Carlo Pisacane: differenze tra le versioni

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Nel [[1848]] si trasferì nel nord [[Italia]] per combattere come volontario nella prima guerra d'indipendenza nelle fila dell'esercito piemontese. La disfatta di quell'esperienza non lo scoraggiò e si trasferì a Roma dove, insieme a [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], partecipò alla fondazione della Repubblica Romana nel [[1849]], che di fatto estromise Papa Pio IX dai suoi poteri temporali.
Nel [[1848]] si trasferì nel nord [[Italia]] per combattere come volontario nella prima guerra d'indipendenza nelle fila dell'esercito piemontese. La disfatta di quell'esperienza non lo scoraggiò e si trasferì a Roma dove, insieme a [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], partecipò alla fondazione della Repubblica Romana nel [[1849]], che di fatto estromise Papa Pio IX dai suoi poteri temporali.


Retta da un triumvirato composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini ed Aurelio Saffi, la repubblica, nata a seguito dei grandi moti europei del [[1848]], ebbe vita breve (5 mesi, dal [[9 febbraio]] al [[4 luglio]]), ma durante quei pochi mesi Roma passò da [[Stato]] arretrato ad uno dei più progressisti d'Europa: fu introdotto il suffragio universale maschile (quello femminile non era vietato dalla Costituzione, ma le donne ne restarono escluse per consuetudine), abolita la pena di morte, istituito il matrimonio civile, la libertà di culto e di espressione, la laicità dello [[Stato]]ecc.
Retta da un triumvirato composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini ed Aurelio Saffi, la repubblica, nata a seguito dei grandi moti europei del [[1848]], ebbe vita breve (5 mesi, dal [[9 febbraio]] al [[4 luglio]]), ma durante quei pochi mesi Roma passò da [[Stato]] arretrato ad uno dei più progressisti d'Europa: fu introdotto il suffragio universale maschile (quello femminile non era vietato dalla Costituzione, ma le donne ne restarono escluse per consuetudine), abolita la pena di morte, istituito il matrimonio civile, la libertà di culto e di espressione, la laicità dello [[Stato]] ecc.


Pisacane ricoprì il ruolo di membro della Commissione di guerra e capo di Stato maggiore nella Repubblica romana, partecipò alla difesa di Roma dagli attacchi dei francesi, che erano stati chiamati in soccorso da Papa Pio IX. Alla caduta della Repubblica prese la via dell'esilio. Quest'esperienze lo portarono alla pubblicazione di ''Guerra combattuta in [[Italia]] negli anni 1848-49'', un'analisi dei moti romani in cui criticò la monarchia sabauda ed evidenziò la necessità di coinvolgere la popolazione nella [[rivoluzione]], di modo che l'indipendenza e l'emancipazione delle stesse venissero a coincidere. Tra il ''1851'' e il ''1856'' scrisse i 4 volumi di ''Saggi storici-politici-militari sull'Italia'' (pubblicati postumi), dove teorizzò il suo [[socialismo libertario]] e di tendenza [[Proudhon|proudhoniana]]. Nel [[1856]] fondò il periodico «La parola libera».
Pisacane ricoprì il ruolo di membro della Commissione di guerra e capo di Stato maggiore nella Repubblica romana, partecipò alla difesa di Roma dagli attacchi dei francesi, che erano stati chiamati in soccorso da Papa Pio IX. Alla caduta della Repubblica prese la via dell'esilio. Quest'esperienze lo portarono alla pubblicazione di ''Guerra combattuta in [[Italia]] negli anni 1848-49'', un'analisi dei moti romani in cui criticò la monarchia sabauda ed evidenziò la necessità di coinvolgere la popolazione nella [[rivoluzione]], di modo che l'indipendenza e l'emancipazione delle stesse venissero a coincidere. Tra il ''1851'' e il ''1856'' scrisse i 4 volumi di ''Saggi storici-politici-militari sull'Italia'' (pubblicati postumi), dove teorizzò il suo [[socialismo libertario]] e di tendenza [[Proudhon|proudhoniana]]. Nel [[1856]] fondò il periodico «La parola libera».
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