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Il giornale, dovuto all'iniziativa dell'omonimo gruppo editoriale (costituitosi ad Ancona, alla fine del [[1949]]) si presentava come il portavoce della corrente [[antiorganizzatrice]], in vista del Congresso Nazionale di Ancona, dell'[[8 dicembre|8]]-[[10 dicembre]] [[1950]]. L'articolo-programmatico ribadiva infatti, che «l'associazione tra gli [[anarchici]] è manifestazione [[spontanea]], determinata da fatti circostanziali e non da lettere circolari [...]. Si possono fondare per fare del bluffismo, e col criterio dell'apparato, quanti comitati di unioni mitiche si desiderano, ma l'anima del movimento resta colui al quale oggi si vuol negare diritto all'esistenza, l'[[individuo]], l'uomo e non la massa. L'[[individuo]] cosciente e operoso è lui la cellula prima e consapevole d'ogni più vasto aggregato, è lui che si compila il proprio patto federativo e lo allarga e lo realizza per la libera scelta» (''Il nostro programma'', [[10 settembre]]). | Il giornale, dovuto all'iniziativa dell'omonimo gruppo editoriale (costituitosi ad Ancona, alla fine del [[1949]]) si presentava come il portavoce della corrente [[antiorganizzatrice]], in vista del Congresso Nazionale di Ancona, dell'[[8 dicembre|8]]-[[10 dicembre]] [[1950]]. L'articolo-programmatico ribadiva infatti, che «l'associazione tra gli [[anarchici]] è manifestazione [[spontanea]], determinata da fatti circostanziali e non da lettere circolari [...]. Si possono fondare per fare del bluffismo, e col criterio dell'apparato, quanti comitati di unioni mitiche si desiderano, ma l'anima del movimento resta colui al quale oggi si vuol negare diritto all'esistenza, l'[[individuo]], l'uomo e non la massa. L'[[individuo]] cosciente e operoso è lui la cellula prima e consapevole d'ogni più vasto aggregato, è lui che si compila il proprio patto federativo e lo allarga e lo realizza per la libera scelta» (''Il nostro programma'', [[10 settembre]]). | ||