Pensiero e Dinamite / La Croce di Savoia: differenze tra le versioni

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=== ''La Croce di Savoia'' ===
=== ''La Croce di Savoia'' ===
[[File:Croce Savoia.jpg|miniatura|500px|Testata del primo numero de ''La Croce di Savoia''.]]
[[File:Croce Savoia.jpg|miniatura|500px|Testata del primo numero de ''La Croce di Savoia'' dell'[[8 agosto]] [[1891]].]]
Nella nuova versione - che ebbe, d'altronde, una vita effimera quanto la serie precedente, alla quale si riallacciava nella numerazione progressiva - l'organo schicchiano, pur senza rinunciare al duro scontro polemico contro i «pontefici dell'[[anarchismo]]» [[organizzatore]] ed all'enunciazione di principi tattici inneggianti all'[[espropriazione]] sociale tramite l'azione [[violenta]] e diretta (giacché «la persuasione più eloquente è quella che viene dal ferro e dal fuoco» <Ref>Crf. sul «supplemento straordinario al n. 4», ''Tattica rivoluzionaria: il furto - Metodi di lotta''.</ref>), sembrò volgersi alla ricerca di un campo d'intervento più ampio, allargando cioè la propria tematica a note e commenti di politica internazionale o comunque non esclusivamente legate alla polemica interna del movimento. <ref>Si segnalano, in particolare, gli scritti: ''Repubblica ed Anarchia. Polemica con l'«Emancipazione»'', di [[Niccolò Converti]] (supplemento straordinario al n. 4), che intendeva costituire la risposta, rimasta purtroppo incompiuta, alle critiche mosse da [[Florido Matteucci]] all'omonimo opuscolo di [[Niccolò Converti]]; e ''La fine del partito democratico-socialista tedesco'', di [[Pietro Raveggi]] (n. 3 e 4, dell'8 e 25 agosto), in cui era lamentata la «corsa precipitosa all'indietro » della democrazia sociale tedesca, come partito rivoluzionario.</ref>
Nella nuova versione - che ebbe, d'altronde, una vita effimera quanto la serie precedente, alla quale si riallacciava nella numerazione progressiva - l'organo schicchiano, pur senza rinunciare al duro scontro polemico contro i «pontefici dell'[[anarchismo]]» [[organizzatore]] ed all'enunciazione di principi tattici inneggianti all'[[espropriazione]] sociale tramite l'azione [[violenta]] e diretta (giacché «la persuasione più eloquente è quella che viene dal ferro e dal fuoco» <Ref>Crf. sul «supplemento straordinario al n. 4», ''Tattica rivoluzionaria: il furto - Metodi di lotta''.</ref>), sembrò volgersi alla ricerca di un campo d'intervento più ampio, allargando cioè la propria tematica a note e commenti di politica internazionale o comunque non esclusivamente legate alla polemica interna del movimento. <ref>Si segnalano, in particolare, gli scritti: ''Repubblica ed Anarchia. Polemica con l'«Emancipazione»'', di [[Niccolò Converti]] (supplemento straordinario al n. 4), che intendeva costituire la risposta, rimasta purtroppo incompiuta, alle critiche mosse da [[Florido Matteucci]] all'omonimo opuscolo di [[Niccolò Converti]]; e ''La fine del partito democratico-socialista tedesco'', di [[Pietro Raveggi]] (n. 3 e 4, dell'8 e 25 agosto), in cui era lamentata la «corsa precipitosa all'indietro » della democrazia sociale tedesca, come partito rivoluzionario.</ref>


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