66 676
contributi
K2 (discussione | contributi)  | 
				K2 (discussione | contributi)   | 
				||
| Riga 36: | Riga 36: | ||
Finita la guerra, diviene redattore-capo di ''Combat'' e prosegue costantemente il suo impegno civile assumendo posizioni nette su tutti i grandi temi che scuotono il mondo: la bomba atomica, i movimenti di decolonizzazione, la pena di morte. La sua radicale contestazione della società tuttavia non gli fa prendere posizioni [[dogmatismo|dogmatiche]] nei confronti di alcuna ideologia, criticando tutto quello che poteva allontanare l'uomo dalla sua dignità. Dopo l'entrata nell'ONU della [[franchismo|Spagna franchista]] per protesta lascia il posto all'UNESCO, così come è tra i pochi a criticare apertamente i metodi brutali dei comunisti in occasione della [[repressione]] di uno [[sciopero]] a Berlino Est.    | Finita la guerra, diviene redattore-capo di ''Combat'' e prosegue costantemente il suo impegno civile assumendo posizioni nette su tutti i grandi temi che scuotono il mondo: la bomba atomica, i movimenti di decolonizzazione, la pena di morte. La sua radicale contestazione della società tuttavia non gli fa prendere posizioni [[dogmatismo|dogmatiche]] nei confronti di alcuna ideologia, criticando tutto quello che poteva allontanare l'uomo dalla sua dignità. Dopo l'entrata nell'ONU della [[franchismo|Spagna franchista]] per protesta lascia il posto all'UNESCO, così come è tra i pochi a criticare apertamente i metodi brutali dei comunisti in occasione della [[repressione]] di uno [[sciopero]] a Berlino Est.    | ||
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|[[André Prudhommeaux]], sarà lui ad introdurre Camus negli ambienti anarchici]]  | [[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|[[André Prudhommeaux]], sarà lui ad introdurre Camus negli ambienti anarchici]]  | ||
Nel [[1947]], con il romanzo  | Nel [[1947]], con il romanzo ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra rivolta libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima.  | ||
L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà]]. Sartre considererà il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale.    | L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà]]. Sartre considererà il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale.    | ||