Michel Onfray: differenze tra le versioni

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Michel Onfray, riprendendo il concetto di «'''anarchia positiva'''» di [[Proudhon]], indica una strada terza rispetto all'«'''anarchia del risentimento'''», ben analizzata da [[Nietzsche]] (vedi [[nichilismo]] ed [[anarco-nichilismo]]) e l'«'''anarchia dell'[[utopia]]'''», cioè «quella che vuole realizzare il paradiso in terra»: si tratta di una «pratica da vivere», in altre parole «il [[libertario]] è tale solo per quello che fa concretamente nel corso della sua vita».
Michel Onfray, riprendendo il concetto di «'''anarchia positiva'''» di [[Proudhon]], indica una strada terza rispetto all'«'''anarchia del risentimento'''», ben analizzata da [[Nietzsche]] (vedi [[nichilismo]] ed [[anarco-nichilismo]]) e l'«'''anarchia dell'[[utopia]]'''», cioè «quella che vuole realizzare il paradiso in terra»: si tratta di una «pratica da vivere», in altre parole «il [[libertario]] è tale solo per quello che fa concretamente nel corso della sua vita».
Nel delineare il contenuto dell'«anarchia positiva» Onfray raccoglie alcune importanti lezioni offerte dalla storia del pensiero [[anarchico]]:
*Lezione di [[William Godwin]]: aspirare a una comunità ideale che funga da base per ogni proposta [[anarchica]], nella quale sparisca qualunque autorità discesa dal cielo delle idee a favore di un'autorità immanente, scelta, contrattuale e liberamente accettata.
*Lezione di [[Pierre-Joseph Proudhon]]: aderire a un pragmatismo libertario che non si determini in relazione a un ideale platonico o [[hegeliano]], ma che tenga conto della pura e semplice realtà terrena.
*Lezione di [[Max Stirner]]: costruire, a partire da una «unione degli egoisti», una forza che demoltiplichi la potenza dell'Unico e funga da cavallo di Troia per riuscire a operare nella realtà del momento.
*Lezione di [[Louise Michel]]: sperimentare la giustizia come una forza viscerale in grado di mettere in moto il pensiero e l'azione.
*Lezione di [[Charles Fourier]]: costituire microcomunità libertarie, edificare [[falansteri]] postmoderni concepiti come altrettanti laboratori che permettano agli [[anarchici]] (secondo l'eccellente
formula di [[Henri Bergson]]) «di pensare da uomo d'azione e di agire da uomo di pensiero», per non accontentarsi della [[kantiana]] purezza di ideali che non sono mai figli dell'azione concreta.
*Lezione di [[Michail Bakunin]]: diffidare come della peste non solo del potere ma anche di chi lo esercita, compresi coloro che si dichiarano [[anarchici]], perché il potere corrompe chiunque ne dispone, senza alcuna eccezione.
*Lezione di [[Pëtr Kropotkin]]: sviluppare la sublime tendenza al mutuo appoggio, alla [[solidarietà]] che esiste tra gli animali e quindi anche tra gli uomini.
*Lezione di [[Henry David Thoreau]]: riprendere l'imperativo categorico libertario di [[Étienne de La Boétie]], a riprova dell'immensa efficacia della disobbedienza civile.
*Lezione di [[Elisée Reclus]]: non confondere l'uso politico di una scoperta scientifica con la verità intrinseca di tale scoperta, perché in sé la scienza non è né buona né cattiva.
*Lezione di [[Sébastien Faure]]: investire nella [[pedagogia libertaria]], nell'istruzione popolare, nell'impresa di formare le coscienze e le intelligenze [[anarchiche]].
*Lezione di [[Alexandre Marius Jacob]]: celebrare l'[[illegalismo|illegalità]] della riappropriazione individuale quando questa si propone di redistribuire la ricchezza ai poveri.
*Lezione di [[Zo d'Axa]]: essere [[anarchici]] fuori dell'[[anarchia]].
*Lezione di [[Emile Pouget]]: legittimare il [[sabotaggio]] quando questo viene utilizzato come uno strumento per migliorare la condizione dei lavoratori.
*Lezione di [[Emile Armand]]: esigere per il corpo il diritto al piacere dato che la [[rivoluzione]] riguarda anche le relazioni sessuate.
*Lezione degli [[anarco-sindacalisti]]: pensare la dottrina come un prodotto dell'azione.
*Lezione di [[Nestor Machno]]: costruire l'indispensabile disciplina per tacito accordo e libero assenso.
*Lezione di [[Fernand Pelloutier]]: raggiungere una «cultura del sé».
*Lezione di [[Voline]]: perseguire la sintesi della diversità libertaria, nella fattispecie della corrente [[anarco-sindacalista]], di quella [[anarco-comunismo|comunista-libertaria]]
e di quella [[anarco-individualismo|individualista]].
*Lezione di [[Errico Malatesta]]: affermare in modo chiaro e determinato che il conseguimento del fine [[rivoluzionario]] [[libertario]] non giustifica mai il ricorso a mezzi autoritari.
*Lezione di [[Han Ryner]] e di [[Manuel Devaldes]]: eleggere l'[[individuo]] a misura dell'ideale [[anarchico]].
*Lezione di [[Emma Goldman]]: integrare nell'[[anarchismo]] l'approccio edonista.
*Lezione di [[Louis Lecoin]]: vivere anarchicamente rifacendosi al plurisecolare principio del vivere filosoficamente elaborato dai pensatori greco-romani.


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