Umanità Nova: differenze tra le versioni

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=== I primi anni ===
=== I primi anni ===
[[Image:UN1.jpg|thumb|300px|left|Prima pagina del primo numero di ''Umanità Nova'' del [[26 febbraio|26]]-[[27 febbraio]] [[1920]].]]  
[[Image:UN1.jpg|thumb|500px|left|Prima pagina del primo numero di ''Umanità Nova'' del [[26 febbraio|26]]-[[27 febbraio]] [[1920]].]]  
[[File:N Giacomelli2.jpg|miniatura|200px|[[Nella Giacomelli]]]]
[[File:N Giacomelli2.jpg|miniatura|200px|[[Nella Giacomelli]]]]
[[File:Ettore Molinari.JPG|miniatura|200px|[[Ettore Molinari]]]]
[[File:Ettore Molinari.JPG|miniatura|200px|[[Ettore Molinari]]]]
[[File:Damiani2.jpg|miniatura|200px|left|[[Gigi Damiani]]]]
[[File:Damiani2.jpg|miniatura|200px|200px|[[Gigi Damiani]]]]
La storia di ''Umanità Nova'' comincia nel [[1909]], quando a [[Ettore Molinari]] e [[Nella Giacomelli]] viene l'idea di trasformare in giornale quotidiano il pamphlet ''[[La Protesta Umana]]''. Nel [[1911]], durante un convegno nazionale, il Fascio Comunista Anarchico di Roma propone un organo nazionale che sia portavoce del [[movimento anarchico]], che sta tornando a rafforzarsi in [[Italia]]. <ref>Franco Schirone, ''Cronache Anarchiche'', Zero in Condotta, 2010, p. 17.</ref> Nell'aprile del [[1919]], a Firenze, in un convegno nazionale che vede partecipare gran parte delle forze [[anarchiche]] italiane, sia di parte [[organizzativa]] che [[antiorganizzativa]], si conviene sulla necessità di stringersi in una unione: l'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]]. La stampa viene indicata come uno dei punti cardine <ref>Franco Schirone, ''Cronache Anarchiche'', Zero in Condotta, 2010, p. 19.</ref>; in questo frangente [[Ettore Molinari]] e [[Nella Giacomelli]] propongono un quotidiano nazionale ed insieme a [[Emilio Spinaci]] ottengono il via libera per verificare le possibilità concrete di realizzare un quotidiano di tutti gli [[anarchici]] e cominciare a raccogliere fondi. Il nome ''Umanità Nova'' viene dato dalla stessa [[Nella Giacomelli|Giacomelli]] che spiega:
La storia di ''Umanità Nova'' comincia nel [[1909]], quando a [[Ettore Molinari]] e [[Nella Giacomelli]] viene l'idea di trasformare in giornale quotidiano il pamphlet ''[[La Protesta Umana]]''. Nel [[1911]], durante un convegno nazionale, il Fascio Comunista Anarchico di Roma propone un organo nazionale che sia portavoce del [[movimento anarchico]], che sta tornando a rafforzarsi in [[Italia]]. <ref>Franco Schirone, ''Cronache Anarchiche'', Zero in Condotta, 2010, p. 17.</ref> Nell'aprile del [[1919]], a Firenze, in un convegno nazionale che vede partecipare gran parte delle forze [[anarchiche]] italiane, sia di parte [[organizzativa]] che [[antiorganizzativa]], si conviene sulla necessità di stringersi in una unione: l'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]]. La stampa viene indicata come uno dei punti cardine <ref>Franco Schirone, ''Cronache Anarchiche'', Zero in Condotta, 2010, p. 19.</ref>; in questo frangente [[Ettore Molinari]] e [[Nella Giacomelli]] propongono un quotidiano nazionale ed insieme a [[Emilio Spinaci]] ottengono il via libera per verificare le possibilità concrete di realizzare un quotidiano di tutti gli [[anarchici]] e cominciare a raccogliere fondi. Il nome ''Umanità Nova'' viene dato dalla stessa [[Nella Giacomelli|Giacomelli]] che spiega:


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