64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "prima guerra mondiale" con "Prima guerra mondiale") |
||
Riga 4: | Riga 4: | ||
==Citazioni storiche== | ==Citazioni storiche== | ||
[[File:Stemmaarditipopolo.JPG|300 px|left|thumb|Stemma Arditi del Popolo, simile a quello degli Arditi ma coltello ed occhi sono rossi con la scritta sopra.]] | [[File:Stemmaarditipopolo.JPG|300 px|left|thumb|Stemma Arditi del Popolo, simile a quello degli Arditi ma coltello ed occhi sono rossi con la scritta sopra.]] | ||
«'''Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune'''. '''Un solco profondo di sangue''' '''e di macerie fumanti''' '''divide fascisti e Arditi'''.» <ref>Dichiarazione del tenente [[Argo Secondari]], pluridecorato della [[ | «'''Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune'''. '''Un solco profondo di sangue''' '''e di macerie fumanti''' '''divide fascisti e Arditi'''.» <ref>Dichiarazione del tenente [[Argo Secondari]], pluridecorato della [[Prima guerra mondiale]], all'assemblea degli Arditi del Popolo del '''27 giugno 1921''', riportata da «[[Umanità Nova]]», [[Roma]], [[29 giugno]] [[1921]]</ref> | ||
«'''... Ben lontani dal patriottardo pescicanismo, fieri del nostro orgoglio di razza, consci che la nostra Patria è ovunque siano popoli oppressi: Operai, Masse Lavoratrici, Arditi d'Italia, A NOI!'''» <ref>Sintesi di documento fornito alla questura Roma nel 1922</ref> | «'''... Ben lontani dal patriottardo pescicanismo, fieri del nostro orgoglio di razza, consci che la nostra Patria è ovunque siano popoli oppressi: Operai, Masse Lavoratrici, Arditi d'Italia, A NOI!'''» <ref>Sintesi di documento fornito alla questura Roma nel 1922</ref> | ||
Riga 11: | Riga 11: | ||
Un gran numero di Arditi confluirono nel movimento [[Fascismo|fascista]], anche se l'adesione non fu unanime né maggioritaria. Il rapporto con il fascismo non fu sempre lineare e negli anni successivi si arrivò, nella fasi più convulse e controverse, anche all'espulsione di iscritti al [[PNF]] dalle associazioni degli [[Arditi d'Italia]]. | Un gran numero di Arditi confluirono nel movimento [[Fascismo|fascista]], anche se l'adesione non fu unanime né maggioritaria. Il rapporto con il fascismo non fu sempre lineare e negli anni successivi si arrivò, nella fasi più convulse e controverse, anche all'espulsione di iscritti al [[PNF]] dalle associazioni degli [[Arditi d'Italia]]. | ||
Dopo la [[ | Dopo la [[Prima guerra mondiale]] gli Arditi affluirono nell'[[Arditi d'Italia|Associazione Arditi d'Italia]], fondata dal capitano [[Mario Carli]], lo stesso che, dopo l'assalto di un gruppo di Arditi assieme a [[Tommaso Marinetti|Marinetti]] alla casa del Lavoro di Milano, scrisse il noto articolo "Arditi non gendarmi" e distrusse il connubio instaurato nel primo dopoguerra fra Arditi e fascismo. | ||
Gli Arditi parteciparono attivamente all'[[Impresa di Fiume|impresa fiumana]] guidati da [[Gabriele d'Annunzio]], che proclamarono loro comandante. | Gli Arditi parteciparono attivamente all'[[Impresa di Fiume|impresa fiumana]] guidati da [[Gabriele d'Annunzio]], che proclamarono loro comandante. | ||
Riga 29: | Riga 29: | ||
Tra gli Arditi del Popolo poi divenuti celebri si ricordano: [[Riccardo Lombardi]] (non iscritto ma partecipante alle azioni), [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Vincenzo Baldazzi]] (detto ''Cencio''); numerosi Arditi caddero durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra di Spagna]] militando nelle [[Brigate internazionali]]). | Tra gli Arditi del Popolo poi divenuti celebri si ricordano: [[Riccardo Lombardi]] (non iscritto ma partecipante alle azioni), [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Vincenzo Baldazzi]] (detto ''Cencio''); numerosi Arditi caddero durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra di Spagna]] militando nelle [[Brigate internazionali]]). | ||
L'evento forse di maggior risonanza che coinvolse gli Arditi del Popolo fu la [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma]] dallo squadrismo fascista nel [[1922]]: secondo alcune versioni, oltre 20.000 squadristi fascisti, prima al comando di [[Roberto Farinacci]] e poi di [[Italo Balbo]], avrebbero attaccato e sarebbero stati respinti e messi in fuga da appena 350 Arditi del Popolo, comandati dai pluridecorati reduci della [[ | L'evento forse di maggior risonanza che coinvolse gli Arditi del Popolo fu la [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma]] dallo squadrismo fascista nel [[1922]]: secondo alcune versioni, oltre 20.000 squadristi fascisti, prima al comando di [[Roberto Farinacci]] e poi di [[Italo Balbo]], avrebbero attaccato e sarebbero stati respinti e messi in fuga da appena 350 Arditi del Popolo, comandati dai pluridecorati reduci della [[Prima guerra mondiale]] [[Antonio Cieri]] e [[Guido Picelli]], (che moriranno poi in [[Spagna]]). Fondamentale per la resistenza e la vittoria fu l'appoggio di massa dato dalla popolazione e il supporto di retrovia fornito soprattutto dalle donne parmensi (ne parlò lo stesso Balbo con malcelato elogio), che comunque in molti casi parteciparono anche ai combattimenti. | ||
Anche a Roma gli Arditi del Popolo combatterono fino all'ultimo contro gli [[Fascismo|squadristi fascisti]]: | Anche a Roma gli Arditi del Popolo combatterono fino all'ultimo contro gli [[Fascismo|squadristi fascisti]]: |