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Nonostante la denominazione però, l'anarco-capitalismo non è anarchico nel senso tradizionale e [[socialista]] del termine, in quanto è ben lontano dai principi fondanti dell'[[anarchismo]] (sia esso [[anarco-comunismo|comunista]] che [[Anarco-individualismo|individualista]]): [[mutualismo]], [[socialismo]], [[uguaglianza|egualitarismo]], [[autorità |anti-autoritarismo]], [[antisessismo|anti-sessismo]], ecc. L'anarco-capitalismo affonda invece le proprie radici nella classica [[liberalismo|tradizione liberale]] e [[Liberismo|liberista]], e per questo tutti gli anarchici collocano l'anarco-capitalismo al di fuori dell'[[anarchismo]], ritenendo che il termine '''“anarco”''' accostato a [[capitalismo]], perda il suo significato reale divenendo un sinonimo di '''individualismo egoistico'''. | Nonostante la denominazione però, l'anarco-capitalismo non è anarchico nel senso tradizionale e [[socialista]] del termine, in quanto è ben lontano dai principi fondanti dell'[[anarchismo]] (sia esso [[anarco-comunismo|comunista]] che [[Anarco-individualismo|individualista]]): [[mutualismo]], [[socialismo]], [[uguaglianza|egualitarismo]], [[autorità |anti-autoritarismo]], [[antisessismo|anti-sessismo]], ecc. L'anarco-capitalismo affonda invece le proprie radici nella classica [[liberalismo|tradizione liberale]] e [[Liberismo|liberista]], e per questo tutti gli anarchici collocano l'anarco-capitalismo al di fuori dell'[[anarchismo]], ritenendo che il termine '''“anarco”''' accostato a [[capitalismo]], perda il suo significato reale divenendo un sinonimo di '''individualismo egoistico'''. | ||
Per gli anarchici (gli anarco-capitalisti sono pseudo-anarchici) l'anarco-capitalismo è solo l'estremizzazione dell'[https://www.anarcopedia.org/index.php/Individualismo#Individualismo_liberale individualismo liberale] e nulla ha a che vedere con l'[[anarco-individualismo]], di cui al limite è una degenerazione. | Per gli anarchici (gli anarco-capitalisti sono pseudo-anarchici) l'anarco-capitalismo è solo l'estremizzazione dell'[https://www.anarcopedia.org/index.php/Individualismo#Individualismo_liberale individualismo liberale] e nulla ha a che vedere con l'[[anarco-individualismo]], di cui al limite è una degenerazione. | ||
== Generalità ed origini== | == Generalità ed origini== | ||
Apparsa sulla scena americana nel corso degli anni "Sessanta", questa teoria politica propone l'instaurazione di una società basata esclusivamente sul libero mercato e nella quale sia eliminato ogni ricorso alla coercizione attraverso il superamento dello [[Stato]], intrinsecamente [[autorità |autoritario]] secondo gli anarco-capitalisti. Nella sua versione più stretta il libertarismo è anarchico, ed anzi si autodefinisce come l'unica possibilità di dare un contenuto realistico e coerente alla proposta di abolire lo Stato e la violenza che è insita in esso. | Apparsa sulla scena americana nel corso degli anni "Sessanta", questa teoria politica propone l'instaurazione di una società basata esclusivamente sul libero mercato e nella quale sia eliminato ogni ricorso alla coercizione attraverso il superamento dello [[Stato]], intrinsecamente [[autorità |autoritario]] secondo gli anarco-capitalisti. Nella sua versione più stretta il libertarismo è anarchico, ed anzi si autodefinisce come l'unica possibilità di dare un contenuto realistico e coerente alla proposta di abolire lo Stato e la violenza che è insita in esso. | ||
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=== La visione americana === | === La visione americana === | ||
Alcuni ritengono che la comparsa dell'anarco-capitalismo abbia rimesso in gioco le tradizionali categorie politiche statunitensi e che, in ragione delle loro idee, gli anarco-capitalisti sfuggano ad una classificazione fondata sull'usuale opposizione destra-sinistra. | Alcuni ritengono che la comparsa dell'anarco-capitalismo abbia rimesso in gioco le tradizionali categorie politiche statunitensi e che, in ragione delle loro idee, gli anarco-capitalisti sfuggano ad una classificazione fondata sull'usuale opposizione destra-sinistra. | ||
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=== Il libertarismo alla Rothbard === | === Il libertarismo alla Rothbard === | ||
Il libertario percepisce sé stesso come un [[liberale]] coerente, rigoroso, nemico della coercizione, essendo convinto della necessità di affidarsi alla concorrenza per scongiurare l'instaurarsi di una società che operi violenza nei confronti dell'individuo e della sua proprietà. | Il libertario percepisce sé stesso come un [[liberale]] coerente, rigoroso, nemico della coercizione, essendo convinto della necessità di affidarsi alla concorrenza per scongiurare l'instaurarsi di una società che operi violenza nei confronti dell'individuo e della sua proprietà. | ||
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=== Né conservatori, né progressisti === | === Né conservatori, né progressisti === | ||
Al fianco di un [[libertarismo]] imprenditoriale animato da associazioni, aziende, e singoli imprenditori l'ideologia libertaria sta progressivamente conquistando uno spazio nell'università e nelle riviste accademiche. | Al fianco di un [[libertarismo]] imprenditoriale animato da associazioni, aziende, e singoli imprenditori l'ideologia libertaria sta progressivamente conquistando uno spazio nell'università e nelle riviste accademiche. | ||
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=== In Italia === | === In Italia === | ||
[[Bruno Leoni]] sin dall'inizio degli anni sessanta utilizza ampiamente taluni scritti di [[Murray N. Rothbard]] (soprattutto ''Man, Economy, and State'', che però non può essere definito un testo anarco-capitalista in senso stretto) e introduce nel dibattito alcune importanti riflessioni dello studioso americano (a partire dall'analisi del monopolio: si veda in particolare il saggio "Mito e realtà dei monopoli", del [[1965]]). Leoni, peraltro, influenza a sua volta Rothbard sul tema della produzione libertaria del diritto. Di tematiche anarco-capitaliste, o anarco liberiste, si parlerà in [[Italia]] solo nel [[1979]], quando [[Riccardo La Conca]] dà inizio alla rivista "Claustrofobia", che dura cinque numeri. Nella seconda metà degli "anni '80", La Conca pubblica il volume [[Democrazia]], mercato e concorrenza, primo testo anarco-liberista italiano, influenzato dall'economia neoclassica e dalla scuola di [[Public Choice]]. | [[Bruno Leoni]] sin dall'inizio degli anni sessanta utilizza ampiamente taluni scritti di [[Murray N. Rothbard]] (soprattutto ''Man, Economy, and State'', che però non può essere definito un testo anarco-capitalista in senso stretto) e introduce nel dibattito alcune importanti riflessioni dello studioso americano (a partire dall'analisi del monopolio: si veda in particolare il saggio "Mito e realtà dei monopoli", del [[1965]]). Leoni, peraltro, influenza a sua volta Rothbard sul tema della produzione libertaria del diritto. Di tematiche anarco-capitaliste, o anarco liberiste, si parlerà in [[Italia]] solo nel [[1979]], quando [[Riccardo La Conca]] dà inizio alla rivista "Claustrofobia", che dura cinque numeri. Nella seconda metà degli "anni '80", La Conca pubblica il volume [[Democrazia]], mercato e concorrenza, primo testo anarco-liberista italiano, influenzato dall'economia neoclassica e dalla scuola di [[Public Choice]]. | ||
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=== Attualità === | === Attualità === | ||
Dopo essere stato a lungo un movimento eminentemente americano, nel corso degli ultimi decenni l'anarco-capitalismo è diventato un fenomeno globale e soprattutto in Europa sta trovando interpreti di primo livello. Autori come [[Anthony de Jasay]], [[Hans-Hermann Hoppe]] (fondatore della società ''Property and Freedom''), [[Bertrand Lemennicier]], [[Gerard Radnitzsky]], [[Gérard Bramoullé]] e [[Jesus Huerta de Soto]] sono oggi autori che esprimono una loro originale rilettura del pensiero libertario, certamente nutrita della lezione della Scuola austriaca, ma egualmente orientata a far crescere tale pensiero in varie direzioni: dalla [[Monete alternative|teoria monetaria]] al revisionismo storico, dalla riscoperta del realismo filosofico classico alla critica del positivismo, dalla valorizzazione del diritto evolutivo alla riaffermazione dei diritti individuali. | Dopo essere stato a lungo un movimento eminentemente americano, nel corso degli ultimi decenni l'anarco-capitalismo è diventato un fenomeno globale e soprattutto in Europa sta trovando interpreti di primo livello. Autori come [[Anthony de Jasay]], [[Hans-Hermann Hoppe]] (fondatore della società ''Property and Freedom''), [[Bertrand Lemennicier]], [[Gerard Radnitzsky]], [[Gérard Bramoullé]] e [[Jesus Huerta de Soto]] sono oggi autori che esprimono una loro originale rilettura del pensiero libertario, certamente nutrita della lezione della Scuola austriaca, ma egualmente orientata a far crescere tale pensiero in varie direzioni: dalla [[Monete alternative|teoria monetaria]] al revisionismo storico, dalla riscoperta del realismo filosofico classico alla critica del positivismo, dalla valorizzazione del diritto evolutivo alla riaffermazione dei diritti individuali. | ||
== Considerazioni critiche== | == Considerazioni critiche == | ||
===Gli anarco-capitalisti non sono anarchici | === Gli anarco-capitalisti non sono anarchici === | ||
[[File:The anarchocapitalism.JPG|thumb|350 px|Vignetta anarchica contro l'anarco-capitalismo: "'''''Just for rich'''''" ("Fatto per i ricchi")]] | [[File:The anarchocapitalism.JPG|thumb|350 px|Vignetta anarchica contro l'anarco-capitalismo: "'''''Just for rich'''''" ("Fatto per i ricchi")]] | ||
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L'[[anarchismo]], per definizione, è contro tutte le forme di "archia", compresa l'organizzazione gerarchica generata dalla proprietà [[capitalista]]. Ignorare l'ovvia "archia" associata alla proprietà [[capitalista]] è assolutamente illogico. | L'[[anarchismo]], per definizione, è contro tutte le forme di "archia", compresa l'organizzazione gerarchica generata dalla proprietà [[capitalista]]. Ignorare l'ovvia "archia" associata alla proprietà [[capitalista]] è assolutamente illogico. | ||
Riassumendo: | |||
L'anarco-capitalismo (ossimoro che fa il paio con [[anarco-nazionalismo]]) non può essere considerato una corrente del pensiero anarchico. | L'anarco-capitalismo (ossimoro che fa il paio con [[anarco-nazionalismo]]) non può essere considerato una corrente del pensiero anarchico. |