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Nei primi mesi del [[1868]] si costituirono le prime sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]], una di queste, la Sezione di Catania, inviò [[Saverio Friscia]] come delegato al Congresso di Bruxelles. | Nei primi mesi del [[1868]] si costituirono le prime sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]], una di queste, la Sezione di Catania, inviò [[Saverio Friscia]] come delegato al Congresso di Bruxelles. | ||
[[File:Banda del Matese.png|left|thumb|300px|Rappresentazione dei [[Banda del Matese|fatti del Matese]]]] | [[File:Banda del Matese.png|left|thumb|300px|Rappresentazione dei [[Banda del Matese|fatti del Matese]]]] | ||
Le prime organizzazioni anarchiche si coagularono (soprattutto in Umbria, Puglia ed Emilia Romagna) intorno a personalità di spicco come [[Errico Malatesta]], [[Carlo Cafiero]], [[Pietro Gori]], [[Francesco Saverio Merlino]], [[Andrea Costa]] (che poi passò al socialismo parlamentare nel [[1882]]), [[Luigi Fabbri]] e altri. | Le prime organizzazioni [[anarchiche]] si coagularono (soprattutto in Umbria, Puglia ed Emilia Romagna) intorno a personalità di spicco come [[Errico Malatesta]], [[Carlo Cafiero]], [[Pietro Gori]], [[Francesco Saverio Merlino]], [[Andrea Costa]] (che poi passò al [[socialismo]] parlamentare nel [[1882]]), [[Luigi Fabbri]] e altri. | ||
Quando [[l'Internazionale dei lavoratori]] (L'Aia, settembre [[1872]]) sancì l'espulsione degli anarchici, la sezione italiana dell'Internazionale socialista, durante il congresso di Rimini ([[4 agosto|4]]-[[6 agosto]] [[1872]]), i cui lavori furono presieduti da [[Carlo Cafiero]] ([[Andrea Costa]] ebbe il ruolo di segretario), avevano già stabilito una definitiva rottura con la maggioranza marxista del Consiglio nazionale di Londra dell'[[AIT]]: gli italiani volevano un'[[AIT|Internazionale]] [[Federalismo|federalista]] ed [[Autogestione|autogestionaria]], i seguaci di [[Marx]] la gerarchizzazione centralizzata della stessa. A Firenze, per merito soprattutto di [[Maria Luisa Minguzzi]] (compagna di [[Francesco Pezzi]]), fu costituita la prima sezione femminile dell'[[AIT|Internazionale]], cui aderirorono un centinaio di lavoratrici. | Quando [[l'Internazionale dei lavoratori]] (L'Aia, settembre [[1872]]) sancì l'espulsione degli anarchici, la sezione italiana dell'Internazionale socialista, durante il congresso di Rimini ([[4 agosto|4]]-[[6 agosto]] [[1872]]), i cui lavori furono presieduti da [[Carlo Cafiero]] ([[Andrea Costa]] ebbe il ruolo di segretario), avevano già stabilito una definitiva rottura con la maggioranza marxista del Consiglio nazionale di Londra dell'[[AIT]]: gli italiani volevano un'[[AIT|Internazionale]] [[Federalismo|federalista]] ed [[Autogestione|autogestionaria]], i seguaci di [[Marx]] la gerarchizzazione centralizzata della stessa. A Firenze, per merito soprattutto di [[Maria Luisa Minguzzi]] (compagna di [[Francesco Pezzi]]), fu costituita la prima sezione femminile dell'[[AIT|Internazionale]], cui aderirorono un centinaio di lavoratrici. |