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[[Image:SquatContrLogiqChacSoi.jpg|thumb|right|173px|Manifesto pro squat del sito francese [https://squat.net/fr/index.html Squat.net]]]Con il termine '''''squat''''' [der. di (to) squat «accovacciarsi» (a sua volta dal fr. ant. ''esquater'' «comprimere»), poi «occupare senza averne diritto»] si definisce l'occupazione senza il consenso del legittimo proprietario di un luogo (casa, fabbrica, terreno, ecc.) generalmente non abitato o del tutto abbandonato con la prospettiva di sistemarlo in una prospettiva abitativa, per fini culturali o anche lavorativi. Per estensione si intende anche lo stesso luogo fisico occupato.  
[[Image:SquatContrLogiqChacSoi.jpg|thumb|right|173px|Manifesto pro squat del sito francese [https://squat.net/fr/index.html Squat.net]]]Con il termine '''''squat''''' [der. di (to) squat «accovacciarsi» (a sua volta dal fr. ant. ''esquater'' «comprimere»), poi «occupare senza averne diritto»] si definisce l'occupazione senza il consenso del legittimo proprietario di un luogo (casa, fabbrica, terrenoecc.) generalmente non abitato o del tutto abbandonato con la prospettiva di sistemarlo in una prospettiva abitativa, per fini culturali o anche lavorativi. Per estensione si intende anche lo stesso luogo fisico occupato.  


Gli occupanti o '''''squatters''''' compiono queste azioni per due motivi principali: economici e/o politici. Generalmente queste azioni vengono compiute da movimenti vicini all'area anarchica, autonoma o comunque prossimi alla sinistra radicale.  
Gli occupanti o '''''squatters''''' compiono queste azioni per due motivi principali: economici e/o politici. Generalmente queste azioni vengono compiute da movimenti vicini all'area anarchica, autonoma o comunque prossimi alla sinistra radicale.  
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=== Storia (sintetica) paese per paese ===
=== Storia (sintetica) paese per paese ===


Il movimento ha avuto una forza significativa soprattutto in Europa ([[Germania]], [[Olanda]], [[Italia]], [[Francia]], [[Inghilterra]], [[Spagna]], paesi Scandinavi, ecc.). Gli squatters sono oggi ugualmente attivi in molti paesi dell'America Latina ([[Cile]], [[Argentina]], [[Brasile]], [[Colombia]], [[Venezuela]], ecc.), Nord America (USA, Canada, Messico) [[Australia]] ed Asia (India, Filippine, Taiwan, Thailandia, ecc.).  
Il movimento ha avuto una forza significativa soprattutto in Europa ([[Germania]], [[Olanda]], [[Italia]], [[Francia]], [[Inghilterra]], [[Spagna]], paesi Scandinaviecc.). Gli squatters sono oggi ugualmente attivi in molti paesi dell'America Latina ([[Cile]], [[Argentina]], [[Brasile]], [[Colombia]], [[Venezuela]]ecc.), Nord America (USA, Canada, Messico) [[Australia]] ed Asia (India, Filippine, Taiwan, Thailandiaecc.).  


====Europa====
====Europa====
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L'esperienza italiana del movimento cominciò invece nel gennaio degli "anni '70", quando a Milano alcune famiglie di orientamento anarchico per contrastare l'alienazione della vita metropolitana e la carenza di abitazioni cominciarono ad occupare case ed edifici abbandonati o sfitti. Contemporaneamente iniziarono anche le occupazioni di [[scuola|scuole]], università e soprattutto fabbriche, in cui furono avviati diversi progetti di [[autogestione]] molto interessanti e formativi. Si diffondono così in tutta la penisola i cosiddetti [[Centro Sociale Occupato Autogestito|C.S.O.A.]] che fungevano, e fungono ancora oggi, il compito di promuovere mezzi di [[controinformazione]] e lo sviluppo di [[controcultura|movimenti controculturali]] capaci di far emancipare le masse dalle direttive restrittive dei partiti istituzionali.  Un momento drammatico della storia degli squat italiani si verificò nel marzo del [[1998]], quando furono arrestati a Torino tre squatters [[NO TAV]] - [[Edoardo Massari]], [[Maria Soledad Rosas]] e [[Silvano Pelissero]] - con l'accusa di ecoterrorismo <ref name="sole">Si legga [[Sole, Baleno e Pelissero]]</ref>. Dopo il suicidio di "Baleno" (soprannome di [[Edoardo Massari]]) e Soledad, [[Silvano Pelissero]] fu processato ed assolto dalle accuse, in realtà apparse sin da subito infondate, di appartenenza al fantomatico gruppo terroristico dei "'''Lupi Grigi'''" <ref name="scarpe">[http://www.notavtorino.org/documenti-05/le_scarpe_dei_suicidi.pdf Le scarpe dei suicidi]</ref>.
L'esperienza italiana del movimento cominciò invece nel gennaio degli "anni '70", quando a Milano alcune famiglie di orientamento anarchico per contrastare l'alienazione della vita metropolitana e la carenza di abitazioni cominciarono ad occupare case ed edifici abbandonati o sfitti. Contemporaneamente iniziarono anche le occupazioni di [[scuola|scuole]], università e soprattutto fabbriche, in cui furono avviati diversi progetti di [[autogestione]] molto interessanti e formativi. Si diffondono così in tutta la penisola i cosiddetti [[Centro Sociale Occupato Autogestito|C.S.O.A.]] che fungevano, e fungono ancora oggi, il compito di promuovere mezzi di [[controinformazione]] e lo sviluppo di [[controcultura|movimenti controculturali]] capaci di far emancipare le masse dalle direttive restrittive dei partiti istituzionali.  Un momento drammatico della storia degli squat italiani si verificò nel marzo del [[1998]], quando furono arrestati a Torino tre squatters [[NO TAV]] - [[Edoardo Massari]], [[Maria Soledad Rosas]] e [[Silvano Pelissero]] - con l'accusa di ecoterrorismo <ref name="sole">Si legga [[Sole, Baleno e Pelissero]]</ref>. Dopo il suicidio di "Baleno" (soprannome di [[Edoardo Massari]]) e Soledad, [[Silvano Pelissero]] fu processato ed assolto dalle accuse, in realtà apparse sin da subito infondate, di appartenenza al fantomatico gruppo terroristico dei "'''Lupi Grigi'''" <ref name="scarpe">[http://www.notavtorino.org/documenti-05/le_scarpe_dei_suicidi.pdf Le scarpe dei suicidi]</ref>.


Come osservato, il movimento si estese rapidamente in tutto il continente soprattutto a causa della crisi abitativa legata alle speculazioni immobiliari. In [[Spagna]] ed [[Inghilterra]] in particolare, gli squatters si contraddistinsero sia come modello che come [[controcultura|progetto controculturale]], contribuendo così a dare al movimento un'identità propria attraverso simboli, [[musica]] ed [[estetica]] del tutto nuovi. In [[Gran Bretagna]], la vittoria alle elezioni del [[1979]] di Margaret Thatcher determinò il trionfo del [[liberismo]] più sfrenato che portò alla crescita dell'inflazione, della disoccupazione, della povertà e come logica conseguenza anche dei [[Senzatetto|senzatetto]]. Le occupazioni così aumentarono sotto spinta degli squatters, molti dei quali ideologicamente affini all'[[anarchismo]], al ribellismo e al [[punk]] che in quegli anni proprio nel paese si stava sviluppando. I [[punk]] (con la loro estetica) diventarono il simbolo della crisi sociale inglese, diventando una vera e propria icona per il colore dei loro capelli, le catene che portavano alla cintura, le spille sui giubbotti, ecc. Essi, in questo modo, denunciavano la crisi inglese, rivelando al mondo l'ingiustizia di un sistema che aveva fatto della dis[[eguaglianza]] il suo basamento. Gli squat divennero così il luogo fisico in cui questi giovani non solo trovavano rifugio, ma sperimentavano anche un modo alternativo di vivere. <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref>
Come osservato, il movimento si estese rapidamente in tutto il continente soprattutto a causa della crisi abitativa legata alle speculazioni immobiliari. In [[Spagna]] ed [[Inghilterra]] in particolare, gli squatters si contraddistinsero sia come modello che come [[controcultura|progetto controculturale]], contribuendo così a dare al movimento un'identità propria attraverso simboli, [[musica]] ed [[estetica]] del tutto nuovi. In [[Gran Bretagna]], la vittoria alle elezioni del [[1979]] di Margaret Thatcher determinò il trionfo del [[liberismo]] più sfrenato che portò alla crescita dell'inflazione, della disoccupazione, della povertà e come logica conseguenza anche dei [[Senzatetto|senzatetto]]. Le occupazioni così aumentarono sotto spinta degli squatters, molti dei quali ideologicamente affini all'[[anarchismo]], al ribellismo e al [[punk]] che in quegli anni proprio nel paese si stava sviluppando. I [[punk]] (con la loro estetica) diventarono il simbolo della crisi sociale inglese, diventando una vera e propria icona per il colore dei loro capelli, le catene che portavano alla cintura, le spille sui giubbottiecc. Essi, in questo modo, denunciavano la crisi inglese, rivelando al mondo l'ingiustizia di un sistema che aveva fatto della dis[[eguaglianza]] il suo basamento. Gli squat divennero così il luogo fisico in cui questi giovani non solo trovavano rifugio, ma sperimentavano anche un modo alternativo di vivere. <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref>
[[File:Ungdomshuset.jpg|right|200 px|thumb|Facciata di [[Ungdomshuset]] (Danimarca)]]
[[File:Ungdomshuset.jpg|right|200 px|thumb|Facciata di [[Ungdomshuset]] (Danimarca)]]
Nella misura in cui le occupazioni si diffondevano, lo [[Stato]] decise di adottare misure legislative repressive nel tentativo di frenare l'ascesa del movimento. Una dei più importanti fu il ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Squatting_in_England_and_Wales#Criminal_Justice_and_Public_Order_Act_1994 Criminal Justice and Public Order Act]'' del [[1994]], che nel paragrafo 6 introduceva specifiche norme (comprendenti anche l'arresto) contro gli squatters che non accettavano determinate condizioni imposte dall'[[autorità]].
Nella misura in cui le occupazioni si diffondevano, lo [[Stato]] decise di adottare misure legislative repressive nel tentativo di frenare l'ascesa del movimento. Una dei più importanti fu il ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Squatting_in_England_and_Wales#Criminal_Justice_and_Public_Order_Act_1994 Criminal Justice and Public Order Act]'' del [[1994]], che nel paragrafo 6 introduceva specifiche norme (comprendenti anche l'arresto) contro gli squatters che non accettavano determinate condizioni imposte dall'[[autorità]].
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Uno dei meccanismi di difesa e resistenza degli squatters fu la creazione di assemblee regionali di okupas, costituita da delegati dei vari centri sociali di una città. L'obiettivo era quello di confrontarsi e trovare soluzioni comuni ai vari problemi che via via si presentavano. Una delle assemblee più rappresentative fu l'«Asamblea del Movimiento Okupa de Barcelona». Proprio la città catalana viene oggi considerata la «capitale okupa» della Spagna a causa della gran quantità di centri sociali esistenti ed è per questo paragonata ad Amsterdam e Milano, due delle città europee più importanti del movimento squatters.
Uno dei meccanismi di difesa e resistenza degli squatters fu la creazione di assemblee regionali di okupas, costituita da delegati dei vari centri sociali di una città. L'obiettivo era quello di confrontarsi e trovare soluzioni comuni ai vari problemi che via via si presentavano. Una delle assemblee più rappresentative fu l'«Asamblea del Movimiento Okupa de Barcelona». Proprio la città catalana viene oggi considerata la «capitale okupa» della Spagna a causa della gran quantità di centri sociali esistenti ed è per questo paragonata ad Amsterdam e Milano, due delle città europee più importanti del movimento squatters.
L'esperienza spagnola si manifestò, similmente all'[[Inghilterra]], con la diffusione della subcultura [[punk]] e di molto materiale cartaceo (riviste, libri, fanzine, ecc.) <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref>.
L'esperienza spagnola si manifestò, similmente all'[[Inghilterra]], con la diffusione della subcultura [[punk]] e di molto materiale cartaceo (riviste, libri, fanzineecc.) <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref>.


Gli squatters non sono presenti solamente nei paesi appena citati, ma anche in numerosi altri, come per esempio in Danimarca, dove sono presenti due celebri squat: il primo è la comunità di [[Christiania]], un vero e proprio quartiere-occupato fondato nel [[1971]] sul sito di una zona militare abbandonata; il secondo è lo storico centro sociale [[Ungdomshuset]], che fu sfrattato nel [[2007]] dopo una lunga battaglia con le forze dell'ordine.  
Gli squatters non sono presenti solamente nei paesi appena citati, ma anche in numerosi altri, come per esempio in Danimarca, dove sono presenti due celebri squat: il primo è la comunità di [[Christiania]], un vero e proprio quartiere-occupato fondato nel [[1971]] sul sito di una zona militare abbandonata; il secondo è lo storico centro sociale [[Ungdomshuset]], che fu sfrattato nel [[2007]] dopo una lunga battaglia con le forze dell'ordine.  
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Negli [[Stati Uniti]] e [[Canada]], il movimento squatters ha subito principalmente l'influenza inglese, imitandone le caratteristiche legate alla subcultura [[punk]] e alla sua [[estetica]], quantunque in Nord America si siano sviluppati elementi politici ed economici specifici. Negli States le leggi anti-squatting variano da stato a stato e da città a città. Generalmente l'occupazione illegale di edifici non è tollerata, se si esclude alcune eccezioni, come quando nel [[2002]] l'amministrazione di New York accettò l'occupazione di undici edifici nel Lower East Side ad opera di un gruppo non-profit, a patto che gli appartamenti venissero effettivamente affidati a famiglie a basso reddito.  
Negli [[Stati Uniti]] e [[Canada]], il movimento squatters ha subito principalmente l'influenza inglese, imitandone le caratteristiche legate alla subcultura [[punk]] e alla sua [[estetica]], quantunque in Nord America si siano sviluppati elementi politici ed economici specifici. Negli States le leggi anti-squatting variano da stato a stato e da città a città. Generalmente l'occupazione illegale di edifici non è tollerata, se si esclude alcune eccezioni, come quando nel [[2002]] l'amministrazione di New York accettò l'occupazione di undici edifici nel Lower East Side ad opera di un gruppo non-profit, a patto che gli appartamenti venissero effettivamente affidati a famiglie a basso reddito.  


La presa di possesso di edifici non abitati può essere a scopo abitativo oppure per dar vita ai cosiddetti [[centri sociali]]. Organizzazioni assai attive nel primo senso sono, negli USA, gruppi come ''Association of Community Organizations for Reform Now'' («Associazione di Organizzazioni comunitari per le riforme adesso»), ''Take Back the Land'' («Riprendiamoci la terra») e ''Homes not Jails'' («Case non carceri»). In una chiave maggiormente contestaria e/o culturale operano invece i gruppi legati all'[[anarchismo]], al [[punk]], ai movimenti artistici [[controcultura|controculturali]], ecc.
La presa di possesso di edifici non abitati può essere a scopo abitativo oppure per dar vita ai cosiddetti [[centri sociali]]. Organizzazioni assai attive nel primo senso sono, negli USA, gruppi come ''Association of Community Organizations for Reform Now'' («Associazione di Organizzazioni comunitari per le riforme adesso»), ''Take Back the Land'' («Riprendiamoci la terra») e ''Homes not Jails'' («Case non carceri»). In una chiave maggiormente contestaria e/o culturale operano invece i gruppi legati all'[[anarchismo]], al [[punk]], ai movimenti artistici [[controcultura|controculturali]]ecc.


In Canada gli squat più importanti sono ''Woodward's Squat'' a Vancouver (2002), ''Infirmary Squat'' ad Halifax (2002), Pope Squat a Toronto (2002), Seven Year Squat ad Ottawa (2002), Water Street Squat a Peterborough (2003) a North Star hotel a Vancouver (2006). La ''Peterborough Coalition Against Poverty'' (PCAP) ha pubblicamente occupato 1130 edifici.
In Canada gli squat più importanti sono ''Woodward's Squat'' a Vancouver (2002), ''Infirmary Squat'' ad Halifax (2002), Pope Squat a Toronto (2002), Seven Year Squat ad Ottawa (2002), Water Street Squat a Peterborough (2003) a North Star hotel a Vancouver (2006). La ''Peterborough Coalition Against Poverty'' (PCAP) ha pubblicamente occupato 1130 edifici.
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Gli squatter sono un movimento eterogeneo nel quale convivono uomini e donne di età, gruppi sociali e livelli di istruzione differenti.  Molti di loro sono giovani che hanno trovato nello squat non solo un posto dove vivere ma anche l'opportunità di costruire uno spazio sociale diverso, con proprie norme, costumi e colori. In caso di occupazione a scopo abitativo, si tenderà a dar vita ad un posto tranquillo, senza interazioni particolari con l'ambiente circostante. Al contrario, in caso di creazione di un [[Centro Sociale Occupato Autogestito]], l'occupazione diventerà uno spazio aperto per lo svolgimento di attività culturali, artistiche e politico-sociali, anche se potrà avere ugualmente una funzione abitativa.
Gli squatter sono un movimento eterogeneo nel quale convivono uomini e donne di età, gruppi sociali e livelli di istruzione differenti.  Molti di loro sono giovani che hanno trovato nello squat non solo un posto dove vivere ma anche l'opportunità di costruire uno spazio sociale diverso, con proprie norme, costumi e colori. In caso di occupazione a scopo abitativo, si tenderà a dar vita ad un posto tranquillo, senza interazioni particolari con l'ambiente circostante. Al contrario, in caso di creazione di un [[Centro Sociale Occupato Autogestito]], l'occupazione diventerà uno spazio aperto per lo svolgimento di attività culturali, artistiche e politico-sociali, anche se potrà avere ugualmente una funzione abitativa.
[[Image:Cache_1003080512.jpg|280 px|thumb|left|Storico simbolo dello squat [[Villa Panico]] e del [[M.A.F.]]]]
[[Image:Cache_1003080512.jpg|280 px|thumb|left|Storico simbolo dello squat [[Villa Panico]] e del [[M.A.F.]]]]
Alla sua nascita, il movimento squatter rivendicò il proprio [[controcultura|carattere controculturale]], dal momento che cercava negli edifici occupati non solo spazi dove vivere, ma anche un luogo da cui partire per sviluppare attività volte a combattere le norme culturali dominanti. L''''[[autogestione]]''' di questi spazi pubblici o privati  (stabili abbandonati, ex fabbriche, ville, case sfitte, ecc.) è l'elemento cardine intorno a cui ruota la gestione dello squat, dal momento che proprio questo è il grimaldello per contestare e indebolire il sistema sociale dominante.  
Alla sua nascita, il movimento squatter rivendicò il proprio [[controcultura|carattere controculturale]], dal momento che cercava negli edifici occupati non solo spazi dove vivere, ma anche un luogo da cui partire per sviluppare attività volte a combattere le norme culturali dominanti. L''''[[autogestione]]''' di questi spazi pubblici o privati  (stabili abbandonati, ex fabbriche, ville, case sfitteecc.) è l'elemento cardine intorno a cui ruota la gestione dello squat, dal momento che proprio questo è il grimaldello per contestare e indebolire il sistema sociale dominante.  


L'occupazione autogestita - senza scopo di lucro, senza fini commerciali, senza mire partitiche - è necessaria anche per liberare certi spazi dall'influenza delle istituzioni e dei partiti. Gli squatter così forniscono gli strumenti per invertire i principi fondanti la cultura dominante, dimostrando che al modello gerarchico che ci viene imposto esistono alternative fondate sull'orizzontalità delle relazioni. L'occupazione di un edificio è in verità una liberazione, dal momento che questa comporta l'apertura dello spazio al pubblico, ovvero lo squat diviene di fatto proprietà della comunità stessa. A tal proposito, spesso gli squatters sviluppano progetti legati anche alla diffusione di materiale di [[controinformazione]] o controculturale, sganciati ovviamente dalle logiche del profitto [[capitalismo|capitalistico]]. Gli [[infoshop]] sono un classico esempio di questi progetti.
L'occupazione autogestita - senza scopo di lucro, senza fini commerciali, senza mire partitiche - è necessaria anche per liberare certi spazi dall'influenza delle istituzioni e dei partiti. Gli squatter così forniscono gli strumenti per invertire i principi fondanti la cultura dominante, dimostrando che al modello gerarchico che ci viene imposto esistono alternative fondate sull'orizzontalità delle relazioni. L'occupazione di un edificio è in verità una liberazione, dal momento che questa comporta l'apertura dello spazio al pubblico, ovvero lo squat diviene di fatto proprietà della comunità stessa. A tal proposito, spesso gli squatters sviluppano progetti legati anche alla diffusione di materiale di [[controinformazione]] o controculturale, sganciati ovviamente dalle logiche del profitto [[capitalismo|capitalistico]]. Gli [[infoshop]] sono un classico esempio di questi progetti.
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