Anarcho-punk: differenze tra le versioni

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L'allontanamento dei ''[[Crass]]'' dall'illusione ''[[Punk]]'' ebbe un riscontro anche estetico, dettato dall'esigenza di distinguersi da quella scomoda e superficiale moda: «Decidemmo di vestirci di nero per protestare contro il pavoneggiarsi narcisistico della moda ''[[Punk]]'', iniziammo ad utilizzare video e filmati durante i nostri spettacoli, ci dedicammo alla stampa di volantini per spiegare le nostre posizioni e pubblicammo un giornale ''International anthem''. E per smentire le voci messe in giro dalla stampa, secondo cui non eravamo che degli estremisti di destra e/o di sinistra, decidemmo di attaccare dietro il palco, ai nostri concerti, una bandiera col [[simbolismo anarchico| simbolo dell'anarchia]]».  
L'allontanamento dei ''[[Crass]]'' dall'illusione ''[[Punk]]'' ebbe un riscontro anche estetico, dettato dall'esigenza di distinguersi da quella scomoda e superficiale moda: «Decidemmo di vestirci di nero per protestare contro il pavoneggiarsi narcisistico della moda ''[[Punk]]'', iniziammo ad utilizzare video e filmati durante i nostri spettacoli, ci dedicammo alla stampa di volantini per spiegare le nostre posizioni e pubblicammo un giornale ''International anthem''. E per smentire le voci messe in giro dalla stampa, secondo cui non eravamo che degli estremisti di destra e/o di sinistra, decidemmo di attaccare dietro il palco, ai nostri concerti, una bandiera col [[simbolismo anarchico| simbolo dell'anarchia]]».  


La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico «...che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico [[Murray Bookchin]] definisce un "gruppo di affinità». Ma che soprattutto rappresentava al meglio il tentativo concreto di «... colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici».
La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico «che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità, compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico [[Murray Bookchin]] definisce un "gruppo di affinità"». Ma che soprattutto rappresentava al meglio il tentativo concreto di «colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici».


== Etica del DIY ==
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