Joseph Déjacque: differenze tra le versioni

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Cento «Umanisfere» semplici raggruppate inorno a un «Cyclideon» prendono il nome di «'''Umanisfera comunale'''». Tutte le «Umanisfere comunali» di uno stesso continente formano l'«'''Umanisfera continentale'''». La riunione di tutte le «Umanisfere continentali» prende il nome di «'''Umanisfera universale'''».
Cento «Umanisfere» semplici raggruppate inorno a un «Cyclideon» prendono il nome di «'''Umanisfera comunale'''». Tutte le «Umanisfere comunali» di uno stesso continente formano l'«'''Umanisfera continentale'''». La riunione di tutte le «Umanisfere continentali» prende il nome di «'''Umanisfera universale'''».


===== L'educazione =====  
==== L'educazione ====  
L'educazione dei fanculli è modellata su principi di [[libertà]]:
L'educazione dei fanculli è modellata su principi di [[libertà]]:
:«Nell'«Umanisfera», i fanciulli imparano a sorridre a chi sorride loro, ad abbracciare chi li abbraccia, ad amare chi li ama. Se sono imbronciati con chi è cortese, presto la privazione dei baci insegnerà loro che non si è imbronciati impunemente, e richiamerà l'amabilità sulle loro labbra. Il sentimento della reciprocità si imprime così nei piccoli cervelli. Gli adulti insegnano loro a diventare umanamente e socialmente uomini. Se uno di essi vuole abusare della sua forza verso un altro, ha presto tutti i giocatori contro di lui, è messo al bando dall'opinione giovanile, e l'abbandono dei suoi compagni è punizione molto più terribile e molto più efficace di quanto lo sarebbe il rimprovero ufficiale di un pedagogo. [...] Nell'insegnamento autoritario, la frusta e il dovere possono ben schiacciare il corpo e il cervello degli alunni, degredare l'opera della natura umana, fare atto di vandalismo; non potrebbero modellare uomini originali, esempi di grazia e di forza, d'intelligenza e di amore. Occorre per questo l'ispirazione di quella grande artista che si chiama [[Libertà]]. [...] Sotto l'ala della libertà, in seno alla grande famiglia [...], il bambino, trovando presso i fratelli maggiori, uomini e donne, educatori disposti ad ascoltarlo e a rispondergli, apprende in fretta a conoscere il perché e il come delle cose. La nozione di giusto ed utile prende così radice nel suo giovane intelletto e lo prepara ad equi e intelligenti giudizi per l'avvenire».
:«Nell'«Umanisfera», i fanciulli imparano a sorridre a chi sorride loro, ad abbracciare chi li abbraccia, ad amare chi li ama. Se sono imbronciati con chi è cortese, presto la privazione dei baci insegnerà loro che non si è imbronciati impunemente, e richiamerà l'amabilità sulle loro labbra. Il sentimento della reciprocità si imprime così nei piccoli cervelli. Gli adulti insegnano loro a diventare umanamente e socialmente uomini. Se uno di essi vuole abusare della sua forza verso un altro, ha presto tutti i giocatori contro di lui, è messo al bando dall'opinione giovanile, e l'abbandono dei suoi compagni è punizione molto più terribile e molto più efficace di quanto lo sarebbe il rimprovero ufficiale di un pedagogo. [...] Nell'insegnamento autoritario, la frusta e il dovere possono ben schiacciare il corpo e il cervello degli alunni, degredare l'opera della natura umana, fare atto di vandalismo; non potrebbero modellare uomini originali, esempi di grazia e di forza, d'intelligenza e di amore. Occorre per questo l'ispirazione di quella grande artista che si chiama [[Libertà]]. [...] Sotto l'ala della libertà, in seno alla grande famiglia [...], il bambino, trovando presso i fratelli maggiori, uomini e donne, educatori disposti ad ascoltarlo e a rispondergli, apprende in fretta a conoscere il perché e il come delle cose. La nozione di giusto ed utile prende così radice nel suo giovane intelletto e lo prepara ad equi e intelligenti giudizi per l'avvenire».
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