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== Critica dei mass-media == | == Critica dei mass-media == | ||
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[[File: 611px-Regis_Debray.jpg|200 px|thumb|[[Regis Debray]] (1970), inventore della disciplina chiamata mediologia]] | |||
Il termine '''mass media''' compare per la prima volta intorno al [[1920]]. Il sociologo Marshall McLuhan è stato uno dei primi e più importanti studiosi di questo campo. | Il termine '''mass media''' compare per la prima volta intorno al [[1920]]. Il sociologo Marshall McLuhan è stato uno dei primi e più importanti studiosi di questo campo. | ||
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Il più potente mezzo di comunicazione di massa è oggi la televisione; questa può essere controllata dallo [[Stato]] (la RAI in [[Italia]], la BBC in [[Gran Bretagna]], la CBC in [[Canada]] ecc.), da [[capitalismo|imprenditori capitalisti]] (Silvio Berlusconi, Rupert Murdoch ecc.) o da entrambi (Silvio Berlusconi, da capo del [[governo]] italiano e imprenditore, ha controllato sia la RAI che le TV di ''Mediaset''). Nonostante tra questi due gruppi di potere non manchino i conflitti, entrambi si sostengono vicendevolmente in maniera più o meno palese: senza il sostegno delle [[autorità]] (che concedono le "licenze") la TV sparirebbe; senza le TV commerciali i governi avrebbero maggiori difficoltà a controllare l'informazione e a mantenere così la propria legittimità di dominio. | Il più potente mezzo di comunicazione di massa è oggi la televisione; questa può essere controllata dallo [[Stato]] (la RAI in [[Italia]], la BBC in [[Gran Bretagna]], la CBC in [[Canada]] ecc.), da [[capitalismo|imprenditori capitalisti]] (Silvio Berlusconi, Rupert Murdoch ecc.) o da entrambi (Silvio Berlusconi, da capo del [[governo]] italiano e imprenditore, ha controllato sia la RAI che le TV di ''Mediaset''). Nonostante tra questi due gruppi di potere non manchino i conflitti, entrambi si sostengono vicendevolmente in maniera più o meno palese: senza il sostegno delle [[autorità]] (che concedono le "licenze") la TV sparirebbe; senza le TV commerciali i governi avrebbero maggiori difficoltà a controllare l'informazione e a mantenere così la propria legittimità di dominio. | ||
Nel [[1991]] il discusso filosofo francese [[Regis Debray]], con il suo ''Cours de médiologie générale'', ha introdotto nel mondo accademico una nuova disciplina: la ''[[médiologie]]'' (mediologia). Con questa disciplina egli intenderebbe «comprendere le dinamiche con cui vengono tramandate le tradizioni dei diversi gruppi sociali, alla luce dei condizionamenti a esse imposte da parte dei principali dispositivi impiegati: la scrittura, la stampa, la televisione e attualmente Internet». <ref>[http://www.zam.it/biografia_Regis_Debray Biografia Regis Debray]</ref> | Nel [[1991]] il discusso filosofo francese [[Regis Debray]], con il suo ''Cours de médiologie générale'', ha introdotto nel mondo accademico una nuova disciplina: la ''[[médiologie]]'' (mediologia). Con questa disciplina egli intenderebbe «comprendere le dinamiche con cui vengono tramandate le tradizioni dei diversi gruppi sociali, alla luce dei condizionamenti a esse imposte da parte dei principali dispositivi impiegati: la scrittura, la stampa, la televisione e attualmente Internet». <ref>[http://www.zam.it/biografia_Regis_Debray Biografia Regis Debray]</ref> | ||