Gian Pietro Lucini: differenze tra le versioni

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Lucini manterrà comunque buoni rapporti con [[Aldo Palazzeschi]], [[Giovanni Papini]] e [[Giuseppe Prezzolini]].
Lucini manterrà comunque buoni rapporti con [[Aldo Palazzeschi]], [[Giovanni Papini]] e [[Giuseppe Prezzolini]].


[[Anarchico]] di formazione, Lucini ammise successivamente di avere pur sentito il fascino degli ideali nazionali che animavano i [[futuristi]]. Scrive in uno dei suoi libri più noti:
[[Anarchico]] di formazione, Lucini ammise successivamente di avere pur sentito il fascino degli ideali [[nazionalisti]] che animavano i [[futuristi]]. Scrive in uno dei suoi libri più noti:
:«C'era in me la stoffa di un perfetto nazionalista, avanti lettera e scoperta dei Scipio Sighele, degli Enrico Corradini, dei Giulio De Frenzi, se la filosofia e il [[1898]] non mi avessero tonalizzato a dovere con le argomentazioni di [[Max Stirner]], col sangue concittadino sparso senza parsimonia dai plurimi e immedagliati Fiorenzo Bava Beccaris, solennemente premiati».
:«C'era in me la stoffa di un perfetto [[nazionalista]], avanti lettera e scoperta dei Scipio Sighele, degli Enrico Corradini, dei Giulio De Frenzi, se la filosofia e il [[1898]] non mi avessero tonalizzato a dovere con le argomentazioni di [[Max Stirner]], col sangue concittadino sparso senza parsimonia dai plurimi e immedagliati Fiorenzo Bava Beccaris, solennemente premiati».


Dallo [[stirnerismo]] inteso ed interpretato in chiave materialista, Gian Pietro Lucini prenderà le mosse nello scrivere la sua più importante opera filosofica, ''Filosofi ultimi'' ([[1913]]).  
Dallo [[stirnerismo]] inteso ed interpretato in chiave materialista, Gian Pietro Lucini prenderà le mosse nello scrivere la sua più importante opera filosofica, ''Filosofi ultimi'' ([[1913]]).  
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