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=== L'affare di Londra, i favori ai fratelli e il petrolio angolano === | === L'affare di Londra, i favori ai fratelli e il petrolio angolano === | ||
L'amicizia tra il papa e il cardinale Becciu ha cominciato a incrinarsi quando la magistratura vaticana ha iniziato a indagare sull'acquisto, avvenuto nel [[2014]], di un palazzo a Londra, al civico 80 di Sloane Avenue <ref>[https://www.corriere.it/cronache/19_novembre_16/londra-progetto-vaticanoper-palazzo-scandalo-29f46aee-08b7-11ea-bebc-dc68b9227425.shtml Londra, il progetto del Vaticano per il palazzo dello scandalo]</ref>, un antico magazzino di Harrods del [[1911]], per 300 milioni di euro contro un valore dell'immobile molto inferiore. Le indagini su quell'investimento portarono alla luce movimenti strani anche sulla cassa della sezione Affari Generali della Segreteria di Stato, che gestisce, tra l'altro, anche i soldi dell'Obolo di San Pietro e che è stimata attorno ai settecento milioni di euro. Emersero pure finanziamenti che, secondo gli inquirenti, a vario titolo, Angelo Becciu aveva fatto arrivare ai suoi familiari, i fratelli Tonino, Mario e Francesco, dal [[2013]]. In particolare, secondo gli inquirenti, Becciu aveva dato centomila euro alla Cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di Ozieri, in provincia di Sassari, in Sardegna, e guidata da suo fratello Tonino che già, secondo le voci, era stato beneficiato dall'alto prelato di centinaia di migliaia di euro per ammodernare un forno e ampliare la sua attività. Poi gli inquirenti contestano al cardinale un accordo per mettere lo stemma di Caritas Roma sopra le bottigliette di birra artigianale Pollicino prodotte dalla società Angel's, di cui è amministratore il fratello Mario, in cambio di donazioni alla stessa Caritas del 5% del fatturato, cosa che avrebbe consentito all'azienda notevoli benefici fiscali. E anche di avere commissionato all'altro fratello Francesco lavori di falegnameria, porte e finestre, quando era nunzio apostolico in Angola e a Cuba. Quando il papa è stato informato di tutto questo la fiducia verso colui che credeva l'amico più sincero è crollata. | L'amicizia tra il papa e il cardinale Becciu ha cominciato a incrinarsi quando la magistratura vaticana ha iniziato a indagare sull'acquisto, avvenuto nel [[2014]], di un palazzo a Londra, al civico 80 di Sloane Avenue <ref>''[https://www.corriere.it/cronache/19_novembre_16/londra-progetto-vaticanoper-palazzo-scandalo-29f46aee-08b7-11ea-bebc-dc68b9227425.shtml Londra, il progetto del Vaticano per il palazzo dello scandalo]''</ref>, un antico magazzino di Harrods del [[1911]], per 300 milioni di euro contro un valore dell'immobile molto inferiore. Le indagini su quell'investimento portarono alla luce movimenti strani anche sulla cassa della sezione Affari Generali della Segreteria di Stato, che gestisce, tra l'altro, anche i soldi dell'Obolo di San Pietro e che è stimata attorno ai settecento milioni di euro. Emersero pure finanziamenti che, secondo gli inquirenti, a vario titolo, Angelo Becciu aveva fatto arrivare ai suoi familiari, i fratelli Tonino, Mario e Francesco, dal [[2013]]. In particolare, secondo gli inquirenti, Becciu aveva dato centomila euro alla Cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di Ozieri, in provincia di Sassari, in Sardegna, e guidata da suo fratello Tonino che già, secondo le voci, era stato beneficiato dall'alto prelato di centinaia di migliaia di euro per ammodernare un forno e ampliare la sua attività. Poi gli inquirenti contestano al cardinale un accordo per mettere lo stemma di Caritas Roma sopra le bottigliette di birra artigianale Pollicino prodotte dalla società Angel's, di cui è amministratore il fratello Mario, in cambio di donazioni alla stessa Caritas del 5% del fatturato, cosa che avrebbe consentito all'azienda notevoli benefici fiscali. E anche di avere commissionato all'altro fratello Francesco lavori di falegnameria, porte e finestre, quando era nunzio apostolico in Angola e a Cuba. Quando il papa è stato informato di tutto questo la fiducia verso colui che credeva l'amico più sincero è crollata. | ||
=== Le rete di banchieri e affaristi attorno a Becciu === | === Le rete di banchieri e affaristi attorno a Becciu === | ||
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=== La dama del cardinale e i fondi alla società slovena === | === La dama del cardinale e i fondi alla società slovena === | ||
Ad aggravare la posizione di Becciu è intervenuta la vicenda della «superconsulente vaticana» Cecilia Marogna <ref>[https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_07/cecilia-marogna-bonifici-cardinale-becciu-usata-come-pacco-bomba-fondi-mai-fatto-fattura-9295d9f4-0805-11eb-a1db-10b0d3200beb.shtml Cecilia Marogna e i bonifici del cardinale Becciu: «Usata come un pacco bomba. I fondi? Mai fatto una fattura»]</ref>, alla quale Becciu ha fatto bonificare tramite monsignor Perlasca 500.000 euro per non meglio precisate «missioni diplomatiche» in Africa, al fine di evitare i rischi di attentati a Nunziature e Missioni. Soldi fluiti sui conti Unicredit di una società slovena la cui attività appare quanto meno opaca. | Ad aggravare la posizione di Becciu è intervenuta la vicenda della «superconsulente vaticana» Cecilia Marogna <ref>''[https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_07/cecilia-marogna-bonifici-cardinale-becciu-usata-come-pacco-bomba-fondi-mai-fatto-fattura-9295d9f4-0805-11eb-a1db-10b0d3200beb.shtml Cecilia Marogna e i bonifici del cardinale Becciu: «Usata come un pacco bomba. I fondi? Mai fatto una fattura»]''</ref>, alla quale Becciu ha fatto bonificare tramite monsignor Perlasca 500.000 euro per non meglio precisate «missioni diplomatiche» in Africa, al fine di evitare i rischi di attentati a Nunziature e Missioni. Soldi fluiti sui conti Unicredit di una società slovena la cui attività appare quanto meno opaca. | ||
== Privilegi ecclesiastici del XXI secolo == | == Privilegi ecclesiastici del XXI secolo == |