Umanità Nova: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
Riga 39: Riga 39:


=== La rinascita nel mondo ===
=== La rinascita nel mondo ===
Terminata, forzatamente, l'esperienza italiana, ''Umanità Nova'' rinasce negli [[USA]] (Brooklyn) nel [[1924]]-[[1925]]. <ref>[[Leonardo Bettini]], ''Bibliografia dell'anarchismo'', crescita politica editrice, Firenze, 1976, p. 216.</ref> Vengono pubblicati 18 numeri con direttore [[Maris Baldini]], pubblicista. La lotta al [[fascismo]] e la campagna per la liberazione di [[Sacco e Vanzetti]] rappresentano altri due aspetti di cui ''Umanità Nova'' si fa fortemente carico. Numerosi gli interventi con articoli ed analisi sulla situazione italiana e sul ruolo degli [[anarchici]] in questa fase: importanti ed interessanti alcuni scritti di Camillo da Lodi (pseudonimo di [[Camillo Berneri]]), [[Armando Borghi]] e, tra gli altri, [[Luigi Fabbri]]. L'edizione americana del giornale trova subito un largo consenso nella numerosa colonia degli esuli, ne è prova il completo esaurimento delle copie già dai primi numeri. Due numeri unici di ''Umanità Nova'' vengono pubblicati in [[Argentina]] (Buenos Aires) nel [[1930]] e nel [[1932]]. <ref>[[Leonardo Bettini]], ''Bibliografia dell'anarchismo'', crescita politica editrice, Firenze, 1976, p. 25.</ref> Dal [[20 ottobre]] [[1932]] al [[15 aprile]] [[1933]], a Puteaux <ref>[[Leonardo Bettini]], ''Bibliografia dell'anarchismo'', crescita politica editrice, Firenze, 1976, p. 134.</ref>, vengono pubblicati 10 numeri di ''Umanità Nova'': [[Camillo Berneri]] ed [[Antonio Cieri]], e con loro numerosi esuli [[libertari]], sono gli artefici della rinascita del giornale, quindicinale, che vive alterne vicende legate alla [[repressione]] del foglio da parte delle autorità francesi. Il respiro internazionale di ''Umanità Nova'' abbraccia soprattutto la [[Russia]] e la [[Spagna]]. In una nuova condizione sociale ed in una nuova fase, ''Umanità Nova'' nasce con la volontà di essere un giornale con orizzonti internazionali che apra una finestra sulle lotte operaie in ogni paese. I primi mesi del [[1933]] è denso di avvenimenti d'importanza internazionale. A gennaio avviene una rivolta [[anarchica]] in [[Spagna]] che si conclude con l'arresto, la tortura e l'assassinio dei rivoltosi della [[Federazione Anarchica Iberica]]; al tempo stesso ([[30 gennaio]]) in Germania Hitler va al potere con conseguenti imbavagliamento della stampa, restrizione della libertà d'associazione e [[repressione]] degli oppositori. In un momento così importante e delicato della vita sociale, ''Umanità Nova'', in esilio, è costretta ancora una volta a cessare le pubblicazioni per ordine dell'autorità francese. La protesta vive tre soli numeri: l'ultimo porta la data del [[28 marzo]] [[1933]]. Il giornale riapparirà, coronando anche il sogno di [[Camillo Berneri]], clandestino in [[Italia]] nel [[1943]].  
[[File:Camillo_Berneri_2.jpg|miniatura|200px|left|[[Camillo Berneri]]]]
[[File:Luigi Fabbri.jpg|miniatura|200px|[[Luigi Fabbri]]]]
Terminata, forzatamente, l'esperienza italiana, ''Umanità Nova'' rinasce negli [[USA]] (Brooklyn) nel [[1924]]-[[1925]]. <ref>[[Leonardo Bettini]], ''Bibliografia dell'anarchismo'', crescita politica editrice, Firenze, 1976, p. 216.</ref> Vengono pubblicati 18 numeri con direttore [[Maris Baldini]], pubblicista. La lotta al [[fascismo]] e la campagna per la liberazione di [[Sacco e Vanzetti]] rappresentano altri due aspetti di cui ''Umanità Nova'' si fa fortemente carico. Numerosi gli interventi con articoli ed analisi sulla situazione italiana e sul ruolo degli [[anarchici]] in questa fase: importanti ed interessanti alcuni scritti di Camillo da Lodi (pseudonimo di [[Camillo Berneri]]), [[Armando Borghi]] e, tra gli altri, [[Luigi Fabbri]]. L'edizione americana del giornale trova subito un largo consenso nella numerosa colonia degli esuli, ne è prova il completo esaurimento delle copie già dai primi numeri. Due numeri unici di ''Umanità Nova'' vengono pubblicati in [[Argentina]] (Buenos Aires) nel [[1930]] e nel [[1932]]. <ref>[[Leonardo Bettini]], ''Bibliografia dell'anarchismo'', crescita politica editrice, Firenze, 1976, p. 25.</ref> Dal [[20 ottobre]] [[1932]] al [[15 aprile]] [[1933]], a Puteaux <ref>[[Leonardo Bettini]], ''Bibliografia dell'anarchismo'', crescita politica editrice, Firenze, 1976, p. 134.</ref>, vengono pubblicati 10 numeri di ''Umanità Nova'': [[Camillo Berneri]] ed [[Antonio Cieri]], e con loro numerosi esuli [[libertari]], sono gli artefici della rinascita del giornale, quindicinale, che vive alterne vicende legate alla [[repressione]] del foglio da parte delle autorità francesi. Il respiro internazionale di ''Umanità Nova'' abbraccia soprattutto la [[Russia]] e la [[Spagna]]. In una nuova condizione sociale ed in una nuova fase, ''Umanità Nova'' nasce con la volontà di essere un giornale con orizzonti internazionali che apra una finestra sulle lotte operaie in ogni paese. I primi mesi del [[1933]] è denso di avvenimenti d'importanza internazionale. A gennaio avviene una rivolta [[anarchica]] in [[Spagna]] che si conclude con l'arresto, la tortura e l'assassinio dei rivoltosi della [[Federazione Anarchica Iberica]]; al tempo stesso ([[30 gennaio]]) in Germania Hitler va al potere con conseguenti imbavagliamento della stampa, restrizione della libertà d'associazione e [[repressione]] degli oppositori. In un momento così importante e delicato della vita sociale, ''Umanità Nova'', in esilio, è costretta ancora una volta a cessare le pubblicazioni per ordine dell'autorità francese. La protesta vive tre soli numeri: l'ultimo porta la data del [[28 marzo]] [[1933]]. Il giornale riapparirà, coronando anche il sogno di [[Camillo Berneri]], clandestino in [[Italia]] nel [[1943]].


=== La seconda guerra mondiale e la Resistenza ===
=== La seconda guerra mondiale e la Resistenza ===
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione