66 506
contributi
K2 (discussione | contributi) |
K2 (discussione | contributi) |
||
Riga 15: | Riga 15: | ||
Lev Chernyi vi è molto attivo. Nella notte tra l'[[11 aprile|11]] e il [[12 aprile]] [[1918]], la Ceka attacca l'edificio della Federazione di Mosca, le Guardie nere oppongono una resistenza armata. Una quarantina di anarchici vengono uccisi o feriti e circa 500 arrestati e imprigionati. Lo stesso anno, Lev Tcherny partecipa alla creazione di un gruppo clandestino e si unisce, l'anno successivo, agli a«narchici clandestini» (''Anarkhisty podpol'ia''), fondati da [[Casimir Kovalevitch]], membro del sindacato dei ferrovieri di Mosca, e dall'anarchico ucraino [[Petr Sobolev]]. | Lev Chernyi vi è molto attivo. Nella notte tra l'[[11 aprile|11]] e il [[12 aprile]] [[1918]], la Ceka attacca l'edificio della Federazione di Mosca, le Guardie nere oppongono una resistenza armata. Una quarantina di anarchici vengono uccisi o feriti e circa 500 arrestati e imprigionati. Lo stesso anno, Lev Tcherny partecipa alla creazione di un gruppo clandestino e si unisce, l'anno successivo, agli a«narchici clandestini» (''Anarkhisty podpol'ia''), fondati da [[Casimir Kovalevitch]], membro del sindacato dei ferrovieri di Mosca, e dall'anarchico ucraino [[Petr Sobolev]]. | ||
[[File:Aaron fanya | [[File:Aaron fanya.jpg|right|250px|thumb|[[Aaron Baron|Aaron Baron]] e sua moglie [[Fanya Baron|Fanya]]]] | ||
La [[repressione]] bolscevica non si attenua, e sette insorti vengono ancora assassinati a Kharkov, il [[17 giugno]] [[1919]]. | La [[repressione]] bolscevica non si attenua, e sette insorti vengono ancora assassinati a Kharkov, il [[17 giugno]] [[1919]]. | ||
Gli “Anarchici clandestini”, raggiunti da alcuni socialrivoluzionari di sinistra, fanno saltare il [[25 settembre]] [[1919]] il quartiere generale del Comitato del Partito Comunista di Mosca. L'esplosione uccide dodici membri del Comitato e ne ferisce 55 altri, tra cui il conosciutissimo [[Nikolaj Bucharin]]. Il gruppo degli anarchici edita, nel settembre, e poi nell'ottobre [[1919]], due numeri del giornale ''Anarkhiya'' che condanna la dittatura bolscevica. Ma il gruppo subirà in seguito un'implacabile [[repressione]]. | Gli “Anarchici clandestini”, raggiunti da alcuni socialrivoluzionari di sinistra, fanno saltare il [[25 settembre]] [[1919]] il quartiere generale del Comitato del Partito Comunista di Mosca. L'esplosione uccide dodici membri del Comitato e ne ferisce 55 altri, tra cui il conosciutissimo [[Nikolaj Bucharin]]. Il gruppo degli anarchici edita, nel settembre, e poi nell'ottobre [[1919]], due numeri del giornale ''Anarkhiya'' che condanna la dittatura bolscevica. Ma il gruppo subirà in seguito un'implacabile [[repressione]]. |