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La scelta degli [[anarchici]] italo-americani di stampare giornali in lingua italiana, da una parte, gli permise di diffondersi negli ambienti degli emigrati, dall'altra, limitò un po' la loro visibilità. Comunque, intorno a questi giornali, si costiturono gruppi in cui non mancavano i momenti ricreativi e culturali (feste, [[teatro]], cultura, letture e [[musica]]) e che svilupparono le loro idee libertarie direttamente sul territorio americano. | La scelta degli [[anarchici]] italo-americani di stampare giornali in lingua italiana, da una parte, gli permise di diffondersi negli ambienti degli emigrati, dall'altra, limitò un po' la loro visibilità. Comunque, intorno a questi giornali, si costiturono gruppi in cui non mancavano i momenti ricreativi e culturali (feste, [[teatro]], cultura, letture e [[musica]]) e che svilupparono le loro idee libertarie direttamente sul territorio americano. | ||
In quanto organo degli «[[antiorganizzatori]]», ''L'Adunata'' allargò la sua influenza, giungendo a configurarsi non solo quale espressione di una parte dell'emigrazione italiana negli [[Stati Uniti]], ma altresì come «la voce di una tendenza del movimento anarchico internazionale, nel quale del resto aveva larga diffusione». <ref>G. Cerrito, ''Sull'emigrazione anarchica italiana negli Stati Uniti d'America'', in «Volontà» (Pistoia), luglio-agosto 1969, p. 276.</ref> | In quanto organo degli «[[antiorganizzatori]]», ''L'Adunata'' allargò la sua influenza, giungendo a configurarsi non solo quale espressione di una parte dell'emigrazione italiana negli [[Stati Uniti]], ma altresì come «la voce di una tendenza del [[movimento anarchico]] internazionale, nel quale del resto aveva larga diffusione». <ref>G. Cerrito, ''Sull'emigrazione anarchica italiana negli Stati Uniti d'America'', in «Volontà» (Pistoia), luglio-agosto 1969, p. 276.</ref> | ||
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