Arditi del Popolo: differenze tra le versioni

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==Citazioni storiche==
==Citazioni storiche==
[[File:Stemmaarditipopolo.JPG|300 px|left|thumb|Stemma Arditi del Popolo, simile a quello degli Arditi ma coltello ed occhi sono rossi con la scritta sopra.]]
[[File:Stemmaarditipopolo.JPG|300 px|left|thumb|Stemma Arditi del Popolo, simile a quello degli Arditi ma coltello ed occhi sono rossi con la scritta sopra.]]
«'''Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune'''. '''Un solco profondo di sangue''' '''e di macerie fumanti''' '''divide fascisti e Arditi'''.» <ref>Dichiarazione del tenente [[Argo Secondari]], pluridecorato della [[prima guerra mondiale]], all'assemblea degli Arditi del Popolo del '''27 giugno 1921''', riportata da «[[Umanità Nova]]», [[Roma]], [[29 giugno]] [[1921]]</ref>
«'''Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune'''. '''Un solco profondo di sangue''' '''e di macerie fumanti''' '''divide fascisti e Arditi'''.» <ref>Dichiarazione del tenente [[Argo Secondari]], pluridecorato della [[Prima guerra mondiale]], all'assemblea degli Arditi del Popolo del '''27 giugno 1921''', riportata da «[[Umanità Nova]]», [[Roma]], [[29 giugno]] [[1921]]</ref>


«'''... Ben lontani dal patriottardo pescicanismo, fieri del nostro orgoglio di razza, consci che la nostra Patria è ovunque siano popoli oppressi: Operai, Masse Lavoratrici, Arditi d'Italia, A NOI!'''» <ref>Sintesi di documento fornito alla questura Roma nel 1922</ref>
«'''... Ben lontani dal patriottardo pescicanismo, fieri del nostro orgoglio di razza, consci che la nostra Patria è ovunque siano popoli oppressi: Operai, Masse Lavoratrici, Arditi d'Italia, A NOI!'''» <ref>Sintesi di documento fornito alla questura Roma nel 1922</ref>
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Un gran numero di Arditi confluirono nel movimento [[Fascismo|fascista]], anche se l'adesione non fu unanime né maggioritaria. Il rapporto con il fascismo non fu sempre lineare e negli anni successivi si arrivò, nella fasi più convulse e controverse, anche all'espulsione di iscritti al [[PNF]] dalle associazioni degli [[Arditi d'Italia]].
Un gran numero di Arditi confluirono nel movimento [[Fascismo|fascista]], anche se l'adesione non fu unanime né maggioritaria. Il rapporto con il fascismo non fu sempre lineare e negli anni successivi si arrivò, nella fasi più convulse e controverse, anche all'espulsione di iscritti al [[PNF]] dalle associazioni degli [[Arditi d'Italia]].


Dopo la [[prima guerra mondiale]] gli Arditi affluirono nell'[[Arditi d'Italia|Associazione Arditi d'Italia]], fondata dal capitano [[Mario Carli]], lo stesso che, dopo l'assalto di un gruppo di Arditi assieme a [[Tommaso Marinetti|Marinetti]] alla casa del Lavoro di Milano, scrisse il noto articolo "Arditi non gendarmi" e distrusse il connubio instaurato nel primo dopoguerra fra Arditi e fascismo.
Dopo la [[Prima guerra mondiale]] gli Arditi affluirono nell'[[Arditi d'Italia|Associazione Arditi d'Italia]], fondata dal capitano [[Mario Carli]], lo stesso che, dopo l'assalto di un gruppo di Arditi assieme a [[Tommaso Marinetti|Marinetti]] alla casa del Lavoro di Milano, scrisse il noto articolo "Arditi non gendarmi" e distrusse il connubio instaurato nel primo dopoguerra fra Arditi e fascismo.


Gli Arditi parteciparono attivamente all'[[Impresa di Fiume|impresa fiumana]] guidati da [[Gabriele d'Annunzio]], che proclamarono loro comandante.  
Gli Arditi parteciparono attivamente all'[[Impresa di Fiume|impresa fiumana]] guidati da [[Gabriele d'Annunzio]], che proclamarono loro comandante.  
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Tra gli Arditi del Popolo poi divenuti celebri si ricordano: [[Riccardo Lombardi]] (non iscritto ma partecipante alle azioni), [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Vincenzo Baldazzi]] (detto ''Cencio''); numerosi Arditi caddero durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra di Spagna]] militando nelle [[Brigate internazionali]]).
Tra gli Arditi del Popolo poi divenuti celebri si ricordano: [[Riccardo Lombardi]] (non iscritto ma partecipante alle azioni), [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Vincenzo Baldazzi]] (detto ''Cencio''); numerosi Arditi caddero durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra di Spagna]] militando nelle [[Brigate internazionali]]).


L'evento forse di maggior risonanza che coinvolse gli Arditi del Popolo fu la [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma]] dallo squadrismo fascista nel [[1922]]: secondo alcune versioni, oltre 20.000 squadristi fascisti, prima al comando di [[Roberto Farinacci]] e poi di [[Italo Balbo]], avrebbero attaccato e sarebbero stati respinti e messi in fuga da appena 350 Arditi del Popolo, comandati dai pluridecorati reduci della [[prima guerra mondiale]] [[Antonio Cieri]] e [[Guido Picelli]], (che moriranno poi in [[Spagna]]). Fondamentale per la resistenza e la vittoria fu l'appoggio di massa dato dalla popolazione e il supporto di retrovia fornito soprattutto dalle donne parmensi (ne parlò lo stesso Balbo con malcelato elogio), che comunque in molti casi parteciparono anche ai combattimenti.
L'evento forse di maggior risonanza che coinvolse gli Arditi del Popolo fu la [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma]] dallo squadrismo fascista nel [[1922]]: secondo alcune versioni, oltre 20.000 squadristi fascisti, prima al comando di [[Roberto Farinacci]] e poi di [[Italo Balbo]], avrebbero attaccato e sarebbero stati respinti e messi in fuga da appena 350 Arditi del Popolo, comandati dai pluridecorati reduci della [[Prima guerra mondiale]] [[Antonio Cieri]] e [[Guido Picelli]], (che moriranno poi in [[Spagna]]). Fondamentale per la resistenza e la vittoria fu l'appoggio di massa dato dalla popolazione e il supporto di retrovia fornito soprattutto dalle donne parmensi (ne parlò lo stesso Balbo con malcelato elogio), che comunque in molti casi parteciparono anche ai combattimenti.


Anche a Roma gli Arditi del Popolo combatterono fino all'ultimo contro gli [[Fascismo|squadristi fascisti]]:  
Anche a Roma gli Arditi del Popolo combatterono fino all'ultimo contro gli [[Fascismo|squadristi fascisti]]:  
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