Roberto Elia: differenze tra le versioni

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Terminata la guerra, fonda con il suo amico [[Andrea Salsedo|Salsedo]] la rivista quindicinale ''Il Domani'' (teoricamente avrebbe dovuto sostituire ''[[Cronaca Sovversiva]]'' dopo la sua chiusura d'[[autorità]]), che assume posizioni filo-bolsceviche, ma ben presto dovrà uscire clandestinamente con una nuova testata, ''L'Ordine'', dopo la violenta [[repressione]] dei comunisti (intendendo con questo termine tanto il [[marxismo]] quanto l'[[anarchismo]]) voluta dal ministro della Giustizia, Mitchell Palmer. Tra i vari collaboratori c'è anche [[Bartolomeo Vanzetti|Vanzetti]] che si firmava con lo pseudonimo «Il Picconiere».
Terminata la guerra, fonda con il suo amico [[Andrea Salsedo|Salsedo]] la rivista quindicinale ''Il Domani'' (teoricamente avrebbe dovuto sostituire ''[[Cronaca Sovversiva]]'' dopo la sua chiusura d'[[autorità]]), che assume posizioni filo-bolsceviche, ma ben presto dovrà uscire clandestinamente con una nuova testata, ''L'Ordine'', dopo la violenta [[repressione]] dei comunisti (intendendo con questo termine tanto il [[marxismo]] quanto l'[[anarchismo]]) voluta dal ministro della Giustizia, Mitchell Palmer. Tra i vari collaboratori c'è anche [[Bartolomeo Vanzetti|Vanzetti]] che si firmava con lo pseudonimo «Il Picconiere».


Il [[25 febbraio]] [[1920]], Elia e [[Andrea Salsedo]] vengono fermati dalla [[polizia]] per essere interrogati riguardo al volantino di rivendicazione degli attentati del [[2 giugno]] [[1919]] (in uno di questi era morto l'anarchico [[Carlo Valdinoci]] a causa dell'improvvisa deflagrazione dell'ordigno che doveva collocare negli uffici del Ministro Palmer) recanti il titolo il titolo «Semplici Parole» (''Plain Words'', in inglese). L'FBI era arrivato ai due anarchici tramite le soffiate dell'infiltrato Luigi Ravarini (il cosiddetto agente D-5), grazie alle quali i federali erano giunti ad individuare la tipografia di [[Beniamino Mazzotta]] e [[Ludovico Caminiti]]. I due, sottoposti ad interrogatorio, avevano fatto diversi nomi di persone invischiate negli attentati, tra cui [[Roberto Elia]] e Andrea Salsedo (oltre a [[Nicola Recchi|Recchi]], [[Aldino Felicani|Felicani]], [[Filippo Caci|Caci]], [[Giuseppe Sberna|Sberna]]..) ...
Il [[25 febbraio]] [[1920]], Elia e [[Andrea Salsedo]] vengono fermati dalla [[polizia]] per essere interrogati riguardo al volantino di rivendicazione degli attentati del [[2 giugno]] [[1919]] (in uno di questi era morto l'anarchico [[Carlo Valdinoci]] a causa dell'improvvisa deflagrazione dell'ordigno che doveva collocare negli uffici del Ministro Palmer) recanti il titolo il titolo «Semplici Parole» (''Plain Words'', in inglese). L'FBI era arrivato ai due anarchici tramite le soffiate dell'infiltrato Luigi Ravarini (il cosiddetto agente D-5), grazie alle quali i federali erano giunti ad individuare la tipografia di [[Beniamino Mazzotta]] e [[Ludovico Caminiti]]. I due, sottoposti ad interrogatorio, avevano fatto diversi nomi di persone invischiate negli attentati, tra cui Roberto Elia e Andrea Salsedo (oltre a [[Nicola Recchi|Recchi]], [[Aldino Felicani|Felicani]], [[Filippo Caci|Caci]], [[Giuseppe Sberna|Sberna]]..) ...


I due vengono arrestati illegalmente e sottoposti a torture e violenze, secondo la ricostruzione fatta da [[Paul Avrich]] in ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'' i due cedono e parlano: Elia conferma la confessione di Salsedo, ovvero che era stato proprio l'anarchico di Pantelleria ad aver stampato, su richiesta di [[Nicola Recchi]], il volantino ''Plain Words'' in settecento copie nella tipografia di [[Goffredo Canzani]].  
I due vengono arrestati illegalmente e sottoposti a torture e violenze, secondo la ricostruzione fatta da [[Paul Avrich]] in ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'' i due cedono e parlano: Elia conferma la confessione di Salsedo, ovvero che era stato proprio l'anarchico di Pantelleria ad aver stampato, su richiesta di [[Nicola Recchi]], il volantino ''Plain Words'' in settecento copie nella tipografia di [[Goffredo Canzani]].  
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