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Il [[25 aprile]] [[1969]] gli anarchici sono accusati e poi assolti di vari attentati alla fiera di Milano. Un anarchico, di nome [[Paolo Braschi]], viene invitato durante un interrogatorio dal commissario Calabresi a buttarsi dalla finestra. | Il [[25 aprile]] [[1969]] gli anarchici sono accusati e poi assolti di vari attentati alla fiera di Milano. Un anarchico, di nome [[Paolo Braschi]], viene invitato durante un interrogatorio dal commissario Calabresi a buttarsi dalla finestra. | ||
'''Il [[12 dicembre]] [[1969]] a Milano nella sede della banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana alle 16,37 scoppia una bomba che causa la morte di 16 persone e il ferimento di altre 88. Nella stessa ora a Roma scoppiano altre bombe.''' Infine, nella banca Commerciale di Milano viene trovata una borsa contenente una bomba che in tutta fretta, viene fatta esplodere eliminando una prova preziosa per le indagini. Immediatamente, a dimostrazione di un disegno già preordinato, le indagini senza alcun indizio seguono la pista anarchica. Il commissario [[Luigi Calabresi]] già alle 19,30 (3 ore dopo la strage) ferma alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole. | |||
Nella notte del [[12 dicembre|12/12]]/[[1969]] sono illegalmente fermate circa 84 persone quasi tutte anarchiche, tra cui Giuseppe Pinelli. Il lunedì [[15 dicembre|15/12]] viene arrestato con l'accusa di strage [[Pietro Valpreda]], anarchico. Dopo più di tre anni di galera, innocente, sarà completamente assolto. I giornali partono con una campagna stampa di calunnia e denigrazioni sposando le tesi della questura. | Nella notte del [[12 dicembre|12/12]]/[[1969]] sono illegalmente fermate circa 84 persone quasi tutte anarchiche, tra cui Giuseppe Pinelli. Il lunedì [[15 dicembre|15/12]] viene arrestato con l'accusa di strage [[Pietro Valpreda]], anarchico. Dopo più di tre anni di galera, innocente, sarà completamente assolto. I giornali partono con una campagna stampa di calunnia e denigrazioni sposando le tesi della questura. |