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==== Dall'inizio secolo agli anni '60 ==== | ==== Dall'inizio secolo agli anni '60 ==== | ||
[[File:Aleksandar Schinas.jpg|200px|thumb|[[Alexandros Schinas]]]] | [[File:Aleksandar Schinas.jpg|200px|thumb|[[Alexandros Schinas]]]] | ||
[[File:Constantinos Speras.jpg|thumb| | [[File:Constantinos Speras.jpg|thumb|180px|left|[[Constantinos Speras]]]] | ||
Nei primi anni del Novecento molti dei principali centri urbani del paese ospitavano almeno un nucleo anarchico. I libertari ellenici salirono agli onori della cronaca grazie ai cosiddetti "Battellieri di Salonicco", un gruppo di anarchici macedoni (i greci allora erano minoranza a Salonicco) dediti all'[[azione diretta]]: a Salonicco, tra il [[28 aprile| 28]] e [[30 aprile]] [[1903]], misero in atto una serie incredibile di attentati: il [[28 aprile]] [[1903]] fecero esplodere degli ordigni nel battello a vapore Guadalquivir; il [[29 aprile|29]] e [[30 aprile|30]] fecero saltare in aria la Banca imperiale ottomana, il Club tedesco, il treno espresso proveniente da Istanbul, il bar Alambra, alcune delle principali linee di gas e acqua, l'ufficio postale, il Grand Hotel, il teatro Eden e il campo militare di Top Hane. Ufficialmente 115 persone morirono negli attacchi. Si presume che i membri di questo gruppo furono arrestati, probabilmente torturati e poi impiccati. | Nei primi anni del Novecento molti dei principali centri urbani del paese ospitavano almeno un nucleo anarchico. I libertari ellenici salirono agli onori della cronaca grazie ai cosiddetti "Battellieri di Salonicco", un gruppo di anarchici macedoni (i greci allora erano minoranza a Salonicco) dediti all'[[azione diretta]]: a Salonicco, tra il [[28 aprile| 28]] e [[30 aprile]] [[1903]], misero in atto una serie incredibile di attentati: il [[28 aprile]] [[1903]] fecero esplodere degli ordigni nel battello a vapore Guadalquivir; il [[29 aprile|29]] e [[30 aprile|30]] fecero saltare in aria la Banca imperiale ottomana, il Club tedesco, il treno espresso proveniente da Istanbul, il bar Alambra, alcune delle principali linee di gas e acqua, l'ufficio postale, il Grand Hotel, il teatro Eden e il campo militare di Top Hane. Ufficialmente 115 persone morirono negli attacchi. Si presume che i membri di questo gruppo furono arrestati, probabilmente torturati e poi impiccati. | ||