Futurismo di sinistra: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "se stessi" con "sé stessi"
m (Sostituzione testo - " socialista " con " socialista ")
m (Sostituzione testo - "se stessi" con "sé stessi")
Riga 11: Riga 11:
: «I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente [[marxismo|marxista]], quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione» <ref>da [https://web.archive.org/web/20071212180148/http://www.aprileonline.info/1154/quale-futurismo-celebrare «L'Ordine Nuovo» del 5 gennaio 1921]</ref>.
: «I futuristi hanno svolto questo compito nella cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto; hanno avuto la concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente [[marxismo|marxista]], quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione» <ref>da [https://web.archive.org/web/20071212180148/http://www.aprileonline.info/1154/quale-futurismo-celebrare «L'Ordine Nuovo» del 5 gennaio 1921]</ref>.


: «I futuristi hanno svolto questo compito nel campo della cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto, senza preoccuparsi se le nuove creazioni, prodotte dalla loro attività, fossero nel complesso un'opera superiore a quella distrutta: hanno avuto fiducia in se stessi, nella foga delle energie giovani, hanno avuto la concezione netta e chiara che l'epoca nostra, l'epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio: hanno avuto questa concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione, quando i socialisti certamente non avevano una concezione altrettanto precisa nel campo della politica e dell'economia, quando i socialisti si sarebbero spaventati (e si vede dallo spavento attuale di molti di essi) al pensiero che bisognava spezzare la macchina del potere borghese nello Stato e nella fabbrica. I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi: quando sostenevano i futuristi, i gruppi operai dimostravano di non spaventarsi della distruzione, sicuri di potere, essi operai, fare poesia, pittura, dramma, come i futuristi, questi operai sostenevano la storicità, la possibilità di una cultura proletaria, creata dagli operai stessi» <ref>da [[Antonio  Gramsci]], ''Socialismo e fascismo. «L'Ordine Nuovo»(1921-1922), Einaudi, Torino 1966</ref>
: «I futuristi hanno svolto questo compito nel campo della cultura borghese: hanno distrutto, distrutto, distrutto, senza preoccuparsi se le nuove creazioni, prodotte dalla loro attività, fossero nel complesso un'opera superiore a quella distrutta: hanno avuto fiducia in stessi, nella foga delle energie giovani, hanno avuto la concezione netta e chiara che l'epoca nostra, l'epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio: hanno avuto questa concezione nettamente rivoluzionaria, assolutamente marxista, quando i socialisti non si occupavano neppure lontanamente di simile questione, quando i socialisti certamente non avevano una concezione altrettanto precisa nel campo della politica e dell'economia, quando i socialisti si sarebbero spaventati (e si vede dallo spavento attuale di molti di essi) al pensiero che bisognava spezzare la macchina del potere borghese nello Stato e nella fabbrica. I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi: quando sostenevano i futuristi, i gruppi operai dimostravano di non spaventarsi della distruzione, sicuri di potere, essi operai, fare poesia, pittura, dramma, come i futuristi, questi operai sostenevano la storicità, la possibilità di una cultura proletaria, creata dagli operai stessi» <ref>da [[Antonio  Gramsci]], ''Socialismo e fascismo. «L'Ordine Nuovo»(1921-1922), Einaudi, Torino 1966</ref>


Anche lo scrittore e giornalista [[Giuseppe Prezzolini]], spiegò le ragioni per cui nel [[fascismo|regime fascista]] non ci potesse essere spazio per i veri futuristi:
Anche lo scrittore e giornalista [[Giuseppe Prezzolini]], spiegò le ragioni per cui nel [[fascismo|regime fascista]] non ci potesse essere spazio per i veri futuristi:
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione