Storia del movimento anarchico greco: differenze tra le versioni

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[[Image:Anarchist Poster on a wall in Salonik.jpg|thumb|300px|Manifesto anarchico affisso a Salonicco che richiama una frase di [[Bakunin]].]]
[[Image:Anarchist Poster on a wall in Salonik.jpg|thumb|300px|Manifesto anarchico affisso a Salonicco che richiama una frase di [[Bakunin]].]]
L'[[anarchismo]] greco affonda le proprie origini in alcune scuole filosofiche dell'[[La Grecia antica, una civiltà misogina|antica Grecia]], soprattutto quelle legate alla [[Scuola cinica|scuola cinica]]. Il primo dei cinici fu [[Antistene di Atene]], che era solito tenere lezione anche ai cosiddetti "semi-cittadini". <ref>Il lettore tenga a mente che la presunta [[democrazia]] ateniese fu discriminatoria nei confronti di donne e stranieri</ref> [[Diogene di Sinope]] fu invece un suo allievo, divenuto celebre anche per aver pronunciato la frase: «Sono cittadino del mondo intero». Un altro [[i precursori dell'Anarchismo|precursore dell'anarchismo]] fu [[Zenone di Cizio]] che, in una delle sue obiezioni alla difesa dell'[[autorità]] fatta da [[Platone]], argomentò che la ragione avrebbe potuto sostituire l'[[autorità]] e la [[gerarchia]] nella gestione della società umana.
L'[[anarchismo]] greco affonda le proprie origini in alcune scuole filosofiche dell'[[La Grecia antica, una civiltà misogina|antica Grecia]], soprattutto quelle legate alla [[Scuola cinica|scuola cinica]]. Il primo dei cinici fu [[Antistene di Atene]], che era solito tenere lezione anche ai cosiddetti "semi-cittadini". <ref>Il lettore tenga a mente che la presunta [[democrazia]] ateniese fu discriminatoria nei confronti di donne e stranieri.</ref> [[Diogene di Sinope]] fu invece un suo allievo, divenuto celebre anche per aver pronunciato la frase: «Sono cittadino del mondo intero». Un altro [[i precursori dell'Anarchismo|precursore dell'anarchismo]] fu [[Zenone di Cizio]] che, in una delle sue obiezioni alla difesa dell'[[autorità]] fatta da [[Platone]], argomentò che la ragione avrebbe potuto sostituire l'[[autorità]] e la [[gerarchia]] nella gestione della società umana.


In altri momenti della storia greca, tra l'antichità e il Medioevo, si formarono [[filosofia| movimenti filosofici]] e sociali che difendevano i principi [[libertari]], tuttavia mancano dati storici accreditati che possano ricostruirne con certezza la vicissitudini storiche, i loro legami con il passato e le influenze esercitate sul movimento attuale.
In altri momenti della storia greca, tra l'antichità e il Medioevo, si formarono [[filosofia| movimenti filosofici]] e sociali che difendevano i principi [[libertari]], tuttavia mancano dati storici accreditati che possano ricostruirne con certezza la vicissitudini storiche, i loro legami con il passato e le influenze esercitate sul movimento attuale.
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=== XIX secolo ===  
=== XIX secolo ===  
È durante gli anni intorno al [[1860]], soprattutto ad Atene, che si trovano tracce dei primi [[libertari]] e delle prime azioni anarchiche organizzate in “territorio greco”. La maggior parte dei testi scritti e pubblicati da anarchici e [[rivoluzionari]] lo furono sotto l'influenza delle altre organizzazioni europee, con cui i greci erano riusciti a stabilire dei contatti. Uno degli anarchici più celebri dell'epoca fu [[Emanouil Dadaoglou]], un mercante di Smirne che scoprì le idee anarchiche probabilmente grazie ai rifugiati politici italiani giunti a Patrasso nel [[1849]] dopo la Guerra del Regno delle Due Sicilie. Con l'anarchico italiano [[Amilcare Cipriani]], fondatore del "Democratic Club", organizzò un collettivo e prese parte alla [[rivoluzione]] contro il re Otton nel [[1862]]. Ci sono prove che il gruppo attuò un "blocco stradale" nelle vicinanze di Kapnikarea. <ref>Tasos Bournas, ''History of late and modern Greece - Volume A'', Kastaniotis, Atene, 1997, p. 412</ref>[[Image:Cipriani01.jpg|thumb|left|180px|[[Amilcare Cipriani]], [[comunardo]] ed anarchico italiano, risedette per qualche anno in [[Grecia]] collaborando a diverse attività rivoluzionarie]]
È durante gli anni intorno al [[1860]], soprattutto ad Atene, che si trovano tracce dei primi [[libertari]] e delle prime azioni anarchiche organizzate in “territorio greco”. La maggior parte dei testi scritti e pubblicati da anarchici e [[rivoluzionari]] lo furono sotto l'influenza delle altre organizzazioni europee, con cui i greci erano riusciti a stabilire dei contatti. Uno degli anarchici più celebri dell'epoca fu [[Emanouil Dadaoglou]], un mercante di Smirne che scoprì le idee anarchiche probabilmente grazie ai rifugiati politici italiani giunti a Patrasso nel [[1849]] dopo la Guerra del Regno delle Due Sicilie. Con l'anarchico italiano [[Amilcare Cipriani]], fondatore del "Democratic Club", organizzò un collettivo e prese parte alla [[rivoluzione]] contro il re Otton nel [[1862]]. Ci sono prove che il gruppo attuò un "blocco stradale" nelle vicinanze di Kapnikarea. <ref>Tasos Bournas, ''History of late and modern Greece - Volume A'', Kastaniotis, Atene, 1997, p. 412.</ref>[[Image:Cipriani01.jpg|thumb|left|180px|[[Amilcare Cipriani]], [[comunardo]] ed anarchico italiano, risedette per qualche anno in [[Grecia]] collaborando a diverse attività rivoluzionarie]]


Dal [[1864]] al [[1867]] [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] si stabilì in [[Italia]], nella zona di Napoli, e partecipò alle attività dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (AIT) (un'organizzazione che in [[Italia]] era profondamente influenzata dalle idee di [[Bakunin]]). In quel periodo incontrò [[Maria Pantazi]], all'epoca prostituta di professione, i due si innamorarono, lei divenne una militante libertaria e seguì il suo compagno anche quando alla fine del [[1860]] si decise di ritornare in [[Grecia]]. Prima donna militante del [[movimento anarchico]] greco, dopo la morte di [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] nel [[1870]], la [[Maria Pantazi|Pantazi]] si trasferì a Parigi, partecipò alle insurrezioni della [[La Comune di Parigi (1871)|Comune]] e poi cadde vittima della [[repressione]] insieme a migliaia di altri [[comunardo|comunardi]].  
Dal [[1864]] al [[1867]] [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] si stabilì in [[Italia]], nella zona di Napoli, e partecipò alle attività dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (AIT) (un'organizzazione che in [[Italia]] era profondamente influenzata dalle idee di [[Bakunin]]). In quel periodo incontrò [[Maria Pantazi]], all'epoca prostituta di professione, i due si innamorarono, lei divenne una militante libertaria e seguì il suo compagno anche quando alla fine del [[1860]] si decise di ritornare in [[Grecia]]. Prima donna militante del [[movimento anarchico]] greco, dopo la morte di [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] nel [[1870]], la [[Maria Pantazi|Pantazi]] si trasferì a Parigi, partecipò alle insurrezioni della [[La Comune di Parigi (1871)|Comune]] e poi cadde vittima della [[repressione]] insieme a migliaia di altri [[comunardo|comunardi]].  
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