Umberto Postiglione: differenze tra le versioni

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===Contro la guerra: esilio in Messico e Sud America===
===Contro la guerra: esilio in Messico e Sud America===
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, per evitare il rimpatrio forzato in [[Italia]] o la coscrizione militare negli USA, Postiglione sceglie l'esilio verso la cittadina di Monterrey, in [[Messico]], insieme a tantissimi anarchici italo-americani, tra cui [[Riziero Fantini]], [[Nicola Sacco]], [[Bartolomeo Vanzetti]], [[Emilio Coda]], [[Giovanni Scussel]], [[Amleto Fabbri]], [[Adelfo Sanchioni]], [[Umberto Colarossi]], [[Mario Buda]], [[Carlo Valdinoci]], [[Salvatore De Filippis]], ecc.
Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, per evitare il rimpatrio forzato in [[Italia]] o la coscrizione militare negli USA, Postiglione sceglie l'esilio verso la cittadina di Monterrey, in [[Messico]], insieme a tantissimi anarchici italo-americani, tra cui [[Riziero Fantini]], [[Nicola Sacco]], [[Bartolomeo Vanzetti]], [[Emilio Coda]], [[Giovanni Scussel]], [[Amleto Fabbri]], [[Adelfo Sanchioni]], [[Umberto Colarossi]], [[Mario Buda]], [[Carlo Valdinoci]], [[Salvatore De Filippis]], ecc.


Quella di Postiglione e dei suoi compagni non è una scelta dettata dalla codardia, bensì dalla semplice volontà di esser coerente rispetto ai principi anarchici [[internazionalismo|internazionalisti]]. <ref>Su quest'argomento molto interessanti sono alcuni capitoli del libro di [[Paul Avrich]] dal titolo ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'', Nova Delphi Libri, 2015.</ref> Questa sua posizione sarà peraltro esplicitata al padre Franco che gli chiedeva di rientrare in Abruzzo per adempiere a quello che riteneva fosse un dovere del figlio:
Quella di Postiglione e dei suoi compagni non è una scelta dettata dalla codardia, bensì dalla semplice volontà di esser coerente rispetto ai principi anarchici [[internazionalismo|internazionalisti]]. <ref>Su quest'argomento molto interessanti sono alcuni capitoli del libro di [[Paul Avrich]] dal titolo ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'', Nova Delphi Libri, 2015.</ref> Questa sua posizione sarà peraltro esplicitata al padre Franco che gli chiedeva di rientrare in Abruzzo per adempiere a quello che riteneva fosse un dovere del figlio:
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