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:«[...] oggi non è concepibile condurre la nostra battaglia su una piattaforma di partito [...] Pensare che la fine del fascismo venga dalla metamorfosi e dall'azione dei partiti politici è assurdo» (''Foglio n° 10 di Giustizia e Libertà '', settembre [[1939]]) | :«[...] oggi non è concepibile condurre la nostra battaglia su una piattaforma di partito [...] Pensare che la fine del fascismo venga dalla metamorfosi e dall'azione dei partiti politici è assurdo» (''Foglio n° 10 di Giustizia e Libertà '', settembre [[1939]]) | ||
=== Anarchici e "Giustizia e Libertà " === | === Anarchici e "Giustizia e Libertà" === | ||
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|[[Camillo Berneri]]]] | [[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|[[Camillo Berneri]]]] | ||
[[File:Battaglione_anarchico_Malatesta.jpg|250px|thumb|left|La [[centuria Errico Malatesta]] fu comandata da [[Francesco Fausto Nitti]], che fu anche tra i fondatori di Giustizia e Libertà]] | [[File:Battaglione_anarchico_Malatesta.jpg|250px|thumb|left|La [[centuria Errico Malatesta]] fu comandata da [[Francesco Fausto Nitti]], che fu anche tra i fondatori di Giustizia e Libertà]] | ||
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Quando il governo repubblicano del Fronte Popolare rispose militarmente al ''golpe'' del [[fascismo|fascista]] [[Francisco Franco]] nella [[Spagna]] del [[1936]], Rosselli si schierò al fianco delle forze antifasciste, criticando duramente le politiche del "non-intervento" dei francesi e degli inglesi, che non si mossero nemmeno di fronte all'appoggio dato dai nazifascisti ai golpisti. Nell'agosto del 1936, Rosselli si partì verso il fronte di Aragona, ove diede il suo contributo militare alla lotta contro Franco; tentò di costituire un battaglione (intitolato a Matteotti) e nel novembre dello stesso anno, attraverso le frequenze di Radio Barcellona, pronunciò uno storico discorso rivolto agli italiani antifascisti: | Quando il governo repubblicano del Fronte Popolare rispose militarmente al ''golpe'' del [[fascismo|fascista]] [[Francisco Franco]] nella [[Spagna]] del [[1936]], Rosselli si schierò al fianco delle forze antifasciste, criticando duramente le politiche del "non-intervento" dei francesi e degli inglesi, che non si mossero nemmeno di fronte all'appoggio dato dai nazifascisti ai golpisti. Nell'agosto del 1936, Rosselli si partì verso il fronte di Aragona, ove diede il suo contributo militare alla lotta contro Franco; tentò di costituire un battaglione (intitolato a Matteotti) e nel novembre dello stesso anno, attraverso le frequenze di Radio Barcellona, pronunciò uno storico discorso rivolto agli italiani antifascisti: | ||
: «È con questa speranza segreta che siamo accorsi in Ispagna. '''Oggi qui, domani in Italia'''. Fratelli, compagni italiani, ascoltate. È un volontario italiano che vi parla dalla Radio di Barcellona. Non prestate fede alle notizie bugiarde della stampa fascista, che dipinge i rivoluzionari spagnuoli come orde di pazzi sanguinari alla vigilia della sconfitta» <ref name="oggi">[http:// | : «È con questa speranza segreta che siamo accorsi in Ispagna. '''Oggi qui, domani in Italia'''. Fratelli, compagni italiani, ascoltate. È un volontario italiano che vi parla dalla Radio di Barcellona. Non prestate fede alle notizie bugiarde della stampa fascista, che dipinge i rivoluzionari spagnuoli come orde di pazzi sanguinari alla vigilia della sconfitta» <ref name="oggi">[https://web.archive.org/web/20110720150041/http://www.ossimoro.it/p23.htm Il discorso di Rosselli ''Oggi in Spagna, domani in Italia'']</ref>. | ||
Nella prima Brigata italiana, che in seguito prenderà il nome “Colonna Italiana Rosselli”, militarono pure gli anarchici [[Camillo Berneri]] e [[Umberto Marzocchi]]. In ''Carlo Rosselli e gli anarchici'', [[Umberto Marzocchi|Marzocchi]] sottolineò la ripprovazione di Rosselli verso i massacri subiti dagli [[Personalità anarchiche|anarchici]], soprattutto per colpa degli stalinisti: | Nella prima Brigata italiana, che in seguito prenderà il nome “Colonna Italiana Rosselli”, militarono pure gli anarchici [[Camillo Berneri]] e [[Umberto Marzocchi]]. In ''Carlo Rosselli e gli anarchici'', [[Umberto Marzocchi|Marzocchi]] sottolineò la ripprovazione di Rosselli verso i massacri subiti dagli [[Personalità anarchiche|anarchici]], soprattutto per colpa degli stalinisti: | ||
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== Collegamenti esterni == | == Collegamenti esterni == | ||
*[http://www.arivista.org/?nr=270&pag=40.htm Giellisti ed anarchici prima della guerra di Spagna], di [[Santi Fedele]] | *[http://www.arivista.org/?nr=270&pag=40.htm Giellisti ed anarchici prima della guerra di Spagna], di [[Santi Fedele]] | ||
*[http:// | *[https://web.archive.org/web/20110720150656/http://www.ossimoro.it/rosselli1.htm Carlo Rosselli di fronte al nazismo], di Nicola Tranfaglia | ||
*[ | *[https://web.archive.org/web/20110720150041/http://www.ossimoro.it/p23.htm ''Oggi in Spagna, domani in Italia''], discorso di Carlo Rosselli pronunciato alla radio di Barcellona il [[13 novembre]] [[1936]] | ||
[[Categoria:Rivoluzione spagnola|Rosselli, Carlo]] | [[Categoria:Rivoluzione spagnola|Rosselli, Carlo]] | ||
[[Categoria:Antifascisti|Rosselli, Carlo]] | [[Categoria:Antifascisti|Rosselli, Carlo]] |