questi di cui si ha notizia fu redatto nel periodico ''Luce'' n. 334 del [[3 settembre]] [[1861]] e s'intitolava ''Anarchia''. Di autore anonimo, l'articolo era suddiviso in due parti, ma dopo la pubblicazione della prima ci fu un raid [[poliziesco]] che portò al sequestro del giornale. Quindi la seconda parte non fu mai pubblicata.


Gruppi si costituirono anche nelle isole Eptanisa (Isole Ionie), dove si ricordano i nomi di [[Mikelis Iamvlixos]] e [[Nikolaos Konemenos]]. Il primo studiò a Berna, in [[Svizzera]], incontrò [[Bakunin]] ed in seguito ritornò nell'isola di Cefalonia, dove era nato; pubblicò diversi articoli. [[Nikolaos Konemenos|Konemenos]], che viveva nell'isola di Corfù, fu uno dei primi ad usare la parola "[[comunismo]]" e a difendere i diritti delle donne. Nel [[1893]] pubblicò un libro in italiano intitolato ''Ladri e assassini''.
Gruppi si costituirono anche nelle isole Eptanisa (Isole Ionie), dove si ricordano i nomi di [[Mikelis Iamvlixos]] e [[Nikolaos Konemenos]]. Il primo studiò a Berna, in [[Svizzera]], incontrò [[Bakunin]] ed in seguito ritornò nell'isola di Cefalonia, dove era nato; pubblicò diversi articoli. [[Nikolaos Konemenos|Konemenos]], che viveva nell'isola di Corfù, fu uno dei primi ad usare la parola "[[comunismo]]" e a difendere i diritti delle donne. Nel [[1893]] pubblicò un libro in italiano intitolato ''Ladri e assassini''.
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione