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Finita la guerra, diviene redattore-capo di ''Combat'' e prosegue costantemente il suo impegno civile assumendo posizioni nette su tutti i grandi temi che scuotono il mondo: la bomba atomica, i movimenti di decolonizzazione, la pena di morte. La sua radicale contestazione della società tuttavia non gli fa prendere posizioni [[dogmatismo|dogmatiche]] nei confronti di alcuna ideologia, criticando tutto quello che poteva allontanare l'uomo dalla sua dignità. Dopo l'entrata nell'ONU della [[franchismo|Spagna franchista]] per protesta lascia il posto all'UNESCO, così come è tra i pochi a criticare apertamente i metodi brutali dei comunisti in occasione della [[repressione]] di uno [[sciopero]] a Berlino Est. | Finita la guerra, diviene redattore-capo di ''Combat'' e prosegue costantemente il suo impegno civile assumendo posizioni nette su tutti i grandi temi che scuotono il mondo: la bomba atomica, i movimenti di decolonizzazione, la pena di morte. La sua radicale contestazione della società tuttavia non gli fa prendere posizioni [[dogmatismo|dogmatiche]] nei confronti di alcuna ideologia, criticando tutto quello che poteva allontanare l'uomo dalla sua dignità. Dopo l'entrata nell'ONU della [[franchismo|Spagna franchista]] per protesta lascia il posto all'UNESCO, così come è tra i pochi a criticare apertamente i metodi brutali dei comunisti in occasione della [[repressione]] di uno [[sciopero]] a Berlino Est. | ||
Nel [[1947]], con il romanzo ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra rivolta libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima. | Nel [[1947]], con il romanzo ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra [[rivolta]] libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima. | ||
L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà]]. Sartre considererà il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale. | L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra [[rivolta]] e [[rivoluzione]], che ingenererà una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà]]. Sartre considererà il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale. | ||
Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel [[1948]] da [[Andre Prudhommeaux]] che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all'[[anarco-individualismo]] sarà sancita dalla sua collaborazione a numerose [[Albert_Camus#La_vicinanza_all.27anarchismo|riviste libertarie]] (''Le Libertaire, Le révolution proletarienne'' e ''[[Solidaridad Obrera]]'' della [[CNT spagnola|CNT]]). Membro della [[Fédération anarchiste]], insieme ad altri compagni, esprimerà il sostegno alla rivolta del [[1953]] in Germania orientale e a quelle del [[1956]] di Poznan e d'Ungheria. <ref>[https://es.wikipedia.org/wiki/Albert_Camus Biografia in spagnolo]</ref> Inoltre, prende parte a numerosi convegni libertari contro la repressione degli anarchici in Spagna (in un'occasione dichiarerà che la [[Spagna]] è la sua vera patria) e nei paesi dell'est Europa. | Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel [[1948]] da [[Andre Prudhommeaux]] che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all'[[anarco-individualismo]] sarà sancita dalla sua collaborazione a numerose [[Albert_Camus#La_vicinanza_all.27anarchismo|riviste libertarie]] (''Le Libertaire, Le révolution proletarienne'' e ''[[Solidaridad Obrera]]'' della [[CNT spagnola|CNT]]). Membro della [[Fédération anarchiste]], insieme ad altri compagni, esprimerà il sostegno alla [[rivolta]] del [[1953]] in Germania orientale e a quelle del [[1956]] di Poznan e d'Ungheria. <ref>[https://es.wikipedia.org/wiki/Albert_Camus Biografia in spagnolo]</ref> Inoltre, prende parte a numerosi convegni libertari contro la repressione degli anarchici in Spagna (in un'occasione dichiarerà che la [[Spagna]] è la sua vera patria) e nei paesi dell'est Europa. | ||
Camus è in prima fila anche nella difesa degli anarchici [[Maurice Laisant]] e [[Louis Lecoin]]: il primo viene processato nel [[1955]] con l'accusa di aver affisso un manifesto in favore della pace in Indocina; il secondo invece era impegnatissimo in [[Francia]] nella campagna in favore dell'[[obiezione di coscienza]]. | Camus è in prima fila anche nella difesa degli anarchici [[Maurice Laisant]] e [[Louis Lecoin]]: il primo viene processato nel [[1955]] con l'accusa di aver affisso un manifesto in favore della pace in Indocina; il secondo invece era impegnatissimo in [[Francia]] nella campagna in favore dell'[[obiezione di coscienza]]. |